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26 ottobre 2004

NON DIVENTARE GRANDE MAI 

Con queste parole si esprimeva in una vecchia (e bella) canzone Eugenio Finardi: il cantautore milanese si riferiva al movimento giovanile degli anni Settanta, incapace di tradurre in scelte pragmatiche la spinta propulsiva dei propri ideali, ma la stessa frase può essere applicata anche all'Edilbasso & Partners Padova.

Il cronico mal di trasferta dei bianconeri si è materializzato un'altra volta ieri sera a Montichiari e al solito impedisce quell'ultimo salto di qualità necessario per ambire definitivamente allo status di grande squadra. Il brutto anatroccolo non è poi così tanto brutto, ma non è ancora nemmeno uno splendido cigno. Questa malattia ad andamento prolungato - negli ultimi anni le imprese lontano dalle mura amiche del San Lazzaro son davvero poche e in campi non propriamente proibitivi - e con scarsa tendenza alla guarigione può diventare un pericoloso freno alle ambizioni patavine, anche se continuiamo ad esser convinti che l'innesto di un giocatore esperto come Marco Meoni in regia porterà sicuramente dei benefici in tal senso.

E poi, sia detto per inciso, l'Acqua Paradiso Montichiari ieri ha vinto anche e soprattutto per meriti propri, dimostrando pure alla difficile prova del campo quell'equilibrio tecnico e tattico che molti osservatori tecnici gli attribuivano in sede di mercato sulla carta. L'ex di turno, Gregor Jeroncic, non ha infierito troppo contro i suoi vecchi compagni, ma ha offerto la consueta prova ordinata e di massima concretezza. Non è stata in termini assoluti una batosta (bollino giallo - nota per i lettori più sensibili: nella prossima frase potrebbe esserci un velato riferimento all'attualità): per dire, non si è trattato di uno squillante sette a zero, ma di un tre a uno che, con una migliore gestione dell'ultimo parziale, poteva anche regalare almeno un punticino a Padova.

Nelle fila bianconere ha al solito stretto i denti Venceslav Simeonov e ha brillato per lunghi tratti la stella di Domotor Meszaros, ma in simili gare le individualità non supportate da una buona prestazione collettiva di certo da sole non sono sufficienti. Quella del Sempre Volley è stata in definitiva una prestazione abbastanza opaca e spiace soprattutto per lo sparuto manipolo di spettatori padovani, che, senza tanti proclami ufficiali, ha affrontato un viaggio in un giorno feriale per dimostrare l'affetto verso questi colori. Tutto questo nonostante la comoda diretta televisiva satellitare.

A tal proposito siamo soddisfatti del servizio offerto da Sky al nostro amato sport, ma in certe occasioni ci domandiamo se l'invadenza televisiva all'interno del rettangolo di gioco non sia eccessiva: l'orario di inizio gara viene posticipato di qualche minuto perché deve essere trasmesso un ultimo blocco pubblicitario, le panchine devono essere spostate per far sistemare il cameraman, i due allenatori devono rinunciare all'ultimo discorso prima della battuta iniziale per sottostare ad un'intervista a ridosso del fischio d'inizio, la zona di riscaldamento è invasa da cavi e cavetti, i time-out non hanno un minimo di privacy... Julio Velasco l'anno scorso ha sbottato di fronte a tutto ciò: forse i modi furono eccessivi, ma non è che in sostanza avesse poi tutti i torti.

Ora il campionato offre una settimana di pausa per consentire, come da tradizione, lo svolgimento dell'All Star Game (alla fine, non essendo arrivata la tanto agognata convocazione, parteciperemo all'evento unicamente da semplici spettatori, abbinando alla trasferta sportiva in terra bresciana la visita alla mostra di Monet: chissà se in un blog incentrato sulla pallavolo si può parlare di pittura...). La pausa non sarà affatto deleteria per i ragazzi dell'Edilbasso, perché, al di là della classifica comunque lusinghiera, la qualità degli allenamenti stava in tempi recenti progressivamente scemando a causa dei molti acciacchi fisici che hanno colpito i giocatori e un allenatore esperto come Francesco Dall'Olio aveva già da tempo captato la pericolosità di questi segnali, preannunciando le insidie di queste ultime partite (e in effetti nemmeno nella vittoria con Taranto si può dire che la squadra abbia brillato).

