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09 dicembre 2004

FRATELLI D'ITALIA 

I prossimi giorni si preannunciano ricchi di impegni, non solo sul piano strettamente sportivo, per l'Edilbasso & Partners.

Si parte domani sera con il tradizionale appuntamento della cena natalizia bianconera, pericolosamente a ridosso di una delicata sfida di campionato: numerosi sono i dirigenti che si sacrificheranno per non appesantire troppo la dieta dei giocatori, facendosi carico di consumare anche le generose porzioni a loro riservate. I ragazzi del Sempre Volley, dopo il derby con la Sisley, completeranno infatti domenica il loro mini-campionato con le squadre venete, affrontando al PalaOlimpia di Verona quella Marmi Lanza che è sinora una delle più belle soprese del torneo.

Nemmeno il tempo di rifiatare e sarà già tempo di calarsi nell'atmosfera europea con la doppia sfida di mercoledì a Este e giovedì al San Lazzaro agli ucraini del Law Academy Karkhiv. I risultati in Champions League e Coppa Cev delle altre squadre italiane (vittoria sofferta per Macerata, sconfitte per Treviso, Piacenza e Trento) devono suonare come un invito a non prendere sottogamba l'ottavo di finale contro un avversario espressione di una scuola pallavolistica non particolarmente sopraffina.

Dopo dieci anni di assenza dalle competizioni continentali c'è notevole attesa per questo rientro nel palcoscenico europeo. I regolamenti internazionali non permettono la presenza del dirigente accompagnatore in panchina, ma in settimana sono stati ingaggiati alcuni campioni della briscola per impartire un corso intensivo al sottoscritto e a Francesco Dall'Olio sul correto utilizzo dei moti. In questo modo basterà un veloce sguardo tra la panchina e la mia postazione affinché il coach sia sempre al corrente del numero di time-out residui. Peccato, però non essere a bordo campo: la vacanza-studio estiva a Oxford non è servita a nulla e nei mesi scorsi abbiamo invano ripassato con Pupo la perfida lingua d'Albione ("How many time-outs I have ancor?" "One or two, I don't ricord very well").

Altro problema logistico da risolvere con una certa urgenza è quello relativo al cerimoniale da seguire in queste circostanze. Pur non essendoci un particolare obbligo al riguardo, sembra che in società esista una linea a favore dell'esecuzione degli inni nazionali prima della partita. Sperando davvero di non doverci sorbire quell'orribile marcetta che è "Fratelli d'Italia" (ci permettiamo di ricordare ai lettori che il "parapà parapà parapappa pappà pà" che solitamente viene cantato a squarciagola negli stadi e nei palazzetti italici non fa parte del testo originariamente composto da Goffredo Mameli), abbiamo chiesto alla potente lobby dei nostri più affezionati lettori qualche titolo che potrebbe essere utilizzato in sostituzione per l'occasione.
Inno



Quale canzone prima della sfida agli ucraini?




Fratelli d'Italia (Mameli)
Italia (Reitano)
W l'Italia (De Gregori)
Bella ciao (tradizionale)
L'internazionale (tradizionale)
Inno alla gioia (Beethoven)
La terra dei cachi (Elio e le Storie Tese)
Risultati


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