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31 marzo 2004

FANTASIA AL POTERE 

Scattano oggi, con tre gare di quarti di finale, i playoff del 59° campionato italiano di pallavolo e, dopo qualche anno di assenza, ai nastri di partenza c'è anche Padova, a coronamento di una stagione regolare eccezionale. I nostri ragazzi saranno però impegnati a Piacenza solo domani, causa posticipo televisivo.

In virtù dell'impegno serale che attende i nostri ragazzi, guardiamo dentro la sfera di cristallo e ci chiediamo come Il Mattino di Padova titolerà domani l'articolo di presentazione al match. Sicuramente il titolista - scagioniamo sin d'ora l'estensore degli articoli, il valido Andrea Schiavon: è noto infatti che il giornalista scrive i pezzi, ma non sceglie i titoli (diceva Bunuel che lavorare troppo su qualcosa è sempre dannoso) - darà fondo al suo bagaglio di soluzioni originali e fantasiose; vediamo a tal proposito cos'è successo in occasione degli ultimi due impegni alle 20.30 dei bianconeri. Il 18 febbraio al Palasport San Lazzaro arriva l'Adriavolley Trieste:



Un mese più tardi a Padova è di scena la Bossini Montichiari.



Si può notare il fine passaggio da "far" a "fare" e la sparizione della virgola. Cosa ci riserverà il domani, un bel "Edilbasso non far la grulla stanotte"? E' un po' triste pensare che potenziali emuli di Eugenio Montale o Salvatore Quasimodo siano rinchiusi nel grigio di una redazione a comporre titoli per una misera squadretta di pallavolo...

29 marzo 2004

HIC SUNT LEONES 

Si può essere orgogliosi di una sconfitta? A Padova succede anche questo: nonostante la situazione d'emergenza, i ragazzi dell'Edilbasso sfoderano un'ottima prova contro l'Icom Latina e sfiorano la vittoria, raccogliendo ugualmente gli applausi dei tifosi. E' piaciuto in particolare l'atteggiamento dei bianconeri, sempre grintosi e desiderosi di salutare in maniera adeguata la stagione regolare.

Solo sette gli uomini effettivamente a disposizione di Francesco Dall'Olio: Venceslav Simeonov è sì presente in panchina, ma praticamente inutilizzabile e patirà per tutto il tempo il freddo, avendo dimenticato a casa il plaid della nonna. Anche lo staff tecnico non è al completo: la dottoressa Pavan è impegnata in un importante congresso e così ogni tanto io e Roscini ci scambiamo occhiate che denotano tutta la nostra profonda crisi di solitudine.

Pupo si è trovato così addirittura costretto a schierare Morsut in banda: sembra infatti che nessuno del pubblico costituisse un'alternativa presentabile e offrisse la medesima sicuressa dell'assente Stelmach in ricezione. A dire il vero sabato mattina si era pure pensato di utilizzare un manichino dalle incredibili fattezze umane e radiocomandato da uno strano auricolare, trovato per caso abbandonato in un angolo dello spogliatoio: l'illusione è svanita una decina di minuti più tardi quando alcuni uomini in divisa lo hanno prelevato e riposto nell'apposita cella iperbarica. Si trattava di Claudio Baglioni.

Ben altri incubi avevano però infestato la notte dell'allenatore modenese. Grazie ad un innovativo software telecinetico siamo in grado di produrre un fotogramma delle possibilità tecniche immaginate in sogno da Dall'Olio.



Nonostante i primi tepori primaverili, ancora una volta decisamente confortante la presenza di pubblico al San Lazzaro. Peccato solo per la mancata presenza dei futuri candidati di Forza Italia alle elezioni: alcuni di loro, spaventatissimi, hanno sentito al telegiornale che era scattata l'ora legale e sono fuggiti a gambe levate. Fortunatamente in serata l'equivoco veniva chiarito: è solo una questione di orologio e non l'ennesimo attacco della magistratura.

E ora sotto con i playoff. L'avventura continua.

24 marzo 2004

MIKA MALE 

Che bello, che bello: un nuovo arrivo in casa Edilbasso! Esaudendo le richieste dell'allenatore, i dirigenti della società patavina hanno scovato il centrale che sopperirà all'assenza di Jeroncic in questo finale di stagione.

