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02 febbraio 2004

GLORY DAYS 

Sono partite come quella di ieri a rimanere impresse a lungo nella memoria. Poteva un pubblico così numeroso e caloroso assitere ad un incontro ordinario, privo di emozioni e continui colpi di scena? Ovviamente no e infatti gli sceneggiatori dell'Edilbasso hanno pensato ad un copione mozzafiato per ripagare i 3500 accorsi con fiducia al San Lazzaro.

Continua la striscia positiva delle gare casalinghe: con il successo di ieri il bottino sale, campionato scorso compreso, ad undici affermazioni consecutive. Le scarpette argentate continuano quindi a fare il loro dovere, anche se si registra un nuovo ingresso tra i feticci scaramantici della squadra, ossia le maglie da riscaldamento con l'effigie del salumificio nuovo sponsor. Mentre un giovane e dinamico addetto stampa già fantasticava - addentando una t-shirt - sui possibili futuri omaggi alimentari, Manuel Coscione in spogliatoio si diceva certo dell'influsso benefico dei due poveri maiali. ignari del loro prossimo triste destino. raffigurati sul logo aziendale de "il Becher". Urge invece individuare alla svelta i portafortuna da trasferta ed è previsto al riguardo in settimana un summit con capitan Cavallini.

La vittoria è stata sudatissima, assai più ardua della facilità con cui il Presidente si è sbarazzato dei postumi dell'influenza pur di poter assistere dalla sua amata sedia all'incontro. Le notizie che parlavano di una sua possibile assenza si sono rivelate credibili quanto la favola del nuovo miracolo italiano. Impegno straordinario per i giocatori, ovviamente, ma anche per tutto lo staff: un applauso particolare va tuttavia riservato a Luigi Zulian e a Paola Pavan capaci di rimettere a nuovo Leonardo Morsut con un abile bendaggio in men che non si dica. La girandola di cambi è stata invece ordinaria amministrazione per il palettaro; più difficile, invece, tenere a freno la partecipazione emotiva di Marco Vicini, il libero fermato in panchina per un fastidio alla schiena: passi che si trattava della sera precedente al Superbowl di football americano, ma i placcaggi erano assolutamente fuori programma.

Nonostante il combattutissimo 3-2 finale, ad un certo punto dell'incontro sembrava che Trento potesse portare a casa l'intera posta con relativa facilità. Ma ci sono frangenti nello sport in cui tutto appare facile e allora altri pensieri affollano le menti dei giocatori; in questi casi il pericolo è sempre in agguato e basta un nonnulla per distrarsi irrimediabilmente. In conferenza stampa Lorenzo Bernardi e Andrea Sartoretti hanno infatti candidamente ammesso di esser stato sfiorati per un momento dal pensiero di capire il funzionamento della viabilità patavina e in particolare delle cervellotiche rotonde piazzate in ogni dove dall'assesore Menorello. Da allora i campioni trentini non sono stati più in grado di concentrarsi sul match e dicono che in pullman ancora vaneggiassero di rondò alla francese, precedenze da rispettare e sensi unici alternati.

Dopo un periodo di lieve appannamento è tornato a livelli eccelsi Venceslav Simeonov. La sua prestazione maiuscola ripropone come tema di strettissima attualità la sua possibile naturalizzazione, in vista anche di un meritatissimo impiego con la Nazionale Italiana alle prossime Olimpiadi di Atene. A tal proposito osserviamo con un po' di stupore il curriculum di Janku, il pastore belga che campeggia come mascotte nello striscione dei Lupi Bianconeri: "campione italiano, croato, sloveno e internazionale". Naturale sospettare che i suoi interessi siano curati da un vecchio marpione alla Luciano Moggi: tra tanti documenti, non salta fuori un passaporto italiano anche per il nostro opposto?

Sugli scudi anche l'anima più propriamente padovana della squadra: Leonardo Morsut, Andrea Garghella e Davide Tovo, polesano di nascita, ma cresciuto all'ombra del Tre Pini in una mitica squadra giovanile che ha segnato il colpo di fulmine tra Maurizio Sartorati e la pallavolo.

Dalla scena musicale italiana sparirono piuttosto in fretta gli Aeroplanitaliani di Alessio Bertallot. Per quanto vergognosi, sono invece previsti a breve nuovi decolli dalla panchina dell'aeroplanino con le palette. Al prossimo volo.

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