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07 gennaio 2005

FINAL FOUR AD UN PASSO (SGRAT SGRAT) 

Terminate, finalmente, le festività natalizie - lo diciamo anche per un mero spirito narcisistico: è ben noto che Internet viene frequentato principalmente dai luoghi di lavoro e in questi giorni l'audience di questo sito è letteralmente crollata - si è ripreso a giocare e quindi parlare di pallavolo.

Passati indenni all'ennesimo e sempre uguale messaggio presidenziale di fine anno (si dice che La8 avesse pensato ad una controprogrammazione rimpiazzando Ciampi con il saluto ai tifosi di Sartorati senior, ma alla fine le trattative non si sono concretizzate), anche noi ci siamo presi qualche giorno di vacanza. In quel di Genova e dintorni, compresa quella Portofino dove il premier Berlusconi ha una bellissima villa. Armati di macchina digitale e treppiede abbiamo fotografato le bellezze del luogo. E basta.

Ieri pomeriggio al San Lazzaro, davanti ad una dignitosa cornice di pubblico (ci piace pensare che qualcuno abbia sfidato la pigrizia festiva anche in virtù dell'incasso devoluto ad Emergency), si è consumato il primo atto dei quarti di finale di coppa Cev e la Somec ha praticamente ipotecato, nonostante i rituali (i giornalisti avrebbero potuto tranquillamente scrivere con largo anticipo il pezzo dagli spogliatoi) inviti alla prudenza post partita, il passaggio alle final four della manifestazione europea. Tre a uno il risultato a favore dei bianconeri, ma quel set regalato agli avversari è unicamente il frutto di un'amnesia collettiva iniziata sul 16 a 9 del terzo parziale. Sino a quel momento gli ucraini del Mariupol si erano dimostrati davvero poca cosa, addirittura inferiori ai cugini del Law Academy Karkhiv, a dispetto però di una stazza fisica imponente. Ci si chiede quali progressi potrebbero fare questi giocatori se sottoposti a metodologie di allenamento più moderne. A parziale giustificazione dei giocatori di Dall'Olio per quel set gettato al vento la lunga lista degli infortunati - che comprendeva sin dall'inizio Garghella e Morsut cui si è aggiunto, dalla metà del secondo set, Simeonov - ma la pochezza degli avversari fa pensare piuttosto ad un semplice calo di concentrazione.

Fra sette giorni lunghissima trasferta in Ucraina per staccare il definitivo biglietto per la fase finale. La comitiva del Sempre Volley sarà guidata a livello dirigenziale unicamente dal poliglotta Carlo Vettore, che inizia così una personalissima scalata ai vertici della società. Prima però altro appuntamento casalingo, questa volta di campionato. A Padova sale infatti domenica il fanalino di coda dell'A/1, la TeleUnit Gioia del Colle degli ex Nuzzo, Gallotta e Tomalino. I pugliesi hanno anche appena cambiato allenatore nella speranza di dare una scossa all'ambiente: speriamo non basti.

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