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01 marzo 2004

LA VERA SFIDA 

La cronaca di Edilbasso-Unimade? Uscisse ancora il settimanale Cuore, finirebbe dritta dritta nella rubrica "Chi se frega". Perché la vera sfida, l'incontro più atteso, l'evento sportivo cittadino dell'anno si è svolto nella tarda mattinata di ieri e vedeva di fronte i dirigenti del Sempre Volley contro i giornalisti locali.

Unica macchia nella perfetta macchina organizzativa dell'incontro è stata la desolante mancanza di pubblico, cui ha contribuito senza dubbio l'abbondante nevicata notturna: le gradinate del Palasport San Lazzaro si presentavano letteralmente deserte. Nemmeno due cani sugli spalti: non pretendevamo di certo la presenza di Janku e Block - che certamente in virtù del loro pedigree la domenica mattina avranno di meglio da fare - ma almeno qualche bastardino infreddolito di passaggio...

Come detto nessun tifoso - ci si aspettava almeno krigor o al limite bobo, entrambi sempre molto attenti alle dinamiche societarie - è venuto ad ammirare le prodezze degli atleti in campo. Purtroppo è arrivato invece puntuale Carlo Vettore e questo spiega le immani difficoltà con cui la dirigenza ha piegato la strenua resistenza degli avversari in tre tiratissimi set. Due a a uno il risultato finale, con un ultimo parziale combattuto punto a punto - e segnato pure da qualche discutibile decisione arbitrale - che anche i palati più fini avrebbero senza dubbio apprezzato.

Entambe le formazioni per arricchire i propri organici si erano mosse per tempo sul mercato, ma il vero jolly è stato pescato dai dirigenti bianconeri che hanno scovato nelle lande piemontesi l'opposto italo-bulgaro Marcov Barbagelatav, che, assieme al magiaro mancino Fabiotor Camporeses (un prodotto invece del settore giovanile), è stato il vero mattatore della partita. Inutile poi negare la maggior freschezza e prestanza atletica dei vincitori, garantita dalle bombe dopanti preparate in settimana dalla dottoressa Pavan; riuscita solo in parte, invece, la contromossa dei giornalisti che puntavano a sfruttare la complicità del segnapunti-tifoso Alberto Salmaso. Si stende infine un velo pietoso - mai come in questo caso il silenzio è d'oro - sulla prestazione in campo del palettaro, per quanto continuamente rassicurato da coach Sergio Busato, dimostratosi nell'occasione fine psicologo e motivatore.

Tra lisci, improbabili palleggi, battute che a fatica raggiungevano metà della rete e ricezioni sballate il vero vincitore è stato comunque il divertimento. Lasciamo aperto ai professionisti della comunicazione lo spazio dei commenti per svelare altri retroscena della partita. Per uno spiacevole guasto al sistema informatico non saranno purtroppo disponibili i tabellini e le statistiche ufficiali dell'incontro, ma confidiamo che qualche anima pia stili almeno i punteggi per il Trofeo Gazzetta.

I dirigenti sono già pronti a concedere ai giornalisti la meritatissima rivincita: urge quindi definire il dettaglio più importante, ossia il ristorante che ospiterà i famelici giocatori per la consueta abbuffata post-gara.

E Padova-Parma, vi chiederete? Ah già, c'era pure quella sfida di contorno. Il resoconto domani. Con calma. Estrema calma, perché il lunedì, per tutti gli atleti che si rispettino, è giorno di riposo.

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