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31 dicembre 2003

PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO 

Ultimo giorno dell'anno... Ogni tanto penso alle mie amate palette, abbandonate in chissà quale polveroso e freddo angolo del Palasport. L'aria di festa contagia anche il blog, che si prende qualche giorno di vacanza.

Col nuovo anno arriva però anche, puntuale e immancabile, la lista dei buoni propositi per il 2004: pensate bene e votate quale arduo compito ritenete più appropriato per il dirigente accompagnatore bianconero...


COSA DEVE FARE IL PALETTARO NEL 2004?
Prendere il primo cartellino giallo della carriera
Convincere lo speaker a metter musica decente al San Lazzaro
Scrivere gli editoriali del giornalino al posto di Carlo Vettore
Chiedere a Francesco Dall'Olio di non disturbare per seguire in santa pace la partita
Giocare a Tetris con il computer delle statistiche durante la partita
Chiamare il cambio a Simeonov così Massimo Salmaso non vince al Fantavolley
Chiacchierare del più e del meno con la dottoressa
Tenere lontani dal campo Presidente e Direttore Generale brandendo i cani dei Lupi Bianconeri
Assumere il comando della Società 
Accontentarsi del blog

Auguri a tutti!

24 dicembre 2003

GOLPE! 

Non fatevi ingannare da chi parlerà di giornata storta, di senso di appagamento successivo alla qualificazione in Coppa Italia o di inevitabile rilassamento prenatalizio. La sconfitta netta di ieri ha un'unica, vera e incontrovertibile spiegazione e risiede nell'incredibile golpe panchinaro subito dal dirigente accompagnatore, per di più sotto le telecamere di Sky. Osservate con attenzione la foto sottostante, scattata clandestinamente durante un time-out di Icom-Edilbasso: vedrete tra il vice-allenatore Roscini e la dottoressa Pavan non il consueto palettaro, ma il team manager Sandro Camporese, visibilmente soddisfatto per l'esprorio riuscito. Molti indizi portano infatti a individuare in Pulcione l'artefice dei 23 km di coda sull'autostrada Bologna-Firenze e della successiva bufera di neve sulla Cesena-Orte, eventi che hanno portato la SempreVolley Mobile a raggiungere Latina a gara già iniziata: sarà anche vero che tutte le strade portano a Roma, ma alcune sono decisamente più complicate di altre...



Immaginiamo il senso di smarrimento dei giocatori di fronte a questa rivoluzione e a tutti sarà venuto in mente il vecchio monito materno "mai accettare palette dagli sconosciuti": non a caso il buon Garghella certamente avrebbe voluto rifiutare il cambio in segno di solidarietà, ma poi, per puro spirito di servizio, si è adeguato. Coach Dall'Olio, disperato, non sapeva a chi rivolgersi per sapere quanti time-out avesse ancora a disposizione e quando Sandrone ha risposto "tre" ha chiaramente capito che non era giornata... Invitiamo i lettori di questo blog a far sentire la propria voce per riavere Andrea Sartorati in panchina sin dalla prossima sfida casalinga contro Modena.

Natale è alle porte (annunciato puntualmente dal libro di Vespa e dal film di Boldi e De Sica: triste segno dei tempi) e, si dice, siamo tutti più buoni. Fingeremo quindi di non innervosirci per un'odissea automobilistica durata solamente sette ore e un quarto per poi assistere ad un'ora scarsa di partita francamente imbarazzante. Il dettaglio più fastidioso è che un po' tutti alla vigilia paventavano il rischio di una gara giocata senza il mordente necessario e, nonostante le avvisaglie, la cosa si è puntualmente verificata.

Meglio allora chiudere gli occhi, spararsi "Natale" di De Gregori in cuffia e passare in rassegna le tante immagini di vittorie di questo 2003 pallavolistico che va chiudendosi: dallo sprint salvezza della stagione scorsa all'esaltante avvio di questo campionato. E allora appare chiaro che non può certo essere una prestazione mediocre a inficiare un bilancio decisamente positivo...

