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03 dicembre 2003

PREFAZIONE 

Qual è il ruolo del dirigente accompagnatore in una squadra di volley?

Se uno guardasse le foto di una qualsiasi serata in pizzeria dopo una partita, la risposta sarebbe ovvia: assolutamente nessuno! Infatti il dirigente acompagnatore raramente viene informato degli appuntamenti mondani riguardanti la squadra, così come fatica a trovare un misero posticino per la sua utilitaria nello spazio riservato del parcheggio del Palasport (anche se, alla fine, l'addetto con compassione lo lascia passare, scambiandolo per il solito portoghese) e a scavalcare il muro dei rigidi controlli delle maschere (la ragazza si chiede ogni volta dove sarà riuscito a fregare una tuta sociale quel tizio) per accedere al suo luogo di lavoro, il campo.

Eppure quest'uomo ha un compito oscuro, ma fondamentale. Lontano dai riflettori, però di estrema importanza. Poco appariscente, ma delicato. Pensate forse sia facile tenere il conto dei time-out (addirittura due per set, provano in tutti i modi a complicarci la vita!) durante una partita? E ricordarsi in ogni momento quanti cambi sono stati effettuati? E, soprattutto, scattare come un grillo per prendere la paletta col numero del giocatore sostituito quando l'allenatore all'improvviso chiama un cambio? Perché il volley, si sa, è sport povero e non esistono i sofisticati marchingegni elettronici del calcio: qui si fa tutto a mano e le palette hanno ancora il numero scritto a pennarello sul manico...

Il dirigente accompagnatore è uno degli ultimi scampoli di una pallavolo romantica che pian piano sta scomparendo. Quali sono le motivazioni che spingono una persona a imbarcarsi in questa folle avventura? Alcuni lo fanno per passione dopo una dignitosissima carriera, altri per stare a contatto con un mondo che amano alla follia. Poi, ma questo è un caso raro, c'è chi ha lo stesso cognome del Presidente e, non sapendo da dove veder la partita, si piazza direttamente in panchina...

Perché alla fine, il vero, unico e grande privilegio dell'accompagnatore è poter seguire un intero campionato a pochi metri dai protagonisti. Respirandone il furore agonistico e condividendone da vicino le amarezze, le gioie, i rituali, gli scherzi, gli umori, i retroscena e i piccoli segreti. Questo diario vi accompagnerà in questo viaggio, cercando, con
leggerezza e qualche stupidata, di raccontare quel clima.

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