Dato che oramai lo stato dell'editoria italiana versa in una situazione tale per cui quotidiani e riviste sono diventati semplicemente un pretesto per distribuire fumetti, dvd, materassini da mare, profumi e qualsiasi altro genere di inutilità, inizialmente Cormio e Santuz si erano rivolti alla fornita edicola della stazione per trovare un periodico che allegasse questo mese un bel centrale.

Invece dalla fredda Finlandia è spuntato il nome di Miika Heikkinen. Il centrale è già in viaggio verso Padova: ecco una foto della sua partenza in auto dal centro di Helsinki.



E' risaputo lo sfegatato tifo in casa Sartorati per la McLaren. Di questi tempi le (ex) Frecce d'Argento sono però delle autentiche carrette; pare che Raikkonen non schiacci affatto male: vuoi vedere che magari arriva pure il dodicesimo uomo della rosa?

22 marzo 2004

CANTI DI GIOIA 

L'aereo è atterrato da poco, a conclusione di un weekend ancora una volta esaltante per i colori bianconeri: espugnata pure Gioia del Colle, via libera ai festeggiamenti per la matematica conquista del quinto posto assoluto. Ora si può addirittura tentare l'assalto alla quarta piazza, ma l'avversaria dei playoff sarà in ogni caso la temibile CoprAsystel Piacenza di Julio Velasco.

C'era chi immaginava che la trasferta in terra pugliese sarebbe stata una sorta di vacanza-premio per l'ottima stagione disputata, invece la squadra - seppure in versione molto rimaneggiata - ha tirato fuori le unghie e spento con un perentorio tre a uno l'ardore della Telephonica e i desideri di rivalsa agonistica dell'ex Schuil. Utilizzando una metafora cara al Presidente della squadra di casa, Padova ha spento la fiamma della Telephonica.

Mentre la squadra aveva raggiunto Gioia del Colle già sabato, parte dello staff si è unito al gruppo solo nella mattinata di domenica. Una lunghissima notte fuori casa dev'essere un bel problema per il giovane e dinamico addetto stampa che sin dalla sera precedente reclamava un passaggio in macchina per poter caricare le (sì, plurale) sue valigie. Faticosamente convinto a rinunciare al voluminoso beauty case contenente un kit completo per la pulizia del viso a base di acque e vapori termali (svelato quindi il segreto del suo aspetto sempre riposato, mentre le malelingue sospettavano che lavorasse poco o che dormisse sino a mezzogiorno, russando come un condizionatore guasto...), il buon Carlo Vettore ha però stupito tutti presentandosi al check-in armato di dodici confezioni da un chilo di farina bianca da polenta: davvero una gran bella idea - specie in periodo di così scarsi controlli aeroportuali - quella di passare con un quantitativo industriale di una non meglio identificata polvere bianca. Tutto a posto, tuttavia, una volta convinti i cani lupo della Finanza che non si trattava di nessuna sostanza proibita.

La partita, come avrete sicuramente letto, si è svolta in un clima incandescente. Il caloroso pubblico di Gioia - oltre ad esporre striscioni al cui confronto il "credere, obbedire, combattere" passerebbe oggi come uno slogan moderato e progressista - a volte eccede un pochino e vi assicuro che non è affatto una bella sensazione seguire la partita o abbandonare gli spogliatoi protetti da un cordone di carabinieri. Bravi davvero gli arbitri a non lasciarsi affatto condizionare e a prendere decisioni difficili, benché giuste, in quella situazione. Un blog non deve fare necessariamente cronaca, per cui ci permettiamo di omettere le urla rivolte alla panchina e le offese per chiunque recasse una scritta Edilbasso su una maglia o una tuta: di certo né la dottoressa né le mamme di giocatori e dirigenti svolgono quella professione. Poi però sui giornali si legge sempre - non esiste un articolo sul Napoli calcio che non lo nomini - la retorica sullo splendido pubblico meridionale...