Sarà scontato, sarà banale, ma in questi giorni è praticamente obbligatorio chiudere così: auguri di buon Natale a tutti. E, che ci crediate o meno, sono auguri profondi e sinceri: auguri doc, auguri dalla panchina!

21 dicembre 2003

COPPA ITALIA, ARRIVIAMO!!! 

Incorreggibili questi americani! Dopo la splendida prestazione individuale del Re di Fiori, un visibilmente irritato George Bush - in collegamento telefonico con Villa Italia - ha infatti dicharato: "Adesso non si dica che a Guantanamo non trattiamo i nostri prigionieri nel pieno rispetto dei diritti umani. Il sovversivo Morsut ha potuto allenarsi regolarmente nelle apposite strutture e i risultati si sono visti".

Eccoci qui a festeggiare l'ennesima vittoria casalinga e gioire per la qualificazione matematica in Coppa Italia. E' stata un'altra partita molto nervosa, a tratti dai contenuti tecnici non eccelsi, ma senza dubbio intensa. Il bello della nostra formazione, quest'anno, è che anche cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia: rappresenta un segnale davvero estremamente positivo e di compattezza quando i sostituti sono sempre all'altezza dei titolari e dalla panchina giungono consigli e incoraggiamenti per chi è in campo.

Ieri, per esempio, capitan Cavallini - letteralmente "svuotato" in settimana da un virus - non mancava di fornire costantemente a Tovo le proprie preziose indicazioni tecniche, così come nel primo set Coscione approfittava dei time-out per dare qualche dritta a Meggiolaro. Dalla panchina rimane un unico solo grande dubbio: se quelle sul 16-16 del quarto set sono state le battute tattiche di Meszaros, cosa succederà  quando al magiaro verrà  detto di forzare?

In spogliatoio ogni occasione è buona per gozzovigliare. Oltre alla vittoria e alle imminenti festività  natalizie (tra l'altro fra i componenti dello staff c'è stato anche lo scambio dei doni, ma dato il contenuto a luci rosse di alcuni di questi preferiamo glissare), questa settimana c'era però un altro importante evento da festeggiare: la specializzazione in Medicina dello Sport della nostra dottoressa Paola Pavan. La quale, ovviamente, sta già bussando in sede per richiedere il giusto e meritato aumento in base ai nuovi titoli professionali; la stessa cosa farò io dopo aver conseguito il prestigioso Master in Palettologia Avanzata.

I bagordi durano però solo un attimo: oggi pomeriggio i nostri eroi sono infatti chiamati ad un allenamento domenicale, perché, prima della pausa, incombe l'ultimo appuntamento agonistico dell'anno martedì sera a Latina. Dopo quest'ultimo passo, sarà  tempo di (meritato) riposo e primi bilanci di questa stagione esaltante.

Votate il migliore in campo contro Gioia del Colle cliccando qui.
I risultati

19 dicembre 2003

A RUOTA LIBERA CON... ANDREA GARGHELLA 

Mancano solo poche ore all'importante sfida con Gioia del Colle (l'appuntamento per tutti è alle 15.30 al Palasport San Lazzaro) e per stemperare un po' la tensione prima del match affrontiamo dopo l'ultimo allenamento di rifinitura quattro chiacchiere con un giocatore, inaugurando così la serie delle interviste dalla panchina. Il primo a sottoporsi, simpatico e disponibile come sempre, è il giovane schiacciatore Andrea Garghella.

Quale posizione occuperà  l'Edilbasso a fine campionato?
Penso sesta.

E la qualificazione alla Coppa Italia è alla nostra portata?
Assolutamente sì, sarebbe un vero peccato, arrivati sin qui, gettare al vento questa bella occasione.

Con quale allenatore ti sei trovato meglio? E il peggiore mai avuto?
Passo oltre. Ho ancora una luminosa carriera davanti a me, meglio non farsi nemici!

