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24 gennaio 2005

IL VOLTO BUONO DELL'EDILBASSO 

Qual è il vero volto dell'Edilbasso & Partners, quello delle opache prestazioni contro Gioia del Colle e Macerata o quello dell'esaltante vittoria di ieri ai danni della Bre Banca Lannutti Cuneo? Comunque sia - anche nello sport, come in tutti i campi della vita, lo spazio per la memoria è poco e conta sempre solo l'ultima prestazione - Padova incamera tre punti importantissimi, si attesta in una onorevolissima quinta piazza della classifica e può affrontare il momento decisivo della stagione sull'onda di una brillantezza di gioco finalmente ritrovata.

Forse per la prima volta nel corso dell'anno Francesco Dall'Olio ha potuto contare sull'intera rosa in perfette condizioni fisiche; particolarmente difficile si è rivelata quindi la scelta della formazione titolare, specie per quel che riguarda il ruolo di schiacciatore con Meszaros, Morsut e Stelmach a contendersi due posti in campo. Il buon Pupo, innovativo come sempre, si è affidato non tanto alle considerazioni tecniche emerse dagli allenamenti della settimana, ma al meccanismo oggi tanto in voga delle primarie. Certo, la rosa dell'Edilbasso è molto più esigua delle tante sigle che affollano, invero con autolesionisticia rissosità, l'arcipelago progressista italiano, ma alla fine, come in Puglia con Nichi Vendola, a spuntarla è stato un comunista doc, Leonardo Morsut.

L'Edilbasso ha sconfitto Cuneo grazie ad una maggior efficacia in tutti i fondamentali e ad una particolare attenzione alla correlazione tra muro e difesa (non abbiamo la minima idea di cosa significhi, ma i veri giornalisti ogni tanto buttano lì qualche considerazione tecnica a caso per ostentare una finta competenza): MVP è stato premiato Venceslav Simeonov, sempre particolarmente carico contro la squadra che sostanzialmente non ha creduto in lui, ma ancora una volta ad illuminare il gioco bianconero è stata la sapiente regia di Marco Meoni, alla faccia di chi storceva la bocca di fronte alla cessione di Manuel Coscione, altro ex del match.

Nel clima festoso di ieri - nel quale si è distinto anche l'inserimento nella colonna sonora di dj Ascani della sigla di Atlas Ufo Robot, scelta musicale i cui motivi ci sono piuttosto oscuri - è mancata solo la classica ciliegina sulla torta, ossia la comunicazione della piazza che ospiterà le final four di Coppa Cev. Voci di corridoio, sembra piuttosto fondate, paiono far pendere l'ago della bilancia verso Palma di Maiorca piuttosto che su Padova. Di sicuro si tratta di una scelta che dispiace, in quanto, sia per la società che per la città, sarebbe stato un grosso onore dimostrare tutte le proprie capacità nell'organizzazione di un evento di simile portata, ma, siamo sinceri, non è che un week-end nell'isola delle Baleari dispiaccia così tanto alle truppe del Sempre Volley. E poi l'addetto stampa rappresenta oggi quello che in passato era il marinaio, con amicizie in ogni porto...

Ma prima di pensare alla trasferta iberica c'è da programmare la prossima uscita di campionato a Taranto. Esaminati tutti i possibili mezzi di trasporto, alla fine si è optato per una doppia delegazione: atleti e tecnici in aereo (ma con ritorno in treno: la scelta della stazione di partenza - Taranto o Bari - dipende unicamente dalle scelte gastronomiche del team manager Camporese), dirigenti in macchina. A breve il calendario del torneo di briscola che terrà compagnia ai nostri nella lunga traversata dell'Italia.

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