Il coach dei pugliesi è Vincenzo Di Pinto, soprannominato nell'ambiente "il Mago di Turi". Ma, ancora una volta, ad usare la bacchetta magica è stato il nostro Francesco Dall'Olio, che ha tirato fuori dal cilindro una nuova fantastica invenzione delle sue: al termine del primo scialbo set, ha utilizzato i canonici tre minuti di sospensione per richiamare i suoi addirittura in spogliatoio, anziché catechizzarli, come d'uopo, a bordo campo. Non sappiamo cosa sia successo lì dentro, ma sicuramente la mossa ha sortito l'effetto sperato, essendo i ragazzi scesi sul taraflex con ben altro atteggiamento e convinzione. Il tecnico modenese ha compiuto quindi un nuovo miracolo, ottenendo il massimo con i pochi ingredienti a disposizione (in conferenza stampa Di Pinto si complimenterà con Padova per aver azzeccato tutti i cambi, chissà a cosa si riferiva...): bravo Pupo! In virtù di questa sua capacità di ottimizzare le risorse, Presidente, Direttore Generale e Direttore Sportivo hanno deciso di affrontare la prossima stagione con una rosa di soli sette o otto elementi per tentare l'assalto allo scudetto.

Le fatiche fisiche e nervose del match contro la Telephonica sono state ampiamente ricompensate dall'ennesimo menù con i fiocchi confezionato da Pulcione Camporese. Dopo essersi abbuffati di pesce prelibato e delle squisite mozzarelle della zona, i giocatori hanno proseguito la notte festeggiando chissà dove. Al loro rientro, quando le luci dell'alba erano già spuntate da un pezzo, è stato tentato un timido assalto alla stanza della dottoressa Pavan, ma la sua camera si è fortunatamente rivelata inespugnabile. Dopo cena lo staff si è invece dedicato, armato di carta e penna, ad un'artigianale partita di Saltinmente. Sveliamo i peccati, ma non i peccatori: tra i cantanti avrete sicuramente apprezzato tutti le ultime incisioni di Omar, Amelia, Eva e Franco, mentre una prossima meta turistica - Stati con la E - potrebbe essere l'Enduras. O ancora: quali parti del corpo nominabili iniziano per F?

E ora sotto con Latina: battendo i laziali, l'Edilbasso potrebbe chiudere la stagione regolare con l'invidiabile caratteristica di aver sconfitto almeno una volta tutte le partecdipanti al campionato. Un'ultima curiosità statistica: Krystof Stelmach a Padova ha sempre centrato i playoff. Conoscendo la sua professionalità e osservandone il sempre prezioso apporto dato in campo, sarebbe ora di proporre al polacco un bel contratto quinquennale.

A Gioia una macchina digitale ha scattato qualche foto galeotta. Presto on line alcune istantanee della trasferta.

18 marzo 2004

IL GIALLO DEL GIALLO 

Era uno dei propositi per il 2004 (vedi - dall'archivio - il messaggio del 30 dicembre scorso): a mio avviso era meglio se lo speaker avesse iniziato a deliziare il pubblico con un po' di musica decente, ma la gara di ieri passerà alla storia non tanto per il sospirato e atteso ritorno ai playoff del Sempre Volley, quanto per il primo cartellino giallo della carriera del palettaro.

Dopo una notte davvero insonne, sono comunque ancora qui ad arrovellarmi per capirne il motivo. Tra i santi e le madonne che invano volavano in campo, sarà stato un mio accoraqto "acciderbolina" ad inorridire le benpensanti orecchie del primo arbitro? Oppure nel baillame della sostituzione tra Vicini e Garghella non è stato di gradimento l'aver approfittato dell'occasione per presentare al pubblico la collezione primavera-estate di moda bianconera (il povero Andrea - sempre graditissimo dalle fans nella veste di modello - ha sfilato nell'ordine con: maglia gialla, ideale per un appuntamento elegante e formale; maglia gialla rovesciata, per una serata frizzante e sbarazzina; maglia di riscaldamento, per un meeting pomeridiano tra amici in libertà; a torso nudo per stupire tutti ed essere al centro dell'attenzione con gli addominali perfetti in dieci giorni; maglia nera, un classico che non tramonta mai; fine maglioncino in cotone color fumee, gentilmente fornito dalla B & C - Beppe & Cormio. Ndr: le descrizioni sono opera dei giornalisti di Men's Health)? O, ancora e più probabilmente, nella confusione generale tanto vale appioppare l'ammonizione a chi non conta assolutamente nulla? Se avete qualche indizio buono per svelare il mistero - di cui tra l'altro tratterà Lucarelli in una prossima puntata di "Blu Notte" - siete pregati di segnalarlo...

