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17 dicembre 2004

PASSAGGIO AI QUARTI 

Si è concluso come previsto, con una vittoria netta davanti a pochi intimi, il turno di ottavi di finale di Coppa Cev contro gli ucraini del Law Academy Kharkiv. E sulla strada delle ambite final four sarà ancora una volta Ucraina: nei quarti, infatti, la Somec affronterà il Mariupol, capace di eliminare gli svizzeri del Losanna.

Nonostante con tutta probabilità i favori del pronostico arrideranno ancora una volta ai bianconeri, già a leggere la formazione si nota come il Markokhim Mariupol sia squadra di ben altra caratura rispetto al Law Academy Kharkiv e i più ferrati conoscitori della storia pallavolistica petrarchina non rimarranno certo insensibili nello scorgere in rosa il nome di quell'Oleg Mushenko che, giovanissimo e molto acerbo, giocò a Padova nell'MTA allenata da Sapega. Il ragazzo allora dimostrò di avere un braccio piuttosto potente, anche se viene ricordato principalmente per i missili terra-aria con cui colpiva regolarmente in partita la gigantesca forma di formaggio gonfiabile posta a bordo campo.

Poco da dire sulla partita di ieri: praticamente preventivato il passaggio del turno con il risultato netto della gara di Este, la Somec ha affrontato in scioltezza quello che si è rivelato essere poco più che un buon allenamento. Sugli scudi Davide Tovo, top scorer della serata. Nel terzo set, a qualificazione matematicamente acquisita (per quanto Dall'Olio ancora temesse un possibile cavillo internazionale che prevedesse la disputa di una decina di set), spazio a quelle che solo per comodità vengono definite seconde linee: Strenghetto e Orel non tradiscono la fiducia riposta in loro e regalano alcune giocate di buona fattura.

Il relativo scarso interesse per il risultato sul campo ci ha permesso di concentrarci un po' di più per conoscere meglio i volonterosi ragazzi del Law Academy. A parte le inevitabili ingenuità tecniche e qualche carenza a livello di fondamentali ci è parso di intravedere qualche giocatore di discreto interesse, soprattutto quel Mykola Pavlov cui De Gregori dovrebbe aver pure dedicato una canzone ("hanno ammazzato Pavlov, Pavlov è vivo") e autore di famosi esperimenti su come i cani reagiscono agli stimoli.

Non ci siamo fatti sfuggire poi la possibilità di avere qualche notizia, direttamente dal di dentro, sulla delicata situazione socio-politica che sta attraversando l'Ucraina. Kharkiv è città assai vicina al confine con la Russia e ancora piuttosto legata a meccanismi economici di dipendenza da Mosca non troppo dissimili da quelli vigenti in pieno regime sovietico. Piuttosto naturale quindi che le simpatie dei nostri avversari andassero principalmente al candidato Yanukovic, ossia quello filo-russo e travolto dalla pacifica protesta della piazza di Kiev. Gli amici del Law Academy vivono con preoccupazione la probabile vittoria dell'esponente dell'opposizione filo-occidentale Yushenko e si sono dimostrati in ansia per il possibile coinvolgimento di qualche loro alto dirigente nelle accuse di brogli e corruzione. Li abbiamo rassicurati noi, dall'alto del nostro sistema giuridico avanzatissimo. Corruzione? E che problema c'è: si temporeggia un po', si solleva qualche eccezione e in men che non si dica il reato è prescritto. Se poi l'imputato si chiama Previtosky ancora meglio: un intero Parlamento promulgherà una legge apposta per lui.

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