<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



10 gennaio 2005

GIOIA SOFFERTA 

Due punti guadagnati in condizioni di emergenza o un punto perso contro la Cenerentola del campionato? Questo era il tema del dibattito che animava i dintorni del Palasport San Lazzaro al termine della sofferta vittoria dell'Edilbasso sulla TeleUnit Gioia del Colle.

Che l'abissale differenza di punti in classifica non dovesse trarre in inganno era noto sin dagli ultimi allenamenti dei bianconeri, affrontati dalla truppa di Dall'Olio con un organico ridotto al lumicino, causa infortuni assortiti. A tal proposito segnaliamo il debutto stagionale a referto di Andrea Canazzo con la maglia numero dodici. E proprio questo potrebbe essere lo spiacevole inconveniente che ne ha impedito l'esordio in campo: il coach, osservando il nome stampato sulla schiena, era convinto che si trattasse di Leonardo Morsut, reduce da una seduta dal barbiere.

Di sicuro infastidisce un po' osservare che i pugliesi colgono proprio a Padova il primo punto del campionato lontano dalle mura amiche, ma, nonostante questo, il turno risulta estremamente favorevole in termini di classifica per l'Edilbasso che, con una sola mossa, scavalca sia Perugia che Verona e si piazza al quinto posto. La vittoria al tie-break è frutto principalmente della capacità di capitan Meoni - ottimo pure a muro - di smistare al meglio il gioco, senza sovraccaricare di responsabilità Simeonov e chiamando con puntualità i centrali nelle azioni di attacco. E una buona mano l'ha data pure l'imbarazzante prestazione tra i biancorossi di Rafael Pascual: voci di corridoio ci avevano informato del suo poco entusiasmo per l'avventura a Gioia, ma l'emblematica battuta del terzo set (intercettata in tarda serata da un Patriot israeliano) che ha attentato alla vita del patron Basso la dice lunga sulle difficoltà di tenere in organico un campione svogliato.

Non numerosissima la presenza di pubblico sugli spalti (qualche abbonato avrà giustamente preferito godersi gli ultimi spiccioli di vacanza), ma bisogna sottolineare che finalmente anche il tifo padovano si è dotato di qualche coretto simpatico - noi amiamo alla follia il refrain per Filippo Strenghetto, ma a quando anche le seconde linee dello staff avranno il loro momento di gloria? - e diverso dall'evergreen "noi siamo il Sempre Volley".

Ora tutto pronto per la trasferta a Mariupol. Jules Vernes ipotizzò il giro del mondo in ottanta giorni: riuscirà Carlo Vettore a riportare i nostri a Padova in meno tempo?

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter