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04 ottobre 2004

L'ULTIMO SPENGA LA LUBE 

Ok, c'è stata la partita di Gioia del Colle. Ma tornare a giocare al San Lazzaro è una sorta di secondo esordio stagionale: si respira nuovamente l'odore del taraflex di casa, si ritrovano i consueti punti di riferimento, si rivedono i volti delle persone amiche. C'è qualche novità - come il bunker antiatomico che ospita le nuove casse - ma sostanzialmente manca solo lo zerbino con la scritta "home sweet home" per sentirsi completamente avvolti da un caldo clima familiare. E, da vera festa che si rispetti, c'è pure quello che mette i dischi: anche qui, purtroppo, la qualità delle scelte musicali è sempre la solita.

La prima uscita tra le mura amiche non poteva davvero essere migliore: un nettissimo tre a zero alla Lube Banca Marche Macerata, squadra che molti addetti ai lavori vedono come seria candidata per lo scudetto. Il risultato è lo stesso dell'anno scorso, ma questa vittoria ha un sapore ancora più intenso: innanzitutto perché ripetersi è sempre più difficile che sorprendere e in secondo luogo perché allora fu soprattutto la giornata negativa dei marchigiani a determinare quel risultato. Ieri, invece, come sportivamente ha ammesso il Napoleone (invero più per l'altezza che per i successi) del volley mondiale, ossia l'allenatore biancorosso Raul Lozano, è stata l'Edilbasso a strappare la vittoria con i denti e le proprie qualità. E' un segnale importantissimo esser riusciti in diversi frangenti dell'incontro a recuperare qualche punto di svantaggio e risolvere a proprio favore i passaggi decisivi di ogni set. Simeonov è stato devastante in attacco, Golas è stato premiato MVP della partita e tutti gli altri si sono meritati la sufficienza abbondante, ma a noi piace sottolineare la prova superlativa di Marco Meoni. Non ce ne vogliano i palleggiatori passati negli ultimi anni da Padova (chi ci conosce sa quanto siamo stati estimatori di un talento puro come Pawel Zagumny), ma per chi ha visto passare da queste parti gente come Tofoli e De Giorgi la prestazione di ieri del Meo è stato un ritorno ai tempi d'oro del volley patavino. Ecco, a grande richiesta, due scatti di Meoni impegnato alla regia:



Noi capiamo tutte le esigenze del marketing e l'importanza di alcune iniziative legate alle aziende che hanno la bontà di sostenere la nostra squadra, ma, dato che non dobbiamo vender nulla e possiamo quindi permetterci qualche parola in libertà, vogliamo soffermarci un attimo sulla presenza dell'ex miss Italia Eleonora Pedron al Palasport San Lazzaro. Non vorremmo che di questo passo - l'attesa della foto iniziale è stata uno strazio - lo sport si trasformi da attività agonistica a fenomeno da baraccone: a quando la donna sparata dal cannone e il giro di pista degli elefanti prima della battuta? La bella donzella si è pure beccata qualche fischio dagli spalti, specie quando ha cercato un'imbarazzante spiegazione al microfono del suo servizio poco efficace. Ben diverso - e qualcosa vorrà pur dire - l'atteggiamento del pubblico nei confronti degli olimpionici Rossano Galtarossa e, con tenero sorriso timidissimo, Marco Galiazzo (sebbene quasi irriconoscibile senza il marchio di fabbrica, ossia la bareta fraca in testa).

Tornando al verdetto del campo, la nostra squadra è da ieri sera solitaria al comando della classifica. Siamo appena alla seconda giornata e quindi questo primato ha un valore assai relativo, però è anche il segnale che quest'Edilbasso è qualcosa più che una semplice piacevole sorpresa e una simpatica mina vagante del campionato. I meriti, come al solito, vanno divisi in più parti: spesso si citano i giocatori, talvolta il clima societario, ma la costante è una. Ieri un quotidiano ha commissionato ad un pseudo-giornalista (mai visto in panchina un dirigente accompagnatore prendere appunti!) la compilazione delle pagelle di Edilbasso-Lube; Francesco Dall'Olio, umile come sempre, ha chiesto che il voto dell'allenatore non fosse inserito: il desiderio è stato esaudito in quella sede, ma qui possiamo tranquillamente scrivere quel meritatissimo dieci.

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