Seguirà la consueta cronaca della partita. Anche se in molti sono andati a casa ponendosi un interrogativo: se il figlio, solitamente placido, ha preso un cartellino giallo, cosa mai sarebbe successo se, come ai bei tempi, ci fosse stato il Presidente in panchina? Per aiutarvi, poniamo alla vostra attenzione un'istantanea che dimostra la flemma inglese con cui Maurizio Sartorati segue gli incontri da bordo campo.



17 marzo 2004

EBAY 

Penultimo appuntamento di stagione regolare questa sera al San Lazzaro, con la speranza di tornare finalmente alla vittoria e di festeggiare l'accesso matematico ai playoff.

Tra le tante novità che hanno allietato la presenza del pubblico al Palasport in questa stagione, oltre - ovviamente - ad una squadra grintosa e convincente, il simpatico concorso che mette in palio ad ogni partita una splendida bicicletta da un milione di dollari (mi pare che lo speaker, con estrema obiettività, la valorizzi così).

Orbene, nel corso della stagione il palettaro ha subito innumerevoli pressioni da parte di amici e conoscenti per sfruttare il suo enorme potere e far sì che Andrea Ascani pronunciasse una data piuttosto che un'altra. Ligio ai suoi alti valori ha sempre respinto con ferma decisione questi bassi tentativi di corruzione, ma avvicinandosi il momento di cambiare lo stereo e mancando solo due appuntamenti casalinghi...

Nello spazio dei commenti si accetta qualsiasi tipo di offerta. Per la cronaca è stato annullato il primo rilancio, giunto da un giovane e dinamico individuo, consistente in un vassoio di panini avanzati.

L'asta è aperta.

15 marzo 2004

LA STORIA (IN)FINITA 

Le serie statistiche esistono per un unico motivo - anzi due: permettono anche ai giornalisti in crisi di ispirazione di aver un buon attacco per i propri pezzi - ossia perché qualcuno possa interromperle e così, dopo più di un anno, cade il mito dell'imbattibilità interna dell'Edilbasso. E, come un anno fa, è la Noicom Cuneo a violare il campo patavino. Nessuna tragedia in casa bianconera, in fondo anche le situazioni più immutabili non possono durare in eterno: pensare che nella notte la sinistra è riuscita pure a vincere delle elezioni...

Giornata davvero poco brillante per i nostri ragazzi, nonostante la discreta cornice di pubblico. Le cifre ufficiali parlano di oltre 2.000 spettatori, ma il dato non risulta appurato di quanti si son svegliati improvvisamente al San Lazzaro dopo essersi addormentati nel mezzo del concerto di Anna Oxa e Fabio Concato di sabato sera.

Ben poche le note liete della partita, ma fortunatamente il calendario offre già mercoledì sera una pronta occasione di riscatto. Probabilmente l'idea, sostenuta dal nuovo inserzionista del Sempre Volley, di sostituire in panchina i reintegratori salini con dei filoncini al prosciutto non verrà ripetuta.

Un plauso particolare alla gestione da parte di tutti del minuto di silenzio per le vittime di Madrid; a Padova non si è assistito al solito vizio, purtroppo tipicamente italiano, di partecipare al dolore - per quanto in buona fede - con gli applausi: da che mondo è mondo un applauso non è mai stato un segno di lutto e il minuto di silenzio o è di silenzio (appunto) o non è.

Dopo i tragici fatti della scorsa settimana, arriva comunque qualche segnale di speranza dalla Spagna. Alla gente la guerra non piace - tantomeno cerca la vendetta addossando la colpa a casaccio - e esprime il proprio dissenso anche col voto. Come dicono a Barcellona, "per la pau aturem la guerra". Ci sono cose molto più importanti di una partita di volley: paz a tutti.