Proviamo a vedere se con i palleggiatori ti sbottoni un po' di più...
Il migliore è senza dubbio Erardo Meggiolaro, il peggiore Luca Ferraro, che tanto mi perdonerà per la risposta visto che è anche il mio miglior amico. Anzi cerco di rimediare offrendogli uno spot su questa prestigiosa vetrina: Luca, che ha anche giocato un paio di anni nelle nostre giovanili, ora ha fortunatamente cambiato ruolo e fa il libero in serie C, nel Comis Cavarzere. Secondo me è un giocatore interessante (anche molto volenteroso: ogni volta 100 km per andare e tornare dagli allenamenti!) e meriterebbe di giocare in categorie superiori. Purtroppo però tutte le squadre di serie C lo vogliono e nessuna di B2 lo chiama, se c'è qualche dirigente all'ascolto...

Passiamo ai giocatori: il più simpatico e il più antipatico?
Esclusi i compagni attuali, assegnerei la palma del più simpatico a Richard Schuil, prossimo nostro avversario. Pur non conoscendolo, istintivamente, non mi è invece troppo simpatico Maurizio Castellano dell'UniMade Parma.

Esiste il doping nel volley?
No, non penso. Anche perché in fondo non penso serva così tanto.

Ma non pensi che anche l'integrazione spinta, pur nei limiti della legalità, non prefiguri una sorta di "cultura" del doping?
Probabilmente sì, anche se gli atleti tendono a considerare doping solo ciò che altera in maniera sensibile e veramente positiva le prestazioni sportive.

Parliamo di te: quest'anno hai avuto la possibilità  di metterti in mostra diverse volte, ma certamente il tuo spazio è limitato dalla presenza di atleti esperti e affermati. Dove vedi il tuo futuro pallavolistico?
Crescere in casa propria è sicuramente molto bello, ma forse per crescere ancora di più sarebbe più utile per me accasarmi altrove, magari in una categoria che mi permetta di dire la mia con regolarità.

Spesso vieni inserito in campo per la tua battuta, magari non troppo veloce e potente, ma insidiosissima e capace di mettere in crisi anche i migliori ricettori del campionato. C'è un segreto?
Sì, ovviamente c'è, ma non posso rivelarlo, se no qualcuno cercherebbe di imitarla. Senza voler apparire immodesto posso solo dire, da discreto ricettore, che anche a me darebbe molto fastidio riceverla!

Quant'è fastidioso avere un Presidente che cammina continuamente dietro la panchina?
A me non crea alcun problema... però, che discorsi, è come se il Papa mi chiedesse se prego prima di andare a dormire...

Abbandoniamo la pallavolo e buttiamoci sul privato. A rischio di spezzare molti cuori, single o fidanzato?
Son fidanzato con Alessia.

Sinistra o destra?
Non mi interessa, sono completamente apolitico.

Un film, un disco e un libro da isola deserta?
Che domanda difficile... Per il film direi "Cast Away" con Tom Hanks, così decidi di farla finita senza aspettare che ti vengano a salvare! Poi metterei in valigia un cd di Elisa e per il libro un bel manuale di meccanica applicata, per vedere se riesco a costruire qualcosa per scappare il prima possibile!

Ed eccoci all'ultima domanda, ricordandoti che posso mettere una buona parola per il rinnovo del contratto: qual è il delicato compito del palettaro?
Sino ad oggi non ho mai preso falli tecnici, quindi ti do un bel 10!


17 dicembre 2003

SCOOP! 

Sono purtroppo confermate le voci che danno come altamente improbabile l'impiego di Leo Morsut nella delicata sfida di sabato contro Gioia del Colle.

No: questa volta coach Francesco Dall'Olio non deve fronteggiare l'ennesimo infortunio della stagione, ma addirittura un intricato caso di politica internazionale.

Sintonizzati costantemente sulla Cnn, abbiamo infatti ascoltato pochi minuti fa in diretta dalla Casa Bianca la tronfia dichiarazione congiunta del Segretario di Stato Colin Powell e del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld: "abbiamo finalmente preso il re di fiori! Si tratta di uno degli uomini più preparati, forti e astuti in circolazione e la sua individuazione ha richiesto l'impiego di centinaia di uomini e delle più raffinate tecniche di intelligence". Powell e Rumsfeld sono notoriamente da anni tifosi della Telephonica e hanno organizzato questa vergognosa messinscena per privare l'Edilbasso di una pedina importante. Tra l'altro ecco così spiegati sia il nervosismo del giocatore, evidentemente da giorni sotto pressione e ormai braccato, che il volteggiare degli elicotteri sopra Villa Barbarigo per tutta la durata della cena sociale.