Il mesto ritorno in pullman da Montichiari nella notte è stato segnato dalla visione di Kill Bill volume 2. Poi, al San Lazzaro, prima di recuperare le macchine per rientrare a casa, uno sguardo veloce ai preparativi per i concerti padovani di Renato Zero. Zero, purtroppo, come i punti portati a casa.


23 ottobre 2004

CLAMOROSO: MIKE LAMBERT LASCIA L'EDILBASSO 

Ora possiamo svelarvelo, potendo contare anche sull'autorevolezza dei mezzi di informazione elettronici societari: lo schiacciatore americano Mike Lambert non fa più parte della rosa dell'Edilbasso & Partners Padova.

Questa sconvolgente news - siamo appena a più di un anno abbondante dalla fugace apparizione dell'hawaiano in terra patavina - è unicamente un pretesto per annunciarvi che è finalmente on line il nuovo sito ufficiale del Sempre Volley, con lo stesso indirizzo del precedente, ma grafica e contenuti ampiamente rinnovati. Ci mancherà un po' la foto dello schiacciatore americano (zero presenze a Padova, ma - diciamo la verità - non è che poi morissimo dalla voglia di avere tra i nostri un atleta che allo scoppio della guerra in Iraq si presentava in campo ostentando vessilli a stelle e strisce), rimasto inspiegabilmente nella rosa patavina - almeno a dar retta al vecchio sito - sino a poche ore orsono.

Ma non dimenticheremo mai nemmeno la splendida animazione iniziale con la palla che cadeva (funesto presagio di ciò che accadeva alla maggior parte degli utenti a causa dei tempi biblici di caricamento), i colori funerei e i minuscoli caratteri usati, capaci di far perdere un paio di diottrie anche ai fortunati possessori di monitor da 42 pollici.

Il nuovo sito rappresenta fin dalla prima occhiata un notevole passo in avanti. Non che ci volesse molto, a dire il vero. Come sempre però, il suo successo sarà determinato non tanto da artifici grafici, quanto dal gradimento dei fruitori e dalla capacità di essere sempre tempestivamente al passo con le vicende della squadra. Nel frattempo cerchiamo di sondare le primissime impressioni con uno dei nostri tanto amati sondaggi:


Nuovo sito


Come giudicate il nuovo sito del Sempre Volley?





Ottimo: finalmente l'Edilbasso ha un sito all'altezza delle ambizioni della squadra
Buono: un sito semplice, ma chiaro e funzionale.
Sufficiente: abbiamo aspettato tanto tempo, ci aspettavamo qualcosa in più.
Mediocre: sono cieco, preferivo il vecchio sito.
Ma come: non è questo il vero sito ufficiale?
Vedi i risultati


A livello personale non possiamo che esprimere, per ora, un giudizio positivo. Con onore osserviamo che queste righe sono finalmente linkate - con un logo orrendo, ma provvederemo a fornirne uno migliore - anche dal sito ufficiale della società per la quale (bene o male, ma non è questo il punto) ricopriamo la carica di dirigente accompagnatore. Se ne sono accorti prima, un po' paradossalmente, altri portali di realtà pallavolistiche padovane, ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Buona navigazione.

22 ottobre 2004

APETTANDO LUNEDI' 

Stiamo forse imitando troppe cattive abitudini dei giornalisti: per questa settimana avevamo già pronto da tempo il pezzo del blog dedicato al nuovo sito ufficiale e invece i motivi tecnici che ne impediscono ancora la messa on line un po' ci spiazzano e ci pongono di fronte, in evidente crisi di ispirazione, alla più vuota delle pagine bianche.