11 marzo 2004

OPPORTUNITA' LAVORATIVE 

Novità societarie in casa Sempre Volley: è stato infatti annunciato oggi il nuovo assetto, con la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e la definizione del nuovo organigramma.

Come in ogni ristrutturazione aziendale che si rispetti, la prima cosa di cui ciascuno si preoccupa è la salvaguardia del proprio posto di lavoro. Nonostante le rassicurazioni circa una mia probabile permanenza a Padova anche per la prossima stagione sportiva, rientra tra le prerogative del dirigente accompagnatore responsabile anche il guardarsi attorno, non perdendo mai di vista le opportunità offerte dal mondo del lavoro.

E' vero: malgrado le promesse di milioni di nuovi posti di lavoro (fatte naturalmente dal nostro giovanile premier a "Porta a porta", ormai seconda sede del Governo e terzo ramo del Parlamento), è innegabile che in Italia stiamo attraversando un momento economico difficile. Ma anche in questo quadro poco felice, le competenze specialistiche - duramente acquisite sul campo - rischiano di tornare utilissime. Guardate infatti l'inserzione (a cura della nota società di lavoro interinale Spaletto) apparsa in settimana sia tra le pagine de Il Sole 24 Ore che tra gli annunci di lavoro di Repubblica e Corriere della Sera:

  
  

La Società nostra cliente è un'importante Società sportiva operante ai massimi vertici del mondo della pallavolo.

In un progetto di ulteriore espansione della propria struttura dirigenziale, al fine di perseguire obiettivi sempre più ambiziosi, siamo stati incaricati di assisterla nella ricerca e nella selezione del nuovo

PALETTARO

(PLAYERS' SUBSTITUTIONS HEAD MANAGER)

che, in riporto al Presidente e al Capo Allenatore, dovrà gestire, in un'ottica di processo, tutti i momenti chiavi della sostituzione, dalla chiamata dell'atleta a bordo campo sino alla consegna della paletta numerata, secondo gli obiettivi qualitativi e quantitativi assegnati, in coerenza con le strategie e la cultura dell'Azienda. Dovra altresì mantenere una corretta e efficiente contabilità dei cambi già effettuati e del numero di time-out chiamati.

Il candidato ideale sarà un dirigente accompagnatore, meglio se referenziato, con competenze gestionali, pragmatico e flessibile, che avrà già operato in ruoli di responsabilità presso società sportive caratterizzate da una elevata complessità impiantistica ed attente alla gestione delle Risorse umane.

Buona memoria, elevato tratto relazionale, team spirit, adeguato livello culturale e brillantezza connotano il comportamento organizzativo del candidato ideale.

La provenienza da settori affini costituirà requisito preferenziale.

Il contesto internazionale dell'Azienda, in vista della partecipazione alle Coppe Europee, impone una buona conoscenza dell'Inglese e/o del Tedesco e/o del Francese.

E' previsto un inquadramento e un pacchetto retributivo in grado di soddisfare le candidature più qualificate.

La sede di lavoro è in ITALIA.

 
  


Il palettaro ha il futuro assicurato. E, data l'importanza della materia, sembra che qualcuno stia già organizzando i primi Master sull'argomento. In prima fila la European School of Economics. Un nome già sentito?

07 marzo 2004

COME VIL COYOTE 

Son passate poco più di ventiquattro ore dalla sfida del Palaverde, ma i segni del rullo compressore targato Sisley fanno ancora male. La sensazione è quella di esser finiti sotto un masso, proprio come Vil Coyote quando insegue l'odioso bip-bip.

Alla luce del risultato mai in discussione bisogna ammettere che forse i quotisti della Snai capiscono di pallavolo molto più che certi addetti ai lavori: la vittoria della Sisley era considerata un investimento sicuro - tra l'altro di questi tempi file di pensionati e piccoli risparmiatori hanno trasferito i propri averi dalle banche alle agenzie ippiche: sai mai che una bella tripla non renda più di un bond Parmalat - nonostante Treviso arrivasse da un periodo non proprio brillantissimo e Padova sembrasse invece la realtà emergente del campionato.

