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22 marzo 2004

CANTI DI GIOIA 

L'aereo è atterrato da poco, a conclusione di un weekend ancora una volta esaltante per i colori bianconeri: espugnata pure Gioia del Colle, via libera ai festeggiamenti per la matematica conquista del quinto posto assoluto. Ora si può addirittura tentare l'assalto alla quarta piazza, ma l'avversaria dei playoff sarà in ogni caso la temibile CoprAsystel Piacenza di Julio Velasco.

C'era chi immaginava che la trasferta in terra pugliese sarebbe stata una sorta di vacanza-premio per l'ottima stagione disputata, invece la squadra - seppure in versione molto rimaneggiata - ha tirato fuori le unghie e spento con un perentorio tre a uno l'ardore della Telephonica e i desideri di rivalsa agonistica dell'ex Schuil. Utilizzando una metafora cara al Presidente della squadra di casa, Padova ha spento la fiamma della Telephonica.

Mentre la squadra aveva raggiunto Gioia del Colle già sabato, parte dello staff si è unito al gruppo solo nella mattinata di domenica. Una lunghissima notte fuori casa dev'essere un bel problema per il giovane e dinamico addetto stampa che sin dalla sera precedente reclamava un passaggio in macchina per poter caricare le (sì, plurale) sue valigie. Faticosamente convinto a rinunciare al voluminoso beauty case contenente un kit completo per la pulizia del viso a base di acque e vapori termali (svelato quindi il segreto del suo aspetto sempre riposato, mentre le malelingue sospettavano che lavorasse poco o che dormisse sino a mezzogiorno, russando come un condizionatore guasto...), il buon Carlo Vettore ha però stupito tutti presentandosi al check-in armato di dodici confezioni da un chilo di farina bianca da polenta: davvero una gran bella idea - specie in periodo di così scarsi controlli aeroportuali - quella di passare con un quantitativo industriale di una non meglio identificata polvere bianca. Tutto a posto, tuttavia, una volta convinti i cani lupo della Finanza che non si trattava di nessuna sostanza proibita.

La partita, come avrete sicuramente letto, si è svolta in un clima incandescente. Il caloroso pubblico di Gioia - oltre ad esporre striscioni al cui confronto il "credere, obbedire, combattere" passerebbe oggi come uno slogan moderato e progressista - a volte eccede un pochino e vi assicuro che non è affatto una bella sensazione seguire la partita o abbandonare gli spogliatoi protetti da un cordone di carabinieri. Bravi davvero gli arbitri a non lasciarsi affatto condizionare e a prendere decisioni difficili, benché giuste, in quella situazione. Un blog non deve fare necessariamente cronaca, per cui ci permettiamo di omettere le urla rivolte alla panchina e le offese per chiunque recasse una scritta Edilbasso su una maglia o una tuta: di certo né la dottoressa né le mamme di giocatori e dirigenti svolgono quella professione. Poi però sui giornali si legge sempre - non esiste un articolo sul Napoli calcio che non lo nomini - la retorica sullo splendido pubblico meridionale...

Il coach dei pugliesi è Vincenzo Di Pinto, soprannominato nell'ambiente "il Mago di Turi". Ma, ancora una volta, ad usare la bacchetta magica è stato il nostro Francesco Dall'Olio, che ha tirato fuori dal cilindro una nuova fantastica invenzione delle sue: al termine del primo scialbo set, ha utilizzato i canonici tre minuti di sospensione per richiamare i suoi addirittura in spogliatoio, anziché catechizzarli, come d'uopo, a bordo campo. Non sappiamo cosa sia successo lì dentro, ma sicuramente la mossa ha sortito l'effetto sperato, essendo i ragazzi scesi sul taraflex con ben altro atteggiamento e convinzione. Il tecnico modenese ha compiuto quindi un nuovo miracolo, ottenendo il massimo con i pochi ingredienti a disposizione (in conferenza stampa Di Pinto si complimenterà con Padova per aver azzeccato tutti i cambi, chissà a cosa si riferiva...): bravo Pupo! In virtù di questa sua capacità di ottimizzare le risorse, Presidente, Direttore Generale e Direttore Sportivo hanno deciso di affrontare la prossima stagione con una rosa di soli sette o otto elementi per tentare l'assalto allo scudetto.

Le fatiche fisiche e nervose del match contro la Telephonica sono state ampiamente ricompensate dall'ennesimo menù con i fiocchi confezionato da Pulcione Camporese. Dopo essersi abbuffati di pesce prelibato e delle squisite mozzarelle della zona, i giocatori hanno proseguito la notte festeggiando chissà dove. Al loro rientro, quando le luci dell'alba erano già spuntate da un pezzo, è stato tentato un timido assalto alla stanza della dottoressa Pavan, ma la sua camera si è fortunatamente rivelata inespugnabile. Dopo cena lo staff si è invece dedicato, armato di carta e penna, ad un'artigianale partita di Saltinmente. Sveliamo i peccati, ma non i peccatori: tra i cantanti avrete sicuramente apprezzato tutti le ultime incisioni di Omar, Amelia, Eva e Franco, mentre una prossima meta turistica - Stati con la E - potrebbe essere l'Enduras. O ancora: quali parti del corpo nominabili iniziano per F?

E ora sotto con Latina: battendo i laziali, l'Edilbasso potrebbe chiudere la stagione regolare con l'invidiabile caratteristica di aver sconfitto almeno una volta tutte le partecdipanti al campionato. Un'ultima curiosità statistica: Krystof Stelmach a Padova ha sempre centrato i playoff. Conoscendo la sua professionalità e osservandone il sempre prezioso apporto dato in campo, sarebbe ora di proporre al polacco un bel contratto quinquennale.

A Gioia una macchina digitale ha scattato qualche foto galeotta. Presto on line alcune istantanee della trasferta.

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