23 giugno 2004
PARENTESI CALCISTICA
Un blog sulla pallavolo, certo. Ma concedeteci questa piccola divagazione calcistica: d'altronde se tutti i quotidiani nazionali aprono con il calcio anziché con la tragica situazione internazionale, può ben farlo anche questo misero angolino della blogosfera.
Si dice che l'Italia sia il paese dei 57 milioni di Commissari Tecnici della Nazionale: di sicuro, però, ci vien da pensare che in panchina non abbiamo mandato il migliore.
Temevamo già, al fischio finale, l'alzata di scudi contro il discusso 2-2 (ma perché, l'atteggiamento della Bulgaria nel secondo tempo è stato forse professionale?) del derby nordico, invece fortunatamente i giornalisti sportivi si son dimostrati corretti e estremamente lucidi nell'analisi: in virtù del gioco espresso meritavamo ampiamente di tornarcene a casa e gli Dei del calcio se ne sono ricordati. Ora finalmente chi si sente più uomo di tutti gli altri può andarsene in Sardegna e sfoggiare con Briatore - tra intellettuali ci si intende - il nuovo cerchiello per capelli.
Tra giocatori che sputano sentenze, sbagliando allo stesso modo gol e congiuntivi, e altri che sputano e basta, siamo quindi fuori dall'Europa. Con tutta la fatica che avevan fatto Ciampi e Prodi per portarci, ma forse questo è un altro discorso...
Già che ci siamo ricordiamo che siamo ancora in campagna elettorale. Domenica c'è il ballottagio per la Provincia di Padova e già si temono nuovi brogli da parte di quei furbacchioni degli scrutatori di sinistra: noi, ligi al silenzio imposto dalla par condicio, teniamo le nostre idee ben chiuse in Frigo.
Si dice che l'Italia sia il paese dei 57 milioni di Commissari Tecnici della Nazionale: di sicuro, però, ci vien da pensare che in panchina non abbiamo mandato il migliore.
Temevamo già, al fischio finale, l'alzata di scudi contro il discusso 2-2 (ma perché, l'atteggiamento della Bulgaria nel secondo tempo è stato forse professionale?) del derby nordico, invece fortunatamente i giornalisti sportivi si son dimostrati corretti e estremamente lucidi nell'analisi: in virtù del gioco espresso meritavamo ampiamente di tornarcene a casa e gli Dei del calcio se ne sono ricordati. Ora finalmente chi si sente più uomo di tutti gli altri può andarsene in Sardegna e sfoggiare con Briatore - tra intellettuali ci si intende - il nuovo cerchiello per capelli.
Tra giocatori che sputano sentenze, sbagliando allo stesso modo gol e congiuntivi, e altri che sputano e basta, siamo quindi fuori dall'Europa. Con tutta la fatica che avevan fatto Ciampi e Prodi per portarci, ma forse questo è un altro discorso...
Già che ci siamo ricordiamo che siamo ancora in campagna elettorale. Domenica c'è il ballottagio per la Provincia di Padova e già si temono nuovi brogli da parte di quei furbacchioni degli scrutatori di sinistra: noi, ligi al silenzio imposto dalla par condicio, teniamo le nostre idee ben chiuse in Frigo.
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