Banale citare John Belushi e il suo "quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare", ma la Sisley è davvero la squadra che più di ogni altra sembra poter decidere a proprio piacimento quando spingere sull'acceleratore e annientare qualsiasi avversario. Perché, in definitiva, la favola del piccolo che batte il gigante è appunto una favola e il lieto fine esiste quasi sempre solo nei libri e nei film. Nemmeno sempre: e infatti Vil Coyote fa progetti strampalati e troppo complicati e quel bip-bip non lo prendera' mai.

Al limite ci si può rifugiare nei sogni all'incontrario, come quello che ho fatto ieri sera: c'era un pianeta senza guerre, città liberate dall'inquinamento e i diritti dei soggetti deboli finalmente rispettati. Ma nel sogno all'incontrario c'è anche un mondo dello sport fatto di rapporti umani autentici (in cui magari le persone salutano pure il palettaro), di passione, di valori e di gestioni sane e corrette, dove per vincere non conta unicamente la potenza economica e una certa dose di spregiudicatezza morale. In questo sogno c'era pure Stefano Recine che al termine di un'azione non protestava per la decisione arbitrale, ma quando mi sono avvicinato mi sono accorto che era solo uno che gli somigliava parecchio. Perché, va bene tutto e che è un sogno all'incontrario, ma non è che si può pretendere l'impossibile...

Unica nota positiva della gita a Treviso i tanti tifosi, molti al debutto in trasferta, accorsi a sostenerci. La speranza è quella di trovare intatto il medesimo affetto alla prossima occasione, nonostante una prestazione non certo all'altezza come quella di ieri.

La sacrosanta strigliata finale di coach Dall'Olio annuncia che è già tempo di rialzarsi e guardare avanti. Lo dice anche Eugenio Finardi nella sua canzone; sì, siamo proprio come Vil Coyote: ci ficchiamo nei guai, può caderci il mondo addosso, ma di sicuro non ci arrendiamo mai.

05 marzo 2004

ARIA DI DERBY 

Procede regolare la preparazione in vista di Sisley-Edilbasso di domani: Leonardo Morsut si è allenato regolarmente e dovrebbe rientrare nel sestetto di partenza. Tra l'altro il nostro Re di Fiori ci segnala che mercoledì ha portato a buoni frutti il gemellaggio della AIPC (Associazione Italiana Pallavolisti Comunisti, vedi commenti alle news del 7 dicembre) con l'omologa organizzazione clandestina transalpina, guidata dal palleggiatore del Tours Loic De Kergret.

Circa l'eliminazione della Sisley dalla Champions League qualcuno ha storto la bocca - seppur alcuni dirigenti e giornalisti ci abbiano chiamato nel cuore della notte per condividere la gioia - di fronte al nostro sostegno per la squadra francese: a parte che, fedeli al pensiero dell'indimenticato Peppino Prisco, non capiamo perché una squadra contro la quale sabato faremo riti voodoo che ad Haiti si sognano dovrebbe imporovvisamente diventarci simpatica in un'altra competizione, ma a noi cambia davvero qualcosa se a festeggiare sono i tifosi di una città del Nord Est italico piuttosto che quelli di un paese della Loira? E siamo sicuri che, in quanto italiani, vedere l'esultanza di Daniele Bagnoli o Valerio Vermiglio sia una bella cosa? E poi, infine, vogliamo ricordare chi è il sindaco di Treviso?

Passiamo ad altro; prevista un'invasione festosa di tifosi padovani al Palaverde: se la Snai non ci gratifica nei pronostici sportivi, possiamo però dirci sicuramente favoriti nel derby delle curve... La gara di domani pone invece di fronte ad un dubbio amletico il Tg3 Veneto: riusciranno anche in questo caso a parlare solo dei cugini ricchi?

Poco più di 24 ore alla sfida che deciderà quale squadra veneta può fregiarsi del titolo di massima entità pallavolistica regionale. Male che vada potremmo sempre dire di esser arrivati secondi, mentre la Sisley, con tutti i milioni di euro spesi, appena penultima...

