<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



25 novembre 2004

HASTA SIEMPRE PALETTARO 

Mentre lungo le strade le prime luminarie - ogni anno sempre prima, tra un po' vedremo le stelle comete a Ferragosto - ci annunciano l'approssimarsi delle terrificanti festività natalizie, la settimana pallavolistica si è divisa essenzialmente tra due ordini di preoccupazioni: in allenamento si è lavorato alacremente per tornare alla vittoria, mentre in ufficio sono stati pianificati i dettagli logistici dell'imminente impegno di coppa Cev.

Rientrato quasi del tutto l'allarme per il lieve infortunio a Meszaros, la speranza dei tecnici è che finalmente la squadra possa esprimersi al meglio con tutti i suoi uomini contemporaneamente. Sinora, infatti, uno dei maggiori limiti dell'Edilbasso è stato quello di funzionare un po' ad intermittenza: nelle prime gare sono saliti sugli scudi i centrali, poi è stata la volta del martello ungherese, infine a Modena si è rivisto il miglior Simeonov. E proprio sull'opposto italo-bulgaro (qui sotto impegnato ad esorcizzare in tutti i modi le recenti sconfitte) si concentrano le speranze per abbattere una squadra dal grande potenziale d'attacco come la Copra Piacenza. Nella quale milita non solo Lorenzo Cavallini, ma anche il cubano Alexis Batte, protagonista di uno scorcio di stagione nel periodo di reggenza lorenzettiana al Sempre Volley. E proprio per Batte - giocatore simpatico e solare come pochi - terremo la barba un po' più lunga del solito e siamo sicuri che lui rispondera ricordandoci che anche Che Guevara la portava così. In effetti basta assai poco per regalarci un sorriso e chissà se aveva ragione Arthur Schopenhauer (un filosofo tedesco, non l'alzatore del Wuppertal) quando affermava che "la vita umana oscilla, come un pendolo, tra il dolore e la noia".



Per quel che concerne l'impegno europeo, la scorsa settimana avevamo applicato una sorta di autocensura nei confronti dei primissimi commenti dirigenziali un attimo dopo la pubblicazione dei sorteggi: basti dire che sono stati citati numerosi animali domestici. E comunque quasi nessuno nutriva alcun dubbio sul fatto che dall'urna sarebbe uscita la trasferta geograficamente più lontana e complicata. Tuttavia, a mente fredda, bisogna giudicare assai benevolo l'esito del sorteggio, perché Padova si è infilata nella parte di tabellone decisamente più abbordabile e, sulla carta, la strada per le final four non appare così proibitiva. Piuttosto desta un pizzico di preoccupazione la situazione politica in Ucraina, paese sull'orlo della guerra civile in seguito alle ultime controverse elezioni presidenziali: possibile che anche lì l'opposizione dia segnali di vita maggiori che nel nostro paese? Esiste tuttavia la concreta possibilità che entrambe le gare vengano disputate in Italia, con buona pace di chi già si preoccupava di riempire le valigie di pacchi di fusilli e di passata di pomodoro: di sicuro un vantaggio per i nostri in chiave campionato, anche se queste soluzioni del tipo "tu giocare due volte in Italia, noi dare te soldi" (tipo i colonizzatori che smerciavano perline colorate in cambio di oro) non sono proprio perfettamente compatibili con la nostra idea di sport e un po' allontanano dalla mente l'atmosfera cosmopolita tipica di queste manifestazioni. Al riguardo comunque la questione si risolverà ufficialmente nelle prossime ore: speriamo in fretta, perché i tifosi devono organizzare l'eventuale pullman per Karkhiv. Partendo adesso, c'è ancora qualche remota possibilità di arrivare in tempo per il fischio d'inizio...

In questo blog non sono mai mancate le divagazioni extra-pallavolistiche. Non pretendiamo certo di andar d'accordo con tutti, ma per fortuna da queste parti il rispetto reciproco non manca e non abbiamo a che fare con gli ultras del Padova, capaci di imbastire una polemica quanto mai assurda con l'allenatore dei biancoscudati Renzo Ulivieri per la partecipazione ad una trasmissione radiofonica giudicata sgradita. Voci di corridoio ci dicono che una volta Francesco Dall'Olio ha mangiato salsicce e costicine alla festa dell'Unità di Modena. Siamo certi che i Lupi Bianconeri non ne faranno una questione di Stato.

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter