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23 febbraio 2004

UN RITORNO A CASA FELICE 

Finalmente un ritorno a casa non solo rapido, ma anche felice. I ragazzi sbancano Ferrara e all'orizzonte si inizia ad intravedere qualcosa di più di una semplice salvezza tranquilla.

Dopo oltre due mesi si spezza quindi la serie negativa in trasferta. Come a Cuneo, anche in questo caso il Presidente ha sfidato la più consolidata delle scaramanzie, in questa occasione imitato da Andrea Garghella, che ha acquistato in anticipo due vassoi colmi di fritelle per festeggiare vittoria e Carnevale. Al riguardo, in prossimità del martedì grasso, molti - soprattutto i bambini - si sono presentati al Palasport estense in maschera; riuscitissimo il travestimento di Daniele Desiderio: vestito così, sembrava davvero un giocatore di volley.

Dopo gli sbadigli della gara con Trieste, complice forse la voglia di far bella figura davanti alle telecamere di Sky, si è assistito finalmente ad un incontro bello da vedere, emozionante e coinvolgente. Interminabile il terzo set e ad alcuni è quasi dispiaciuto che Marco Vicini abbia lasciato uscire il pallone del 37-35 che ha regalato la vittoria del parziale ai nostri. Sugli scudi ancora una volta il centralone sloveno Jeroncic: le sue prestazioni eccellenti stanno ormai diventando una piacevole consuetudine e anche questa vittoria porta il suo marchio. Sfortunato invece Lorenzo Cavallini, desideroso di riscattare il periodo di appannamento: i suoi due ingressi in campo per alzare il muro sono coincisi con un ace e due battute sbagliate. Per il capitano verranno senza dubbio tempi migliori.

Come ogni anno, data la sua intrinseca configurazione architettonica, il Palasport di Ferrara amplifica i cori di qualsiasi tifoseria, trasformando anche la curva più timida in una festosissima torcida. Ma ieri i Lupi Bianconeri, accorsi in massa in trasferta, non avevano certo bisogno di alcun aiuto esterno e hanno accompagnato con un sostegno caloroso e incessante la cavalcata dei ragazzi verso la vittoria. Osservando le due curve un attento politologo avrebbe di sicuro notato come cambiano nel tempo i simboli: la tifoseria organizzata dei padroni di casa, certamente più radicata nel tempo, esponeva una bandiera di Che Guevara, cui i nostri - gruppo molto giovane e senza punti di riferimento - contrapponevano i volti dei cani Janku e Block (comunque più espressivi del compagno Fassino).

Nonostante la contemporanea finale di Coppa Italia a Bergamo, tra il pubblico non è passata inosservata la presenza di alcune celebri giocatrici del massimo campionato femminile. Chissà, magari qualcuno dei nostri avrà festeggiato il dopopartita a cuor Leggeri...

Nell'euforia collettiva non bisogna dimenticare però di dedicare un momento di solidarietà all'Estense 4 Torri: i simpatici ferraresi infatti non solo sono pericolosamente in bilico sul filo della retrocessione, ma hanno anche dovuto affrontare, dopo la pesante sconfitta, una comparsata televisiva presso gli studi della Domenica Sportiva. Già il clima nello spogliatoio giallonero non era affatto dei migliori, in più si sono sorbiti la lunghissima telefonata del Presidente del Consiglio Berlusconi che dispensava - con la consueta modestia - consigli a tutti: coach Zanini, nella confusione generale, medita ora di schierare due punte sin dal prossimo incontro. Gran bella serata davvero.

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