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08 dicembre 2003

UNA SPLENDIDA GIORNATA 

Ci avrebbe portati in giornata anche sino a Reggio Calabria, ovviamente passando prima per Bolzano a salutare una vecchia zia. Fresco come una rosa al ritorno, quasi che 900 km al volante fossero per lui una semplice passeggiata: Carlo Vettore ha posto la parola fine ad ogni dubbio sulle sue qualità d'autista e merita ampiamente l'apertura di questo messaggio, assieme ad un doverosissimo grazie per lo stoicismo [mi sarò meritato una misera cornicetta pubblicitaria nel pieghevole degli incontri casalinghi?] . Peccato solo che abbia espressamente manifestato il desiderio di unirsi ai tifosi per i prossimi viaggi, in maniera da imparare a memoria con largo anticipo le parole del nuovo inno bianconero.

Giornata mitica quella di ieri. Per i giocatori, per la società , per gli splendidi tifosi al seguito.

Nonostante la vittoria conquistata sul campo, Cuneo rimane la piazza delle partite col giallo: dopo gli infiniti calcoli - con la disputa a notte fonda di un incredibile sesto set di spareggio - nel match di Coppa Italia di tre anni fa, dopo le proteste dello scorso campionato (con relativo placcaggio del sottoscritto ad un infuriato Presidente, sfuggito con un ronaldesco doppio passo ad una prima blanda marcatura di Meggiolaro), ecco il baillame di ieri in apertura del quarto set. I piemontesi hanno preannunciato ricorso, però in fondo se in questo Paese uno come Previti (brr...) riesce a sfangare l'accusa di corruzione, figuriamoci se dobbiamo preoccuparci per un misero ed innocuo errore di formazione...

La giornata è stata come sempre piacevolissima. Il viaggio d'andata è passato via tra considerazioni pallavolistiche, tavole rotonde sul doping , aneddoti personali e risate, mentre l'Italia settentrionale passava nel frattempo dal finestrino. Assai veloce, a dire il vero. La dimostrazione verrà presto da un'agghiacciante foto che mostra la lancetta del tachimetro ben oltre i 250 km/h. A voi decidere se il nostro autista sia pronto per un sedile in McLaren oppure finalmente capire perché la Fiat versa da tempo in cattive acque...

Giunti al Palazzetto nel primo pomeriggio, con qualche timido fiocco di neve a darci il benvenuto, è giunto finalmente per tutti il tempo di iniziare a concentrarsi sul proprio arduo compito. Il mitico scoutman Sergio Busato ha piazzato le telecamere e preparato i computer per le statistiche, la dottoressa Paola Pavan si è prontamento informata sullo stato di salute dei giocatori e ha predisposto le relative cure, "The Voice" Carlo Vettore ha verificato che tutto fosse in ordine per il collegamento radiofonico, il giornalista Andrea Schiavon ha raccolto i primi pensieri per il suo articolo. Io ho cercato il bar, ma era chiuso.

Della partita sapete tutto. O quasi. Non certo i vani tentativi di capitan Cavallini di spiegarmi la scaramantica disposizione delle bottiglie d'acqua nell'apposito contenitore. Dalla panchina non si è assistito, primo set a parte, ad un match tecnicamente bellissimo, ma le emozioni sono state tantissime... E sono ovviamente proseguite nella lunga serata di festeggiamenti.

Luogo dei baccanali patavini il ristorante dell'albergo che ha ospitato nel week-end il Sempre Volley. Qui, a coronare il menù al solito ottimamente predisposto da Sandrone Camporese (un'autentica garanzia per il buon mangiare), sono apparsi due giganteschi vassoi di paste segretamente custoditi nella macchina presidenziale, a dimostrazione che la scaramanzia dalle parti del Presidente proprio non esiste. A poca distanza dall'appuntamento mondano, nel freddo di un parcheggio, un uomo però svolgeva imperterrito il suo lavoro, incurante del gozzovigliare lì vicino: Andrea Schiavon ha rinunciato alla cena pur di regalarci le pagine di alta letteratura che quotidianamente possiamo leggere sul Mattino di Padova (marchetta pubblicitaria). Mica come chi scrive le interviste degli spogliatoi, standosene rintanato nel calduccio di casa sua...

Dopo la cena, animata dagli aneddoti di Cavallini sulla sua carriera sportiva (o si parlava d'altro?), il lunghissimo ritorno a casa. Il pullman ha richiesto una vittima sacrificale, indiviuata a furor di popolo nella dottoressa della quale non abbiamo ad oggi ancora nessuna notizia...

E, in concomitanza con l'arrivo a Padova nel cuore della notte, la notizia che una nuova voce si è unita alla gioia per la vittoria.

Benvenuta Alice, questa notte è per te.

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