A questo si aggiunge lo slittamento della gara di campionato al lunedì sera, circostanza che allontana di qualche ora quella classica tensione agonistica che normalmente si respira già a questo punto della settimana. Sarà interessante osservare come i ragazzi affronteranno una domenica stranamente dedicata all'allenamento e non alla gara.

Nel frattempo segnaliamo la conclusione del secondo concorso lanciato da "Visto dalla panchina": nel cuore della notte tra martedì e mercoledì un nostro affezionato lettore è riuscito a bloccare il contatore delle visite a quota 20.000. Il servizio che ci offre le statistiche del sito segnala diverse curiosità relativamente a questa massa di lettori. Il grosso degli utenti proviene, ovviamente, dall'Italia, ma abbiamo avuto l'onore di ospitare anche collegamenti da Polonia, Brasile, Regno Unito, Francia, Singapore, Belgio, Giappone, Austria, Australia, Stati Uniti, Olanda, Messico, Svizzera, Romania, Danimarca, Grecia, Croazia, Germania, Filippine, Lussemburgo, Thailandia, Bulgaria, Portogallo, Argenmtina, Nuova Zelanda, Hong Kong, Russia, Finlandia, Ungheria, Cipro e Canada. Sia chiaro, non tutti arrivano qui interessati alle vicende del Sempre Volley, ma semplicemente in virtù delle strambe regole che governano i risultati dei motori di ricerca. Oltre ai termini pallavolistici, segnaliamo che tra le ricerche più diffuse che portano fra queste pagine ci sono "nicoletta paciaroni" e "parafrasi pastori gabriele d'annunzio". Non desta invece alcuna sorpresa il dato che gli orari di maggiore afflusso coincidono con quelli di lavoro: senza Internet in ufficio, le giornate non passerebbero davvero mai.

18 ottobre 2004

KRYSTOF RE 

E' probabile che il grigio scatolone del San Lazzaro abbia, tra le tante limitazioni, anche quella di non reggere il peso di troppe emozioni in un lasso di tempo breve e così, dopo lo splendido concerto di Fiorella Mannoia di sabato sera, Edilbasso Padova e Prisma Taranto hanno offerto ieri uno spettacolo dai contenuti tecnici piuttosto bassi.

Ma, come afferma la massima aristotelica, primum vivere, dehinde philosophari e quindi ciò che conta maggiormente per la causa bianconera sono i tre punti incamerati e la possibilità di continuare a respirare l'aria buona dell'alta classifica.

In un match sicuramente non bello e caratterizzato da troppi errori non sono comunque mancate le note positive, a partire dall'ennesima prova maiuscola dell'eterno Krystof Stelmach. Tutti sanno che il polacco è un esempio di professionalità e di impegno sia in allenamento che fuori dal campo, caratteristiche che gli permettono - alla soglia dei 37 anni - di impartire sul taraflex ancora molte lezioni di pallavolo a giovani talenti o sedicenti tali. Da sottolineare anche il carattere di Simeonov: nemmeno la vistosa fasciatura al ginocchio e i fastidi della settimana hanno impedito all'opposto italo-bulgaro di portare a casa il consueto sostanzioso bottino di punti. Alla festa ha partecipato pure il giovane Orel, subito autore di un punto all'esordio in campionato; circostanza che è invece sfuggita di un nulla in battuta a Strenghetto per una manciata di millimetri.

I tabellini ufficiali dell'incontro non riportano, ahimè, il punto ottenuto nel quarto set dal palettaro, capace di scorgere in ben due occasioni un fallo di posizione della formazione tarantina. L'attività di delazione non rientra certo tra le nostre preferite, ma c'era da riscattare la scialba prestazione personale di Cuneo. Curiosamente si rivela che il dirigente accompagnatore appare decisamente più attento e guardingo durante le partite casalinghe, quasi che l'occhio viglie (o la telecamera?) di amici e conoscenti lo tenesse costantemente sotto pressione.