Il giocatore è stato prelevato all'alba con un blitz nello spogliatoio del Palasport San Lazzaro e verrà  presto sottoposto al test del DNA.

Si preannunciano imponenti manifestazioni di solidarietà  per chiedere agli Stati Uniti l'immediata liberazione dell'atleta. In ogni caso, per cautelarsi sotto il profilo tecnico, il mitico Andrea Canazzo è già  stato preallertato per l'incontro di domenica.

Potete osservare qui sotto il documento riservatissimo che testimonia come gli yankees fossero da tempo sulle tracce del nostro Leonardo.

Forza Leo, siamo tutti con te!


VISTO DA TAVOLA 

Per un giorno visto dalla panchina si trasforma in visto dalla tavola, perché ieri sera si è svolta, nella splendida cornice (e poi ditemi se non avrei potuto fare il giornalista) di Villa Barbarigo di Strà la tradizionale cena natalizia con giocatori, dirigenti, sponsor e amici della società.

Solitamente il dirigente accompagnatore viene collocato nel tavolo più triste e defilato della serata (sì, proprio quello d'angolo, esposto agli spifferi siberiani e al continuo passaggio dei camerieri), assieme a qualche inserzionista minore assolutamente digiuno di pallavolo e a un paio di imboscati sconosciuti a tutti (ma tanto si pensa sempre che li abbia invitati qualcun altro), ma in realtà astuti individui che passano tutto il dicembre da una cena aziendale all'altra con perfetta disinvoltura e di solito riescono pure a tornare a casa con una giaccone nuovo e un paio di omaggi.

Anche ieri sera il Gran Cerimoniere della Serata (attenzione: non si tratta di un nuovo livello di affiliazione ad una loggia massonica - anche se con quello, a volte, si diventa Presidente del Consiglio - ma il ruolo indossato, per una sera, dal Direttore Generale Beppe Cormio) aveva destinato il palettaro a quel triste destino, ma un rapido e abile cambio di cartellini segnaposto permetteva al nostro di unirsi al tavolo più intrigante della serata, quello dei giornalisti, a stretto ridosso delle due tavolate dei giocatori e dei tecnici.

Le portate sono quindi cadute ad una ad una sotto le mandibole di Letizia Zagarese, Stefania Franceschini, Massimo Salmaso, Andrea Schiavon, Carlo Vettore (al solito Premio Eleganza), Sandro Camporese e il sottoscritto. Anche al nostro tavolo c'era un infiltrato, ma in fondo abbastanza simpatico. Unico dispiacere l'assenza di Massimo Zilio (escluso a furor di popolo dalla lista degli invitati per poi esser riammesso solo con perentorio intervento dall'alto), nonostante le splendide scarpe da calcetto/gala e l'innegabile fascino: probabilmente avrà preferito godersi qualche scontro di Terza Divisione nel Basso Polesine...

Interrotti solamente di tanto in tanto dalle sguiate urla e risate di Gregor Jeroncic, la serata è passata via veloce tra battute, scherzi e ricordi pallavolistici (presto le votazioni per l'All Star Bidon Team patavino). Almeno finché non è arrivato l'immancabile e barbosissimo discorso presidenziale - uguale tutti gli anni, per questo cambiamo ogni stagione quasi tutta la rosa - con gli applausi finti in sottofondo e gli sbadigli reali ai tavoli. Poi un filmato accattivante ha ricordato le belle vittorie di questo inizio di stagione, ma soprattutto ha ammorbidito gli animi dei presenti al fine di rendere più fruttuosa la questua organizzata per recuperare in parte ciò che i ladri hanno sottratto dalla sede nella notte di sabato.