02 marzo 2004

TREDICI! 

Come nel più classico dei Bar Sport anche al Palasport San Lazzaro domenica si è festeggiato un bel tredici, quello delle vittorie casalinghe consecutive.

Il pallino della partita è sempre stato in mano dei nostri ragazzi e il set perso può esser spiegato più come un calo di concentrazione che come la conseguenza di carenze tecniche o tattiche. Ad un certo punto infatti il rilassamento era tale che io e Marco Vicini dopo un time-out ci siamo attardati nel sorseggiare il nostro the con biscotti e così l'Edilbasso ha disputato la prima parte dell'azione successiva in cinque, senza il suo libero. Il quale ha poi tuttavia scontato alla grande la disattenzione con un paio di salvataggi molto spettacolari e la consueta prestazione impeccabile.

Destano invece un po' di preoccupazione gli effetti nefasti della macumba che incombe sui palleggiatori dell'Unimade: dopo Marco Meoni, è finito ko anche Andrea Brogioni. Sembra che l'ex Harto Hanni - verso il quale la webmaster del sito ufficiale oggi smentisce un'infatuazione giovanile - abbia già contattato il mago Otelma per le necessarie contromosse.

Da domenica il già ricco carnet di compiti del palettaro - ultimamente poco attivo sul fronte cambi - si è arricchito di una nuova emozionante mansione: supporto per lo stretching dei preziosi muscoli di Venceslav Simeonov. Tra l'altro vien da chiedersi quali magici numeri avrebbe estratto dal cilindro il nostro opposto in condizioni ideali, dato che la maiuscola prova contro i ducali è stata comunque condizionata da un fastidioso principio di crampi.

In società ci si interroga su quale sia, in funzione campionato, il risultato migliore di Tours-Sisley di Champions League: c'è chi spera in ogni caso in una vittoria di Treviso per garantire una rappresentanza italiana alle final four (con estrema sincerità: non facciamo proprio parte di questo gruppo non essendo affatto tra i fautori del patriottismo sportivo e indirizzemo le nostre simpatie ai transalpini), chi teme che un'eventuale sconfitta orogronata determini poi una reazione rabbiosa nel derby e infine chi si augura semplicemente un impegno lungo e sfiancate che porti la Sisley in debito d'ossigeno.

Fervono intanto i preparativi organizzativi in vista del derby di sabato. Un interrogativo attanaglia la famiglia Vettore: come ha fatto Carlo a superare brillantemente in settimana un esame universitario se da giorni le notti del giovane e dinamico addetto stampa sono turbate da un incubo? Pare infatti che il panino Camogli del punto di ristoro Bazzera Sud non sia all'altezza dei consueti standard Autogrill... Abbiamo giocato tutta la stagione in undici, rimedieremo anche a questo.

01 marzo 2004

RICEVIAMO E (MAL)VOLENTIERI PUBBLICHIAMO 

Come un fulmine a ciel sereno, mentre ancora impazzano i festeggiamenti per la vittoria dei dirigenti, giunge nella sede di "Visto dalla Panchina" il seguente reclamo su carta intestata del Club dei Giornalisti:

Sull'esito della sfida Giornalisti-Dirigenti si apre un autentico giallo. Pare infatti che il tesseramento dell'opposto italo-bulgaro Markov Barbagelatav (MVP dell'incontro) sia assolutamente irregolare. Il forte Barbagelatav non è infatti più un dirigente del SempreVolley ma, come prova lo straordinario documento in nostro possesso (e che alleghiamo), un giornalista affermato in grado addirittura di pubblicare un libro sulla storia di una società di volley.
Appaiono ora più chiare le reazioni del club dei Giornalisti che durante il riscaldamento avevano più volte fatto notare agli avversari questa clamorosa irregolarità. Ma la furia cieca di coach Busato ha evidentemente avuto il sopravvento e il povero Barbagelatav, che palleggiava da circa venti minuti con il giornalista del Gazzettino Massimo Salmaso, si è trovato improvvisamente catapultato in un'altra squadra.
La squadra dei Giornalisti ha quindi presentato regolare reclamo all'unico organo in grado di decidere la regolarità e cioè al mitico custode del S.Lazzaro Alessandro La Torre.
In questo modo si spiega anche il pasticcio arbitrale che ha condizionato il terzo set e la partita. La clamorosa invasione a rete di Barbagelatav aveva come unico scopo quello di favorire la SUA VERA SQUADRA. Il problema è che il primo arbitro, allievo di Sergio Busato, ha clamorosamente invertito la decisione condizionando in maniera determinante il verdetto finale.
Si attendono quindi gli sviluppi di una situazione che potrebbe diventare clamorosa e che potrebbe portare alla ripetizione dell'incontro con Barbagelatav finalmente schierato dalla parte giusta.