Pollice verso, invece, per la coppia arbitrale, capace di scontentare entrambe le panchine con una lunga serie di decisioni discutibili. Lontanissime da noi le considerazioni di natura sessista, ma Fiammetta Manciocchi (la secondo arbitro dell'incontro) ha fatto davvero ben poco per evitare le facili e colorite ironie della tribuna. Rocco Buttiglione, il rappresentante italiano in Commissione Europea sempre al passo coi tempi, avrebbe sicuramente consigliato alla signora di dedicarsi alle attività domestiche piuttosto che affrontare la difficile carriera dell'arbitraggio.

Ultima riflessione dedicata al pubblico padovano, al solito freddino (non ce ne vogliano i volonterosi che tentano di animare gli spalti: paradossalmente l'accusa riguarda in sostanza gli assenti, ma ricade inevitabilmente su chi invece c'era) nei momenti di difficoltà della squadra. Non entriamo nel merito delle vicende - anche perché non conosciamo affatto i presupposti che le hanno determinate - ma spiace non vedere più gli amici di Pozzonovo sotto lo striscione dei Lupi Bianconeri. Certo, per connotazione politica siamo abituati a parteggiare per uno schieramento che ha fatto sin dalla sua nascita delle divisioni e delle scissioni interne quasi una ragion d'essere, ma non vorremmo che tra le fila del tifo patavino si verificasse una situazione analoga alla scena politica italiana. Ci siam distratti un attimo e ci siamo ritrovati Gasparri e Castelli ministri. No, non è bello.

14 ottobre 2004

ALL STAR COACH 

Proseguono senza particolari intoppi gli allenamenti della squadra in vista della seconda uscita casalinga dell'Edilbasso contro una Prisma Taranto, vista all'opera su Sky nell'ultimo monday night. Una gara da affrontare come tutte con la dovuta attenzione, ma che rappresenta sulla carta un'immediata opportunità per il Sempre Volley di riprendere il filo delle vittorie bruscamente interrotto in quel di Cuneo.

Nel frattempo giungono altri indiretti riconoscimenti alla splendida stagione scorsa dei bianconeri: pare infatti che a guidare la selezione dei migliori stranieri di serie A/1 in occasione dell'All Star Game del 31 ottobre ci sarà il "nostro" Francesco Dall'Olio. Ci chiediamo solo se nelle convocazioni per la gara di Montichiari - che tra l'altro vedrà scendere in campo per la prima volta la nazionale italiana dopo le Olimpiadi di Atene - Pupo avrà mani libere anche per ciò che riguarda la composizione dello staff tecnico da portare in panchina. Così, tanto per organizzarsi per tempo.

Piccolo dispiacere nell'osservare che la compilazione dei rispettivi calendari non ha sortito l'auspicata alternanza fra gare in casa e in trasferta di Edilbasso e della massima realtà cittadina di pallavolo femminile, il Megius Volley Club Padova. Domenica gli appassionati si troveranno così di fronte alla scelta fra la nostra partita e il debutto casalingo delle ragazze di coach Daniele Rampazzo. In concorrenza tutto è lecito e potremmo dire che il biglietto d'ingresso al PalArcella sarà di cinquanta euro, invece - per amor di verità - segnaliamo che la società di Lino Borgo festeggerà il suo affacciarsi nella massima serie con l'ingresso gratuito. Al San Lazzaro, però, i pop corn sono più buoni e Carlo Vettore è assai più affascinante di qualsiasi altro addetto stampa.