Si è poi proceduto alla consegna degli omaggi per i presenti (non possiamo svelarvene la natura, perché saranno chiaramente riciclati come regali originali e sentiti durante le Feste), mentre lo scoutman Sergio Busato spiegava il complicatissimo meccanismo che regolerà lo scambio di doni tra i membri dello staff.

Una serata decisamente piacevole. Mi è parso di notare del nervosismo solo nel caro e solitamente tranquillo Leonardo Morsut, piuttosto preoccupato di qualsiasi movimento sospetto: nell'aria c'è odore di scoop e le prime incontrollate voci si rincorrono già. Cercheremo immediatamente di verificare le notizie in nostro possesso e vi aggiorneremo al più presto.

16 dicembre 2003

PETIZIONI ON-LINE 

Stefania Franceschini, attivissima webmaster del sito ufficiale - quello bello e serio - del Sempre Volley (link qui accanto), mi segnala la petizione per promuovere il pallavolista Andrea Giani a portabandiera azzurro in occasione delle prossime Olimpiadi di Atene. All'indirizzo www.giani2004.it tutte le indicazioni per aderire.

Un'altra interessante iniziativa on-line per portare ad Atene le belle speranze della pallavolo italiana cliccando qui

15 dicembre 2003

NEBBIA IN VAL PADANA 

Semplicemente una giornata storta. A volte succede. Eppure torniamo da Montichiari con un punto ugualmente prezioso, utile ad alimentare le speranze di qualificazione per la Coppa Italia.

Che il sabato non fosse particolarmente fortunato lo aveva già  intuito capitan Cavallini poco prima del pranzo, fermato e multato a pochi metri dal ristorante per un'innocente telefonata al cellulare. E la giornata si è chiusa ancora peggio, con la sgradevole sorpresa della visita dei ladri nella sede societaria. Un applauso merita il gesto di Carlo Vettore che, sensibile al delicato momento, ha deciso spontaneamente di rinunciare al suo lauto ingaggio sino al termine della stagione in corso.

La trasferta in macchina è stata tranquilla. Alla guida della SempreVolley Mobile si è ripresentato finalmente il neo-papà Stefano Santuz, capace di aprire un varco nella fitta nebbia padana anche per la macchina della titubante dottoressa in scia ("Aquila 1 chiama Aquila 2, passo e chiudo").

Nemmeno a Montichiari manca il prezioso e caloroso apporto dei Lupi Bianconeri, guidati con maestria dalla nostra Letizia Zagarese. La quale, in gran segreto, compila regolarmente un registro in cui segna i buoni e i cattivi: ovviamente il ricovero per laringite a fine incontro è considerato il massimo grado di merito. La presenza e il tifo, sempre caloroso e corretto, dei supporters padovani rimarranno una delle note più liete della serata.

I primi due set rappresentano forse il punto più basso a livello tecnico di questo inizio di stagione. La reazione della squadra è stata tuttavia un buon segnale di maturità  e di carattere. In realtà  ci si è semplicemente accorti che, continuando in quel modo, si sarebbe arrivati con eccessivo anticipo ai rispettivi appuntamenti del sabato sera e allora tanto valeva giocare ancora un po'.

Obiettivamente la Gabeca ha meritato la vittoria al tie-break, ma sono certo che questa parziale battuta d'arresto ci permetterà  di preparare al meglio la delicata sfida con Gioia del Colle. Intanto Richard Schuil ha lanciato l'avvertimento con 34 palloni messi a terra contro Modena...

13 dicembre 2003

VIGILIA TRANQUILLA 

Mancano poche ore all'insidiosa trasferta di Montichiari.

La Bossini è squadra ostica, con molti alti e bassi, ma dal potenziale interessante.

Getto un'occhiata alle quote Snai per un'eventuale scommessa. La nostra vittoria è data a 1.80; desisto, al momento non ho sensazioni particolari sull'incontro. E poi, deontologicamente parlando, un tesserato che scommette sugli incontri della propria squadra potrebbe prefigurare una sorta di conflitto di interessi e in Italia queste cose non si fanno, a nessun livello...