LA VERA SFIDA 

La cronaca di Edilbasso-Unimade? Uscisse ancora il settimanale Cuore, finirebbe dritta dritta nella rubrica "Chi se frega". Perché la vera sfida, l'incontro più atteso, l'evento sportivo cittadino dell'anno si è svolto nella tarda mattinata di ieri e vedeva di fronte i dirigenti del Sempre Volley contro i giornalisti locali.

Unica macchia nella perfetta macchina organizzativa dell'incontro è stata la desolante mancanza di pubblico, cui ha contribuito senza dubbio l'abbondante nevicata notturna: le gradinate del Palasport San Lazzaro si presentavano letteralmente deserte. Nemmeno due cani sugli spalti: non pretendevamo di certo la presenza di Janku e Block - che certamente in virtù del loro pedigree la domenica mattina avranno di meglio da fare - ma almeno qualche bastardino infreddolito di passaggio...

Come detto nessun tifoso - ci si aspettava almeno krigor o al limite bobo, entrambi sempre molto attenti alle dinamiche societarie - è venuto ad ammirare le prodezze degli atleti in campo. Purtroppo è arrivato invece puntuale Carlo Vettore e questo spiega le immani difficoltà con cui la dirigenza ha piegato la strenua resistenza degli avversari in tre tiratissimi set. Due a a uno il risultato finale, con un ultimo parziale combattuto punto a punto - e segnato pure da qualche discutibile decisione arbitrale - che anche i palati più fini avrebbero senza dubbio apprezzato.

Entambe le formazioni per arricchire i propri organici si erano mosse per tempo sul mercato, ma il vero jolly è stato pescato dai dirigenti bianconeri che hanno scovato nelle lande piemontesi l'opposto italo-bulgaro Marcov Barbagelatav, che, assieme al magiaro mancino Fabiotor Camporeses (un prodotto invece del settore giovanile), è stato il vero mattatore della partita. Inutile poi negare la maggior freschezza e prestanza atletica dei vincitori, garantita dalle bombe dopanti preparate in settimana dalla dottoressa Pavan; riuscita solo in parte, invece, la contromossa dei giornalisti che puntavano a sfruttare la complicità del segnapunti-tifoso Alberto Salmaso. Si stende infine un velo pietoso - mai come in questo caso il silenzio è d'oro - sulla prestazione in campo del palettaro, per quanto continuamente rassicurato da coach Sergio Busato, dimostratosi nell'occasione fine psicologo e motivatore.

Tra lisci, improbabili palleggi, battute che a fatica raggiungevano metà della rete e ricezioni sballate il vero vincitore è stato comunque il divertimento. Lasciamo aperto ai professionisti della comunicazione lo spazio dei commenti per svelare altri retroscena della partita. Per uno spiacevole guasto al sistema informatico non saranno purtroppo disponibili i tabellini e le statistiche ufficiali dell'incontro, ma confidiamo che qualche anima pia stili almeno i punteggi per il Trofeo Gazzetta.

I dirigenti sono già pronti a concedere ai giornalisti la meritatissima rivincita: urge quindi definire il dettaglio più importante, ossia il ristorante che ospiterà i famelici giocatori per la consueta abbuffata post-gara.

E Padova-Parma, vi chiederete? Ah già, c'era pure quella sfida di contorno. Il resoconto domani. Con calma. Estrema calma, perché il lunedì, per tutti gli atleti che si rispettino, è giorno di riposo.

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