11 ottobre 2004

UN CUNEO NEL CUORE 

L'avevamo scritto appena qualche giorno fa e in fondo un po' bisognava aspettarselo: se la promessa di Marco Meoni aveva sortito influssi benefici sulla prestazione dei compagni contro la Lube Macerata, allora mutatis mutandis - che è locuzione latina e non l'invito a qualcuno di cambiarsi i boxer - qualcosa di analogo dev'esser successo nelle fila della BreBanca Lanutti Cuneo dell'ex bianconero Manuel Coscione. Abbiamo infatti fondati sospetti che in settimana qualche ristorante cuneese riceverà la visita di Giba & C e che il conto finirà dritto dritto nelle mani di colui che ha alzato a Padova nella scorsa stagione. A voler esser pignoli Coscione comunque figura ancora nella formazione del SempreVoley, almeno a leggere la rosa bianconera riportata dal sito ufficiale: siamo già alla terza giornata di campionato - conclusa - e forse è il caso di darsi una mossa con i promessi aggiornamenti.

L'Edilbasso conosce il primo stop stagionale al termine di una prestazione piuttosto incolore, inferiore a quella degli avversari in tutti i fondamentali. Solo il primo set avrebbe potuto arridere ai bianconeri e magari l'incontro avrebbe avuto tutt'altro volto, ma ad essere sinceri l'intera storia dello sport potrebbe essere riletta con i se e con i ma e si tratterebbe in ogni caso di una sterile ed inutile analisi: la Brebanca ha portato a casa un meritato tre a zero, giganteggiando in battuta e a muro e limitando al massimo il nostro potenziale d'attacco.

Eppure la trasferta era iniziata nel migliore dei modi, prima avendo addirittura l'onore di portare sino a Piacenza la macchina di Francesco Dall'Olio - incauto nel lasciare nel vano portaoggetti una discreta quantità di deliziose caramelle effervescenti, immediatamente ribattezzate come le "frissantine" e fatte fuori in un baleno - e poi salendo a bordo della nuovissima SempreVolley Mobile. Il Fiat Ulysse dell'anno scorso è stato infatti messo in pensione per autodistruzione in quanto, fedele alle logiche di produzione degli ultimi modelli della casa torinese, ha praticamente perduto tutti i pezzi utili lungo le autostrade d'Italia ed è stato sostituito da un fiammante Mercedes Vito (ci chiediamo quali altri nomi siano stati in ballottaggio per il veicolo commerciale negli uffici marketing teutonici: Pizza, Sole, Mandolino e Pulcinella?).

In campo doveroso minuto di silenzio per le due ragazze scomparse nell'atttentato di Taba, per quanto anche ieri si è assistito alla triste tradizione - ahimè esclusivamente italica, quasi fosse impossibile stare buoni addirittura per sessanta secondi - di accompagnare questo momento di raccoglimento e di riflessione con gli applausi. Che, sebbene possano essere gesto di sincero rispetto (anche se noi non capiamo il senso: cosa si applaude?), sono assai diversi dal silenzio.

Poi la gara e, come detto, un grigiore generale dei nostri ragazzi. Nella mediocrità di tutte le prestazioni va anche segnalata a dover di cronaca una scarsa prestazione del palettaro, incappato in un paio di incomprensioni con l'head coach. D'altronde se accusano qualche guasto le comunicazioni tra il computer delle statistiche e quello di Simone Roscini (anche ieri i due pc erano fuori uso), figurarsi se non può subire una battuta d'arresto la mia già scarsa prontezza di riflessi. In ogni caso sono previste a breve intense lezioni di lettura del pensiero per riuscire ad anticipare le mosse tattiche del buon Pupo.

A completare il quadro della poco felice giornata due pasti assai parchi in Autogrill: la disperazione era tale che alcuni dirigenti si sono addirittura spinti con estremo coraggio nell'assaggio del nuovo panino Boschetto. Al rientro, nella nebbiosa notte padovana, la trasferta si conclude con l'infruttuosa ricerca di un baracchino aperto per un sano panino onto: nulla da fare, l'unico mattone sullo stomaco è rimasto quello della sconfitta sportiva.

