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30 maggio 2006

CALMA PIATTA 

Da più parti ci chiedono notizie e aggiornamenti, ma noi francamente non sappiamo nemmeno da che parte iniziare. Perché, come si dice con gergo altamente tecnico, pare proprio che non ci sia trippa per gatti. Dopo i nostri concerti (solo l'esaurimento del budget ci ha frenato da un'ultima tappa in quel di Stoccolma), abbiamo incontrato diversi tifosi incuriositi, segno che l'attenzione verso il mondo pallavolistico è sempre alta.

La situazione è quella nota: Padova affronterà anche il prossimo campionato con i mezzi economici che conosciamo, ma sembra che la città - intesa come mondo dell'imprenditoria locale - abbia fatto il callo a questo stato delle cose. Sarebbe stato bello vedere la reazione di fronte ad una cessione in punto in bianco dei diritti, magari ascoltando il richiamo di ipotetiche sirene romane. Immaginiamo la ridda di "non si può", "ma come", "bastava dirlo" e così via, ma la realtà è che, nonostante l'interessamento del Comune (povero assessore Sinigaglia, braccato dalla novella Triade del Sempre Volley - Sartorati, Santuz, Sartorati jr. - anche in occasione di innocue tavole rotonde sul mondo dello sport), i contatti stentano a concretizzarsi.

E invece, soprattutto in virtù del modo emozionantissimo in cui è stata raggiunta l'ultima salvezza e dell'affetto dimostrato dagli amici, lo staff del Sempre Volley ha deciso - irrazionalmente, sia chiaro - di tirare dritto ancora una volta, cercando di fare le nozze con i fichi secchi. A nostro avviso però, complice una situazione generale poco prospera, anche altre piazze dovranno fare i conti con le esigenze di bilancio e non è detto che l'abitudine patavina di camminare sulle sabbie mobili non possa rivelarsi un importante vantaggio competitivo.

Sul fronte mercato, quello che maggiormente interessa i nostri lettori, calma piatta.

Sui giornali leggiamo dell'interessamento di Verona per Mikko Esko: l'alzatore finnico ha i suoi estimatori e a nostro parere è un buon mattone su cui costruire il nuovo sestetto. Bisogna però anche considerare che un palleggiatore italiano aprirebbe lo scacchiere, permettendo di utilizzare il posto da straniero in un altro ruolo e offrendo l'opportunità di maggiori sostituzioni tattiche. Massimo Botti è rientrato per fine prestito a Piacenza, ponendo così fine al suo "anno sabbatico" (l'estremamente infelice espressione è dello stesso capitano nel corso di un'intervista ad un quotidiano della sua città, ma siamo sicuri che si tratti di una sintesi giornalistica poco riuscita), mentre Peter Veres, come ampiamente preventivato, si è accasato a Montichiari, realizzando così il suo sogno di militare in una squadra da alta classifica.

E i movimenti in entrata? Per ora le uniche candidature ricevute - davvero, non stiamo scherzando - sono per un posto da speaker e per uno da cheer-leader. Ma Stefano Santuz e Luigi Schiavon, sottotraccia com'è nel loro stile, stanno lavorando alacremente per pescare come al solito i jolly, magari in mercati poco battuti e puntando su nomi lontani dai riflettori. Riusciranno nel loro intento? Come direbbe Buffon, ci si passi la battuta, c'è da scommetterci.

04 maggio 2006

CHIUSO PER TOUR
'cause tramps like us, baby we were born to run...
 

Non si vive di sola pallavolo. In questi giorni caratterizzati dalla totale assenza di notizie di volley, noi ci siamo dedicati all'organizzazione del nostro ennesimo tour ad inseguire sogni di vita e di rock 'n' roll. Qualcuno ci ha (giustamente) rimproverato un eccessivo silenzio: è cambiato il governo, sono cambiati i massimi esponenti istituzionali, cambierà addirittura il Presidente della Repubblica, ma dalle parti di Viale Nereo Rocco tutto tace.

Chiudiamo ufficialmente i battenti per qualche giorno, ma continueremo a tenere le orecchie vigili. Insomma, come ogno buona redazione si è sempre pronti all'edizione straordinaria. Succedesse qualcosa di sconvolgente in nostra assenza, c'è sempre lo spazio dei commenti disponibile: gestitelo con la consueta intelligenza e capacità di mediazione.



Ah, e se siete dalle parti della MEN Arena di Manchester, del Palais Omnisport di Bercy (Paris), del DatchForum di Assago (Milano) o della Festhalle di Frankfurt... ricordatevi di salutarci!


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