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08 giugno 2004

POCHE NEWS SOTTO IL SOLE 

Davvero ben poco di nuovo sotto il sole.

Dalle sedi di Sisley ed Edilbasso tutto tace per quel che riguarda l'affare Simeonov, ma anche dalle altre piazze le notizie scarseggiano e quasi sempre hanno ben poca attendibilità: di questi tempi tocca accontentarsi, come scoop, della fine dell'idillio amoroso tra Maurizia Cacciatori e il cestista Gianmarco Pozzecco.

I rumours danno invece ormai per certo il trasferimento dei diritti sportivi di A1 da Parma a Taranto: ci chiediamo chi, alla prossima rinascita del volley nella città ducale (magari ancora con Varacca massimo dirigente), oserà nuovamente dire che si sentiva la mancanza di quella piazza. Si prospetta quindi quest'anno una doppia trasferta in terra pugliese: immaginiamo la felicità di Carlo Vettore nell'apprendere la notizia, proprio nel momento in cui stava uscendo dal trauma per la stoica radiocronaca di Gioia del Colle, portata a termine tra un ricco campionario di colorite offese. Perché in certe piazze lavorare non è affatto semplice: pensate che, quando si viene accoltellati, ben che vada si riceve una denuncia per porto abusivo d'armi.

Il premio coerenza del periodo va invece assegnato ad Antonio Caserta, uno dei due soci dell'avventura piacentina della CoprAsystel: in un'intervista di un mese fa su Volleyball.it tranquillizzava i piacentini circa il suo rinnovato impegno nel progetto triennale a fianco di Molinaroli, ieri invece spiegava agli stessi i motivi del suo addio al volley maschile.

Mancano pochi giorni alle consultazioni elettorali e, com'è giusto, questo blog non intende schierarsi a favore di alcuno schieramento. Ieri ad esempio era in visita a Padova il nostro Presidente del Consiglio e noi vogliamo seguire il suo monito di dedicarci ai temi importanti della società piuttosto che alle facili polemiche: ad un malcapitato giornalista che gli chiedeva di eventuali tangenti, è stato il premier stesso a dirgli di occuparsi d'altro perché ne aveva proprio le tasche piene! In fondo i forzitalioti da veri liberali ci perdoneranno anche quest'ultima battuta. Berlusconi e i suoi avranno anche tanti difetti, ma sono come Re Mida: tutto quel che toccano diventa loro.

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