C'è anche la diretta televisiva satellitare stasera. Per prepararsi al meglio i giocatori hanno disertato in massa la seduta tecnica mattutina a favore di un prolungato e fruttuoso maquillage estetico. L'accompagnatore, purtroppo, nulla può fare (tantomeno i famosi cento colpi di spazzola), ma cercherà  di sfuggire alle inquadrature rifugiandosi dietro l'imponente sagoma di Simone Roscini.

Il bolide presidenziale è reduce da una revisione. Si dice che abbiano aggiustato i freni. I freni??? Forse più che aggiustati, li hanno montati: i passeggeri di quella macchina ignoravano che ne fosse provvista.

Tra un'ora pranzo leggero prima di mettersi tranquillamente in viaggio.

Poi sarà finalmente  tempo di un'altra sfida, di nuove schiacciate, di muri, di difese e ovviamente di palette.


11 dicembre 2003

SONDAGGIO! 

Votate il migliore in campo a Cuneo: cliccare qui!
I risultati

08 dicembre 2003

UNA SPLENDIDA GIORNATA 

Ci avrebbe portati in giornata anche sino a Reggio Calabria, ovviamente passando prima per Bolzano a salutare una vecchia zia. Fresco come una rosa al ritorno, quasi che 900 km al volante fossero per lui una semplice passeggiata: Carlo Vettore ha posto la parola fine ad ogni dubbio sulle sue qualità d'autista e merita ampiamente l'apertura di questo messaggio, assieme ad un doverosissimo grazie per lo stoicismo [mi sarò meritato una misera cornicetta pubblicitaria nel pieghevole degli incontri casalinghi?] . Peccato solo che abbia espressamente manifestato il desiderio di unirsi ai tifosi per i prossimi viaggi, in maniera da imparare a memoria con largo anticipo le parole del nuovo inno bianconero.

Giornata mitica quella di ieri. Per i giocatori, per la società , per gli splendidi tifosi al seguito.

Nonostante la vittoria conquistata sul campo, Cuneo rimane la piazza delle partite col giallo: dopo gli infiniti calcoli - con la disputa a notte fonda di un incredibile sesto set di spareggio - nel match di Coppa Italia di tre anni fa, dopo le proteste dello scorso campionato (con relativo placcaggio del sottoscritto ad un infuriato Presidente, sfuggito con un ronaldesco doppio passo ad una prima blanda marcatura di Meggiolaro), ecco il baillame di ieri in apertura del quarto set. I piemontesi hanno preannunciato ricorso, però in fondo se in questo Paese uno come Previti (brr...) riesce a sfangare l'accusa di corruzione, figuriamoci se dobbiamo preoccuparci per un misero ed innocuo errore di formazione...

La giornata è stata come sempre piacevolissima. Il viaggio d'andata è passato via tra considerazioni pallavolistiche, tavole rotonde sul doping , aneddoti personali e risate, mentre l'Italia settentrionale passava nel frattempo dal finestrino. Assai veloce, a dire il vero. La dimostrazione verrà presto da un'agghiacciante foto che mostra la lancetta del tachimetro ben oltre i 250 km/h. A voi decidere se il nostro autista sia pronto per un sedile in McLaren oppure finalmente capire perché la Fiat versa da tempo in cattive acque...

Giunti al Palazzetto nel primo pomeriggio, con qualche timido fiocco di neve a darci il benvenuto, è giunto finalmente per tutti il tempo di iniziare a concentrarsi sul proprio arduo compito. Il mitico scoutman Sergio Busato ha piazzato le telecamere e preparato i computer per le statistiche, la dottoressa Paola Pavan si è prontamento informata sullo stato di salute dei giocatori e ha predisposto le relative cure, "The Voice" Carlo Vettore ha verificato che tutto fosse in ordine per il collegamento radiofonico, il giornalista Andrea Schiavon ha raccolto i primi pensieri per il suo articolo. Io ho cercato il bar, ma era chiuso.

Della partita sapete tutto. O quasi. Non certo i vani tentativi di capitan Cavallini di spiegarmi la scaramantica disposizione delle bottiglie d'acqua nell'apposito contenitore. Dalla panchina non si è assistito, primo set a parte, ad un match tecnicamente bellissimo, ma le emozioni sono state tantissime... E sono ovviamente proseguite nella lunga serata di festeggiamenti.

