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20 dicembre 2004

REGALO DI NATALE 

Sotto l'albero di Natale l'Edilbasso regala ai suoi tifosi non i soliti libri (vorremmo conoscere almeno una persona che abbia avuto il coraggio di aprire in vita sua uno di quei volumi - tipo Vespa, Forattini o Alberoni - che persone poco avezze alle librerie di solito scelgono come dono letterario per le feste), ma tre importantissimi punti. Finalmente, dopo le imprese esaltanti e gli altrettanto clamorosi e inspiegabili passi falsi, quella con l'RPA-LuigiBacchi.it Perugia è stata una gara "normale", condotta dai nostri sin dall'inizio con pglio autoritario e senza cali di tensione.

La formazione umbra, nonostante la miglior classifica (risultato anche di alcune favorevoli combinazioni di calendario), è sicuramente squadra al livello dei bianconeri e con una struttura di gioco piuttosto simile. Noi prima del match ci eravamo professati decisamente ottimisti circa l'esito positivo dell'incontro e, se solo avessimo un po' più di coraggio (e se qualcuno ce lo consentisse...), ora staremmo festeggiando una discreta vincita alle scommesse sportive.

Il tre a zero rifilato agli uomini di Fefè De Giorgi (l'occhio clinico della dottoressa ci suggerisce di segnalare la tintura dei capelli dell'ex palleggiatore petrarchino) consente ai nostri di scalare una posizione di classifica, ma non di festeggiare matematicamente l'accesso alle finali di coppa Italia. Al termine della partita, con un occhio ai risultati degli altri campi e dopo la risoluzione di complesse equazioni di quarto grado (purtroppo Leonardo Morsut era già sotto la doccia e noi avevamo lasciato a casa il pallottoliere), si è concluso che manca ancora un punto - a meno che oggi Vibo non perda il posticipo - per essere certi dell'ammissione alle final eight.

Decisamente confortante il colpo d'occhio offerto ieri dal pubblico del San Lazzaro. Certo, a riempire le gradinate c'erano anche i festosi bambini del minivolley e, soprattutto, i dirigenti del Perugia, al solito saliti a Padova in numero spropositato. Ma c'erano soprattutto i tifosi, quelli veri e quelli calorosi. Finalmente anche nel nostro palazzetto inizia a sentirsi un tifo allegro, sarcastico e scanzonato che, fino a quando non supera i confini del confronto civile, è sempre piacevole. Il coro "Pupo butta la pasta" quando la vittoria è ormai dietro l'angolo, per quanto ben poco scaramantico, strappa ben più di un sorriso. E con un sorriso stampato sul volto ci avviamo tutti alle feste dei prossimi giorni.

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