06 ottobre 2004

VECCHIE SANE ABITUDINI 

Non credete alla favola propinata dagli addetti ai lavori e rinforzata dai quotidiani sportivi che il mercato dei giocatori di pallavolo si sviluppi per rinforzare gli organici e per colmare precise lacune tecniche evidenziate nel corso di una stagione. La vera ragione per cui una società acquista da un'altra un atleta è il fatto che questi sia poi talmente motivato a batterla da commettere il fatidico errore di promettere a compagni e dirigenti l'offerta di una gigantesca abbuffata presso un ristorante della zona.

La settimana scorsa è caduto nell'infido tranello il buon Marco Meoni, il cui animus pugnandi lo aveva fatalmente portato ad esporsi in caso di successo contro la squadra che lo ha visto palleggiare per tante stagioni, la Lube Banca Marche Macerata. Il successo sui biancorossi ha avuto quindi un piacevolissimo seguito ieri sera con un'allegra cena di pesce, donata con rara generosità e signorilità dal nostro palleggiatore.

Per la scelta del ristorante l'alzatore dell'Edilbasso non ha fatto di testa sua, ma si è giustamente affidato all'immenso e infallibile database del team manager Sandro Camporese. Il quale, per l'ennesima volta, ha tirato fuori dal proprio cilindro un posto con i fiocchi, ricevendo al termine unanimi consensi e confermando la guida Camporesin come la vera Bibbia della ristorazione veneta. Del lavoro del giornalista ammiriamo parecchie cose, ma il nostro spirito emulativo si estende anche sino a quelle pratiche di sottobosco - lo scrittore giapponese Harumi Murakami ha utilizzato la splendida metafora dello spalare la neve - comunemente definite "marchette". Non ci tiriamo quindi indietro nel fare un po' di pubblicità gratuita (a noi basterebbe esser ricompensati con un paio di tartine al salmone) al Ristorante da Giorgio, in località Fiesso d'Artico.

La serata è scorsa via tra un'infinita serie di antipasti (a memoria ne contiamo una dozzina; nel mio tabellino personale, d'accordo con quello di Filippo Strenghetto, medaglia d'oro al delicato carpaccio di tonno rosso), un bis di primi, un assaggino di frittura, un po' di pesce ai ferri, frutta, dolce, caffé e ammazzacaffé. Per gli atleti che seguono il regime alimentare della zona più che in blocchetti ieri sera i calcoli andavano fatti direttamente in mattoni di carboidrati, proteine e grassi.

Inutili anche le raccomandazioni di tenere i piedi ben saldi per terra dopo il primato solitario in classifica: e chi è in grado di saltare con la pancia così piena? Forse proprio il solo Meoni, alleggerito - ma siamo convinti sia arcifelice che sia andata così - dalla parte del portafoglio...

Mentre la cena si avviava alla conclusione già si pensava alle prossime potenziali vittime. In programma ci sono già i dazi per la medaglia olimpica di Simeonov, il premio come miglior allenatore di Pupo Dall'Olio, il riconoscimento di Leo Morsut come miglior under 23. Compatibilmente con le proprie disponibilità economiche è venuta l'ora anche per il palettaro e il giovane e dinamico addetto stampa di esporsi: in caso di vittoria nel derby contro la Sisley Treviso brioche e cappuccino per tutti in Autogrill. Ai più bravi (forse) anche la spremuta d'arancia.

Sarebbe stato bello proseguire la cena in un pub per ascoltare ancora altri aneddoti sul passato nel settore giovanile petrarchino di Meoni e Tovo - inevitabile in questi banchetti, ogni volta, che ad un certo punto qualcuno tiri fuori l'episodio del frigobar dell'Hotel Marconi - raccontati da Mario Rengruber, ma purtroppo l'orario imponeva il rientro a casa degli atleti. Che veri professionisti i ragazzi del Sempre Volley...

