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11 dicembre 2004

PADOVA DA BERE 

Per una volta tanto, nonostante il nostro desiderio ossessivo di scrivere e una certa tendenza alla prolissità, non riusciamo davvero a trovare le parole per descrivere la cena natalizia di ieri al "Mandrillo" di Rubano. E' stata una serata "divertentissima" e "riuscitissima", almeno a sentire i dispacci ufficiali, e un po' ci sentiamo come l'onorevole Sandro Bondi quando si trova a difendere le posizioni del Presidente del Consiglio (a proposito: c'è chi, nella vita, tende all'assoluto; il nostro premier, invece, all'assoluzione...). Il locale è uno di quelli trendy e fighetti - almeno crediamo, perché noi raramente andiamo oltre le pizzerie con le tovagliette di carta, i pub fumosi e un buon kebabaro notturno - dove già il buttafuori all'entrata con l'auricolare ti aiuta ad immergerti in una bella atmosfera tipica della Milano da bere degli anni Ottanta.

Su un maxischermo scorrono le esaltanti immagini dell'ultimo derby con la Sisley, così giocatori, dirigenti, giornalisti, sponsor e tifosi possono rivivere le emozioni di domenica scorsa nell'attesa di gustare le prelibate pietanze previste dal menù. Qualcuno a tavola - per il secondo anno consecutivo siamo stati aggregati con sommo orgoglio al gruppo della carta stampata - sostiene che la ristopizzeria in questione sia stata addirittura insignita nella guida Michelin delle mitiche due forchette, ma forse confondeva il giudizio critico della temuta guida rossa con la realtà concreta, dato che per l'intero pasto non è affatto consentito il cambio delle posate. Chissà cosa avrebbe pensato il povero Luigi Veronelli, l'anarco-enogastronomo recentemente scomparso...

Ma queste occasioni sono principalmente una felice occasione di socialità e permettono alla nostra società di avvicinarsi ulteriormente ai propri sostenitori. E in quest'ottica rientrano anche le scanzonate - da far invidia al Bagaglino - gags della serata, come l'improvvisa apparizione di un bel piatto di radicchio o la simpatica presentazione sul palco della squadra. Ma forse noi siamo troppo fedeli alle tradizioni e un po' ci è mancato il consueto e noiosissimo discorso presidenziale (Davide Tovo, vero veterano di queste cene, è in grado di recitarlo a memoria) in attesa del brindisi finale. Una particolare nota di merito deve essere riservata a Filippo Strenghetto nelle inedite vesti di Babbo Natale della serata. L'alzatore infatti, dopo regolarissimo sorteggio (voci di corridoio parlano di dodici bigliettini col suo nome), è stato incaricato di distribuire la ricca confezione di omaggi a tutti i presenti e già si registra su eBay la vendita a prezzi da capogiro dei portachiavi con l'effigie dei giocatori bianconeri.

Ad una cert'ora Francesco Dall'Olio, visto il pericoloso protrarsi della serata, ha ordinato il coprifuoco per i giocatori. Questo ci ha aiutato a ricordare che comunque già domani sarà di nuovo tempo di campionato, in quel di Verona. Il mandrillo è una scimmia africana, ma con questo termine si indica metaforicamente anche una persona particolarmente libidinosa. L'augurio di tutti è che questa vis sia soprattutto fame di ulteriori vittorie e soddisfazioni sportive. Anzi più che fame direi sete: specie dopo il risotto più salato del mondo...


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