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08 aprile 2004

CENTRIFUGATI 

A noi il PalaCandy è piaciuto. Parecchio. Tanto che abbiamo deciso di tornarci un'altra volta, per gara cinque dei quarti di finale. Il Palasport di Monza è un autentico gioiellino, ristrutturato appositamente per il ritorno del volley nella zona meneghina; pare infatti che per l'occasione siano stati spesi oltre 4000 euro in spese di pulizia e ci pareva brutto non permettere alla CoprAsystel di ammortizzare questa spesa in almeno due partite. E' questa la principale chiave di lettura della sfida di ieri sera, un netto tre a zero per i piacentini.

Prova decisamente incolore per i bianconeri, ma un elemento confortante può esser quello di esser tuttavia rimasti praticamente sempre nella scia dell'avversario nonostante la prestazione non esaltante: la CoprAsystel è squadra che lascia giocare e con qualche lato debole facilmente individuabile. Su queste basi bisogna costruire l'approccio al match di sabato per tentare di riportare ancora una volta in parità la serie. Poi bisogna anche incrociare le dita e sperare che Leonell Marshall - galattico anche ieri - incappi in una serata negativa; in soccorso di Padova invochiamo anche la legge dei grandi numeri: nelle tantissime videocassette visionate da Roscini e Busato, mai il cubano aveva dimostrato così tanta continuità.

Il tutto esaurito di Monza è sicuramente un successo sia per i dirigenti biancorossi - come sottolineato da Velasco in conferenza stampa - sia per chi auspica il ritorno del volley nelle grandi piazze: a noi però, amanti forse di uno sport romantico e che non c'è più (a proposito: ciao Enrico Ameri), mette un po' tristezza vedere due tifoserie di una medesima squadra intonare cori diversi e ignorarsi a vicenda. Un po' paradossale ci è parso poi il levarsi del coro "Milano, Milano" - fomentato tra l'altro dallo speaker della CoprAsystel, uno che solo a guardarlo capisci molte cose - in una sfida tra Piacenza e Padova. E' come se al San Lazzaro sabato si tifasse per Vicenza... Per questo noi ci sentiamo vicini col cuore ai poveri piacentini, il cui destino pallavolistico pare sin troppo chiaro. Ora però il pallino del tifo passa ai supporter del Sempre Volley. Hanno risposto in massa alla trasferta in terra lombarda e sabato sono chiamati a fornire quella spinta in più che potrebbe esser decisiva per caricare a puntino i nostri ragazzi.

Dagli altri campi un tentativo di imitazione all'iniziativa dell'Edilbasso di offrire ai propri tifosi la trasferta e l'ingresso al Palazzetto. Sembra infatti che Trento, decimata dagli infortuni (Bernardi, Sartoretti, Kazakov, Nuzzo) e sull'orlo di una clamorosissima eliminazione, abbia deciso di ricorrere all'aiuto esterno per la gara di Perugia. Chiunque sappia giocare a pallavolo è pregato di telefonare alla sede trentina e il suo curriculum sarà vagliato personalmente da Prandi per essere inserito nei dodici che affronteranno l'RPA del nostro ex Tomalino.

Ieri sera nessuno aveva la percezione che quella fosse l'ultima trasferta del l'anno (ci saremmo gustati i nostri Rustichella e Camogli con ben altro spirito) e faremo di tutto perché sia così. Non siamo superstiziosi, ma in questi giorni si sprecheranno di sicuro anche i gesti scaramantici. Ve ne segnaliamo solo uno, sperando sia di buon auspicio:



Per amor di chiarezza: il gesto scaramantico è chiaramente solo quello di destra, l'accostamento tra i due cartelloni è del tutto casuale.

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