Luogo dei baccanali patavini il ristorante dell'albergo che ha ospitato nel week-end il Sempre Volley. Qui, a coronare il menù al solito ottimamente predisposto da Sandrone Camporese (un'autentica garanzia per il buon mangiare), sono apparsi due giganteschi vassoi di paste segretamente custoditi nella macchina presidenziale, a dimostrazione che la scaramanzia dalle parti del Presidente proprio non esiste. A poca distanza dall'appuntamento mondano, nel freddo di un parcheggio, un uomo però svolgeva imperterrito il suo lavoro, incurante del gozzovigliare lì vicino: Andrea Schiavon ha rinunciato alla cena pur di regalarci le pagine di alta letteratura che quotidianamente possiamo leggere sul Mattino di Padova (marchetta pubblicitaria). Mica come chi scrive le interviste degli spogliatoi, standosene rintanato nel calduccio di casa sua...

Dopo la cena, animata dagli aneddoti di Cavallini sulla sua carriera sportiva (o si parlava d'altro?), il lunghissimo ritorno a casa. Il pullman ha richiesto una vittima sacrificale, indiviuata a furor di popolo nella dottoressa della quale non abbiamo ad oggi ancora nessuna notizia...

E, in concomitanza con l'arrivo a Padova nel cuore della notte, la notizia che una nuova voce si è unita alla gioia per la vittoria.

Benvenuta Alice, questa notte è per te.

07 dicembre 2003

SI PARTE! 

Ultimi ritocchi prima della partenza per la trasferta in terra piemontese.

La notte è passata abbastanza tranquilla, senza quegli orribili incubi che a volte disturbano il sonno pre-partita di noi palettari: palette così pesanti da non riuscire a sollevarle, numeri giganteschi che ci inseguono, sirene del time-out che suonano in continuazione...

La squadra è a Cuneo da ieri. Solitamente assieme ai giocatori e ai due tecnici viaggiano in pullman anche il team manager Sandro Camporese e il fisioterapista Luigi Zulian. Per motivi di discrezione non ci è dato sapere cosa combinino i nostri eroi in albergo: metti poi che queste inutili parole vengano lette pure dagli allenatori... Quasi sempre il resto della ciurma raggiunge invece la città della gara il giorno stesso della partita.

Oggi alla guida della SempreVoleyMobile debutta Carlo Vettore e tutti incrociamo le dita perché ci mancherà  la rilassante velocità di crociera dell'abituale chauffeur Stefano Santuz. La presenza del direttore sportivo è infatti in forte dubbio, essendo in (dolce) attesa di notizie assai più importanti dell'esito della nostra partita. Da queste frequenze un ovvio, ma immenso e profondo in bocca al lupo!

La dottoressa Paola Pavan mi ha appena telefonato per dettarmi gli ultimi dettagli del look odierno: avrete infatti notato che da quest'anno non sfoggiamo più quell'arlecchinesca varietà di abiti che trasformavano la panchina dell'Edilbasso in un autentico defilee di (bassa) moda. Ci siamo tutti giustamente uniformati alla tuta, per quanto io mi senta qui in dovere di ospitare la legittima mozione che richiede l'adozione di un elegante tailleur per l'unica donna che siede in panchina di tutto il campionato di A/1. Comunque, anche per questa stagione, il trio Dall'Olio-Roscini-Sartorati Jr. ha scampato il pericolo, vissuto con terrore durante l'estate, della divisa con giacca e cravatta... Sopravvivono invece dall'anno scorso le mie scarpette argentate portafortuna.

Si avvicina l'ora del ritrovo e anche i tifosi in questo momento stanno scaldando i motori per partire. E' molto bello aver ritrovato il calore del pubblico, ma anche di questo si parlerà  più diffusamente in futuro...

3... 2... 1... si parte!!!

