24 dicembre 2005
IL DERBY SOTTO L'ALBERO
Sotto l'albero di Natale il Giotto Padova ha già trovato un bel regalo, ossia la qualificazione piuttosto fortuita ai quarti di coppa Cev (contro il Numancia de Soria). In più negli ultimi tempi ha ritrovato allegria, voglia di giocare e di crederci: magari non basterà, ma almeno nulla potrà essere rimproverato o oggetto di rimpianti.

Ma l'uomo col vestito rosso di Rovaniemi potrebbe non aver finito le sue visite dalle parti della sede di viale Nereo Rocco: le imminenti festività natalizie portano infatti in quel di Padova addirittura la Sisley Treviso, in quella che è senza alcun dubbio la sfida più attesa e sentita dai tifosi patavini. Difficile, se non quasi impossibile, immaginare la terza vittoria consecutiva in un derby di campionato per il Sempre Volley, ma già chiudere il girone di andata con una bella prestazione contro i campioni d'Italia sarebbe un buon trampolino di lancio per affrontare a tutto gas il girone di ritorno.
Sotto l'albero ha trovato un bel regalo anche Luca Cantagalli, assolto - crediamo giustamente - da ogni accusa di doping e quindi riammesso immediatamente all'attività agonistica (eppure pensiamo che coach Zanini paradossalmente avrà ora qualche grattacapo di formazione in più). Ciò che invece fatichiamo a comprendere - i nostri lettori avranno ormai capito che facciamo di questo un cavallo di battaglia - è perché in Italia un sistema di regole (ovviamente con annesso un preciso sistema sanzionatorio: quante volte al liceo l'insegnante di filosofia ci ripeteva la lezione di Cesare Beccaria e del suo sempre attuale "Dei delitti e delle pene"...) chiaro e noto a priori possa essere tranquillamente calpestato e rovesciato come un calzino. Di ritorno da Linate abbiamo fatto una gran fatica a spiegare ad un incredulo Mikko Esko il concetto di "tarallucci e vino" (la perifrasi "taralluccinen e vinen" pare non esistere nell'idioma suomi): alla fine l'alzatore finnico ha detto che nel nostro Paese si riesce a sistemare sempre tutto. E poi ci chiediamo perché all'estero si ride di noi...
Comunque Natale è alle porte e, come ci diceva suor Elisabetta all'asilo, bisogna essere tutti più buoni. Francamente noi faremmo gli stessi identici auguri e pensieri in qualsiasi periodo dell'anno (mai nessuno che a fine aprile auguri agli altri di passare un maggio sereno e gioiso, bah...), ma cogliamo l'occasione "canonica" per mandare un sentito grazie a tutti quelli che ci sono vicini, da tantissimo o da poco tempo, in questa avvincente avventura pallavolistica. E un caloroso abbraccio soprattutto a quelli che si fermano un attimo su queste pagine e ci vedono dietro, oltre a del semplice tifo, anche tanta tanta tanta anima. Ecco, un pezzetto di quell'anima è anche vostro: auguri.
Ma l'uomo col vestito rosso di Rovaniemi potrebbe non aver finito le sue visite dalle parti della sede di viale Nereo Rocco: le imminenti festività natalizie portano infatti in quel di Padova addirittura la Sisley Treviso, in quella che è senza alcun dubbio la sfida più attesa e sentita dai tifosi patavini. Difficile, se non quasi impossibile, immaginare la terza vittoria consecutiva in un derby di campionato per il Sempre Volley, ma già chiudere il girone di andata con una bella prestazione contro i campioni d'Italia sarebbe un buon trampolino di lancio per affrontare a tutto gas il girone di ritorno.
Sotto l'albero ha trovato un bel regalo anche Luca Cantagalli, assolto - crediamo giustamente - da ogni accusa di doping e quindi riammesso immediatamente all'attività agonistica (eppure pensiamo che coach Zanini paradossalmente avrà ora qualche grattacapo di formazione in più). Ciò che invece fatichiamo a comprendere - i nostri lettori avranno ormai capito che facciamo di questo un cavallo di battaglia - è perché in Italia un sistema di regole (ovviamente con annesso un preciso sistema sanzionatorio: quante volte al liceo l'insegnante di filosofia ci ripeteva la lezione di Cesare Beccaria e del suo sempre attuale "Dei delitti e delle pene"...) chiaro e noto a priori possa essere tranquillamente calpestato e rovesciato come un calzino. Di ritorno da Linate abbiamo fatto una gran fatica a spiegare ad un incredulo Mikko Esko il concetto di "tarallucci e vino" (la perifrasi "taralluccinen e vinen" pare non esistere nell'idioma suomi): alla fine l'alzatore finnico ha detto che nel nostro Paese si riesce a sistemare sempre tutto. E poi ci chiediamo perché all'estero si ride di noi...
Comunque Natale è alle porte e, come ci diceva suor Elisabetta all'asilo, bisogna essere tutti più buoni. Francamente noi faremmo gli stessi identici auguri e pensieri in qualsiasi periodo dell'anno (mai nessuno che a fine aprile auguri agli altri di passare un maggio sereno e gioiso, bah...), ma cogliamo l'occasione "canonica" per mandare un sentito grazie a tutti quelli che ci sono vicini, da tantissimo o da poco tempo, in questa avvincente avventura pallavolistica. E un caloroso abbraccio soprattutto a quelli che si fermano un attimo su queste pagine e ci vedono dietro, oltre a del semplice tifo, anche tanta tanta tanta anima. Ecco, un pezzetto di quell'anima è anche vostro: auguri.
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