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19 gennaio 2004

GIU' IL CAPPELLO 

Non è stata una maratona quella contro Piacenza, ma un incontro rapido e praticamente senza storia. A volte non si può far altro che inchinarsi con sportività di fronte alla superiorità dell'avversario: certo - anche con un fondo di verità - si può disquisire su un atteggiamento iniziale che poteva essere un po' più arrembante oppure appellarsi alla doppia improvvisa assenza di Simeonov e Garghella, ma tutto ciò finirebbe per oscurare la prestazione davvero eccellente della CoprAsystel Piacenza.

La squadra di Velasco è stata superiore in tutti i fondamentali e ha messo in scena un autentico party cubano con Marshall e, in particolare, un devastante Osvaldo Hernandez; il tutto orchestrato magistralmente dalle mani di Nikola Grbic. Il tecnico argentino questa settimana non avrebbe avuto certo nulla da obiettare contro i microfoni televisi durante i time-out perché in giornate come quella di ieri, in cui tutti gli ingranaggi girano alla perfezione, c'è ben poco da dire ai propri ragazzi.

In definitiva si è trattata di una semplice battuta d'arresto, forse anche prevedibile in virtù della caratura dell'avversario e della nostra situazione d'emergenza. Un po' come quando si parcheggia la macchina in palese divieto di sosta davanti ad un cancello e si cerca di impedire l'arrivo del carro attrezzi pagando comunque l'euro di sosta al parchimetro: raramente lo stratagemma funziona, come ha sperimentato in settimana l'appiedato Krystof Stelmach...

Archiviata la giornata poco felice dei nostri ragazzi, è già tempo di imboccarsi le mani in vista della prossima difficilissima trasferta a Macerata, con la speranza che per lo staff medico sia finalmente una settimana tranquilla dopo i recenti straordinari.

Un piccolo appunto di politica sportiva, argomento barboso e senza dubbio poco interessante per i più. Venerdì scorso è stato eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo. Nel direttivo entrano Mosna, Caserta, Gabana e Varacca: personaggi dai curricula molto ricchi, soprattutto sul fronte delle dichiarazioni roboanti ma un po' meno su quello dei risultati concreti, se si eccettuano la sparizione del volley da Milano, il finto acquisto di Fabio Vullo e la mancata iscrizione di Parma al campionato 2002/03. Una voce anonima ci dice che una delle prime dichiarazioni sia stata la promessa di una Lega senza più personaggi interessati unicamente ai ritorni economici e ai giochetti di Palazzo. Evidentemente i posti sono già tutti occupati.

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