04 ottobre 2004

L'ULTIMO SPENGA LA LUBE 

Ok, c'è stata la partita di Gioia del Colle. Ma tornare a giocare al San Lazzaro è una sorta di secondo esordio stagionale: si respira nuovamente l'odore del taraflex di casa, si ritrovano i consueti punti di riferimento, si rivedono i volti delle persone amiche. C'è qualche novità - come il bunker antiatomico che ospita le nuove casse - ma sostanzialmente manca solo lo zerbino con la scritta "home sweet home" per sentirsi completamente avvolti da un caldo clima familiare. E, da vera festa che si rispetti, c'è pure quello che mette i dischi: anche qui, purtroppo, la qualità delle scelte musicali è sempre la solita.

La prima uscita tra le mura amiche non poteva davvero essere migliore: un nettissimo tre a zero alla Lube Banca Marche Macerata, squadra che molti addetti ai lavori vedono come seria candidata per lo scudetto. Il risultato è lo stesso dell'anno scorso, ma questa vittoria ha un sapore ancora più intenso: innanzitutto perché ripetersi è sempre più difficile che sorprendere e in secondo luogo perché allora fu soprattutto la giornata negativa dei marchigiani a determinare quel risultato. Ieri, invece, come sportivamente ha ammesso il Napoleone (invero più per l'altezza che per i successi) del volley mondiale, ossia l'allenatore biancorosso Raul Lozano, è stata l'Edilbasso a strappare la vittoria con i denti e le proprie qualità. E' un segnale importantissimo esser riusciti in diversi frangenti dell'incontro a recuperare qualche punto di svantaggio e risolvere a proprio favore i passaggi decisivi di ogni set. Simeonov è stato devastante in attacco, Golas è stato premiato MVP della partita e tutti gli altri si sono meritati la sufficienza abbondante, ma a noi piace sottolineare la prova superlativa di Marco Meoni. Non ce ne vogliano i palleggiatori passati negli ultimi anni da Padova (chi ci conosce sa quanto siamo stati estimatori di un talento puro come Pawel Zagumny), ma per chi ha visto passare da queste parti gente come Tofoli e De Giorgi la prestazione di ieri del Meo è stato un ritorno ai tempi d'oro del volley patavino. Ecco, a grande richiesta, due scatti di Meoni impegnato alla regia:



Noi capiamo tutte le esigenze del marketing e l'importanza di alcune iniziative legate alle aziende che hanno la bontà di sostenere la nostra squadra, ma, dato che non dobbiamo vender nulla e possiamo quindi permetterci qualche parola in libertà, vogliamo soffermarci un attimo sulla presenza dell'ex miss Italia Eleonora Pedron al Palasport San Lazzaro. Non vorremmo che di questo passo - l'attesa della foto iniziale è stata uno strazio - lo sport si trasformi da attività agonistica a fenomeno da baraccone: a quando la donna sparata dal cannone e il giro di pista degli elefanti prima della battuta? La bella donzella si è pure beccata qualche fischio dagli spalti, specie quando ha cercato un'imbarazzante spiegazione al microfono del suo servizio poco efficace. Ben diverso - e qualcosa vorrà pur dire - l'atteggiamento del pubblico nei confronti degli olimpionici Rossano Galtarossa e, con tenero sorriso timidissimo, Marco Galiazzo (sebbene quasi irriconoscibile senza il marchio di fabbrica, ossia la bareta fraca in testa).

Tornando al verdetto del campo, la nostra squadra è da ieri sera solitaria al comando della classifica. Siamo appena alla seconda giornata e quindi questo primato ha un valore assai relativo, però è anche il segnale che quest'Edilbasso è qualcosa più che una semplice piacevole sorpresa e una simpatica mina vagante del campionato. I meriti, come al solito, vanno divisi in più parti: spesso si citano i giocatori, talvolta il clima societario, ma la costante è una. Ieri un quotidiano ha commissionato ad un pseudo-giornalista (mai visto in panchina un dirigente accompagnatore prendere appunti!) la compilazione delle pagelle di Edilbasso-Lube; Francesco Dall'Olio, umile come sempre, ha chiesto che il voto dell'allenatore non fosse inserito: il desiderio è stato esaudito in quella sede, ma qui possiamo tranquillamente scrivere quel meritatissimo dieci.

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