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17 gennaio 2005

I COMMESSI VIAGGIATORI 

Sentendo parlare di "miseria, morte e terrore" nelle varie rassegne-stampa mattutine alla radio eravamo davvero convinti che ci si riferisse alle solite infuocate dichiarazioni a caldo del presidente Sartorati dopo una netta sconfitta, anche perché ieri sera ci siamo imbattuti nei volti terrorizzati dei giornalisti marchigiani travolti da quel diluvio di parole (DiRadio per riequilibrare il palinsesto ha dovuto subito trasmettere una messa). Si trattava invece di una semplice e moderata boutade del premier Berlusconi e il solo pensiero che quest'uomo possa un giorno sedere al Quirinale ci inquieta assai più che un brutto tre a zero con la Lube Macerata.

Al Palasport Fontescodella i bianconeri non sono mai stati praticamente in partita e hanno permesso agli avversari - triste consuetudine del Sempre Volley - di interrompere la loro breve striscia negativa. Certo, una sconfitta a Macerata è sulla carta ampiamente preventivabile e l'elenco delle attenuanti per l'Edilbasso è lunghissimo, a partire dalle non perfette condizioni fisiche di molti protagonisti sino alle prevedibili ripercussioni in termini di stanchezza dell'infinita trasferta in Ucraina (per quanto alcuni grandi personaggi dello sport - a memoria citiamo Josè Altafini e Dan Peterson - sostengono che un viaggio sia semplicemente un giorno di riposo in più senza allenamenti). Per onestà e completezza dell'analisi bisogna però anche osservare che difficilmente Padova potrà beneficiare ancora una volta della possibilità di affrontare una Lube così dimessa: Miljkovic e Corsano hanno seguito tutto il match dalla panchina, mentre Dennis e Bernardi sono stati chiamati ad interpretare - e lo hanno fatto benissimo - un ruolo diverso da quello abituale. In queste condizioni ci si aspetterebbe un atteggiamento aggressivo e una costante pressione sugli avversari: così non è stato affatto, ma forse da fuori sembra sempre tutto più facile. Certo che vedere Bracci passare in attacco come vent'anni fa o Paparoni firmare il match point a muro suona un po' strano, ma in serata ci è giunta notizia di un gol di testa di Gianfranco Zola e allora va bene così.

Dopo ogni sconfitta pesante il viaggio di ritorno diventa sempre un silenzioso avvicinarsi a casa a velocità sostenuta, con gli Autogrill - colorate oasi che si intravedono appena dal finestrino appannato - che si allontanano veloci assieme all'illusione di una cena, per quanto frugale. Spiace solo, causa imperdonabile distrazione della dottoressa, aver lasciato sulla vettura di Marco Vicini una confezione di tarallini all'olio d'oliva: a livello nutrizionale sarebbero stati una magra consolazione, ma almeno il crunch crunch avrebbe rotto il silenzio dei primi centocinquanta chilometri.

Per stemperare l'amarezza della battuta d'arresto dell'Edilbasso comunque in settimana pubblicheremo alcune divertenti fotografie della trasferta a Mariupol.

In uno sfortunato parallellismo di esiti sportivi segnaliamo infine anche le contemporanee sconfitte delle ragazee del Megius e del Silvolley Trebaseleghe. Quest'ultima società ha deciso di esonerare il tecnico Marconato e di affidare la panchina a Di Pietro. In un periodo tanto difficile per la magistratura, siamo felici che l'ex pm di Mani Pulite abbia trovato una nuova sistemazione...

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