06 dicembre 2003

PARTENZE INTELLIGENTI 

Padova-Cuneo, 450 km. Un qualsiasi sito di mappe indica il tempo di percorrenza medio in non più di quattro ore e mezza. Ma noi, ugualmente, stoici come non mai, partiremo domani alle 11 dal Palasport San Lazzaro. Appena sette ore prima della gara. Perché in fondo ci piace non far sentire troppo solo in una grigia domenica pomeriggio - e una domenica invernale, a Cuneo, non può proprio esser di un altro colore - il custode del palazzetto e ascolterremo con lui, dai diffusori di una radiolina gracchiante, i risultati delle partite di calcio. Perché ci sacrifichiamo e sperimentiamo per primi i disgustosi caffè di una macchinetta rimasta in disuso per più di un mese. Perché io devo controllare che ci siano tutte le palette e ripassare mentalmente i numeri (proviamo anche adesso: uno, due, tre, quattro... mi sembra di saperli ancora benino, ma iniziate a capire quanto delicato e difficile sia questo compito). Dopo tutte queste attività saranno passati sì e no cinque minuti e allora non rimane altro che sedersi sui vuoti e tristi gradoni e aspettare la squadra, riflettendo malinconicamente sul senso della vita: perché, con tutta probabilità , saranno appena le quattro...

Ah, già , ma noi chi? Il dirigente accompagnatore infatti, a dispetto del nome, non accompagna la squadra in trasferta. A far quello ci pensa l'autista del pullman [ndR: decidere se cancellare quest'orribile battuta], perché il nostro deve rimanere a Padova a giocare a PES 3 e a guardare film d'essai con i suoi amici.

Ma per sapere tutto dei nostri viaggi verso i Palazzetti della penisola vi rimando al prossimo messaggio.

03 dicembre 2003

PREFAZIONE 

Qual è il ruolo del dirigente accompagnatore in una squadra di volley?

Se uno guardasse le foto di una qualsiasi serata in pizzeria dopo una partita, la risposta sarebbe ovvia: assolutamente nessuno! Infatti il dirigente acompagnatore raramente viene informato degli appuntamenti mondani riguardanti la squadra, così come fatica a trovare un misero posticino per la sua utilitaria nello spazio riservato del parcheggio del Palasport (anche se, alla fine, l'addetto con compassione lo lascia passare, scambiandolo per il solito portoghese) e a scavalcare il muro dei rigidi controlli delle maschere (la ragazza si chiede ogni volta dove sarà riuscito a fregare una tuta sociale quel tizio) per accedere al suo luogo di lavoro, il campo.

Eppure quest'uomo ha un compito oscuro, ma fondamentale. Lontano dai riflettori, però di estrema importanza. Poco appariscente, ma delicato. Pensate forse sia facile tenere il conto dei time-out (addirittura due per set, provano in tutti i modi a complicarci la vita!) durante una partita? E ricordarsi in ogni momento quanti cambi sono stati effettuati? E, soprattutto, scattare come un grillo per prendere la paletta col numero del giocatore sostituito quando l'allenatore all'improvviso chiama un cambio? Perché il volley, si sa, è sport povero e non esistono i sofisticati marchingegni elettronici del calcio: qui si fa tutto a mano e le palette hanno ancora il numero scritto a pennarello sul manico...

Il dirigente accompagnatore è uno degli ultimi scampoli di una pallavolo romantica che pian piano sta scomparendo. Quali sono le motivazioni che spingono una persona a imbarcarsi in questa folle avventura? Alcuni lo fanno per passione dopo una dignitosissima carriera, altri per stare a contatto con un mondo che amano alla follia. Poi, ma questo è un caso raro, c'è chi ha lo stesso cognome del Presidente e, non sapendo da dove veder la partita, si piazza direttamente in panchina...

Perché alla fine, il vero, unico e grande privilegio dell'accompagnatore è poter seguire un intero campionato a pochi metri dai protagonisti. Respirandone il furore agonistico e condividendone da vicino le amarezze, le gioie, i rituali, gli scherzi, gli umori, i retroscena e i piccoli segreti. Questo diario vi accompagnerà in questo viaggio, cercando, con
leggerezza e qualche stupidata, di raccontare quel clima.

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