16 aprile 2004
UN TRANQUILLO WEEK-END SENZA VOLLEY
Eccoci qui, arrivati al primo week end senza l'incombenza del consueto appuntamento pallavolistico. Ci si può rifare seguendo una delle tante partite delle squadre padovane che militano nelle serie minori oppure dedicandosi ad un altro sport, ma non è affatto la stessa cosa.
Sono passati appena pochi giorni dall'eliminazione dell'Edilbasso e già sentiamo la mancanza dei ragazzi bianconeri. Un rimedio può esser quello di mettersi a sfogliare l'album dei ricordi, di questa e delle passate stagioni. Per questo nelle prossime settimane proporremo alcune simpatiche istantanee, cercando di commentarle con il consuero spirito.
La prima immagine su cui ci soffermiamo - immaginiamoci una grande famiglia riunita davanti al caminetto - è quella della rosa 2000/2001, ossia la stagione tragicamente targata European School of Economics.

Tra i volti più o meno noti possiamo osservare - sempre con la maglia numero dodici - Leonardo Morsut e il suo look da bravo ragazzo (si dice che a quei tempi la CIA non lo ricercasse ancora), Domotor Meszaros (anche lui pure allora col 15) e Andrea Garghella (senza numero: nel frattempo ha ottenuto un numero di maglia, un sito ufficiale e pure uno stuolo di ammiratrici). Con la maglia azzurrina troviamo invece il libero Luca Moretti, oggi brillante allenatore a Bolzano: un particolare plauso va riservato a questo giocatore perché, francamente, ci vuole un bel coraggio - dall'alto del suo curriculum poi - a disputare un campionato con quella che passerà agli annali come la divisa di volley più brutta della storia. Vi chiederete infine come mai nel momento dello scatto passasse di lì Stefano Santuz e gli fosse stato chiesto di infilarsi maglietta e pantaloncini: non ci crederete, ma l'attuale direttore sportivo faceva parte della rosa come secondo palleggiatore. Adesso capite perché quell'anno la salvezza fu faticosissima.
Dalla sede nessuna novità di rilievo. Come i giocatori, anche molti dirigenti si son concessi qualche giorno di meritato riposo. In particolare il team manager Sandro Camporese viene dato in partenza per una crociera nei mari caraibici. Immancabile quindi il sondaggio in tema.
Sono passati appena pochi giorni dall'eliminazione dell'Edilbasso e già sentiamo la mancanza dei ragazzi bianconeri. Un rimedio può esser quello di mettersi a sfogliare l'album dei ricordi, di questa e delle passate stagioni. Per questo nelle prossime settimane proporremo alcune simpatiche istantanee, cercando di commentarle con il consuero spirito.
La prima immagine su cui ci soffermiamo - immaginiamoci una grande famiglia riunita davanti al caminetto - è quella della rosa 2000/2001, ossia la stagione tragicamente targata European School of Economics.

Tra i volti più o meno noti possiamo osservare - sempre con la maglia numero dodici - Leonardo Morsut e il suo look da bravo ragazzo (si dice che a quei tempi la CIA non lo ricercasse ancora), Domotor Meszaros (anche lui pure allora col 15) e Andrea Garghella (senza numero: nel frattempo ha ottenuto un numero di maglia, un sito ufficiale e pure uno stuolo di ammiratrici). Con la maglia azzurrina troviamo invece il libero Luca Moretti, oggi brillante allenatore a Bolzano: un particolare plauso va riservato a questo giocatore perché, francamente, ci vuole un bel coraggio - dall'alto del suo curriculum poi - a disputare un campionato con quella che passerà agli annali come la divisa di volley più brutta della storia. Vi chiederete infine come mai nel momento dello scatto passasse di lì Stefano Santuz e gli fosse stato chiesto di infilarsi maglietta e pantaloncini: non ci crederete, ma l'attuale direttore sportivo faceva parte della rosa come secondo palleggiatore. Adesso capite perché quell'anno la salvezza fu faticosissima.
Dalla sede nessuna novità di rilievo. Come i giocatori, anche molti dirigenti si son concessi qualche giorno di meritato riposo. In particolare il team manager Sandro Camporese viene dato in partenza per una crociera nei mari caraibici. Immancabile quindi il sondaggio in tema.
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