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29 marzo 2005

DOLCE UOVO DI PASQUA 

Può il mediocre scriba esimersi dall'iniziare il pezzo di questi giorni festivi senza riferirsi all'usata ed abusata immagine della sorpresa nell'uovo di Pasqua? Ovviamente no ed eccoci a scrivere del piacevole dono che l'Edilbasso ha riservato ai suoi (tanti, sempre di più) supporters di ritorno dalla classica gita di fuori porta.

Poco più di un'ora per sbrigare la pratica Marmi Lanza Verona con un rotondissimo tre a zero: i bianconeri sono stati più forti di tutto, sfatando anche il luogo comune che vuole le squadre di volley patavine in difficoltà quando a bordo campo siede Stefano Edel. I tre punti proiettano Padova al quarto posto in coabitazione con l'RPA Perugia e proprio giovedì in Umbria si giocherà una sorta di spareggio per la prestigiosissima posizione a ridosso di Piacenza, Macerata e Treviso. Per quanto la matematica non dica ancora nulla di certo, la partecipazione ai play-off del Sempre Volley pare ormai un dato acquisito e le ultime due giornate serviranno in pratica solo a stabilire quale posizione della griglia occuperà la nostra squadra. Convinto del contrario solo il prudente coach Francesco Dall'Olio, secondo cui è ancora prematuro parlare addirittura di salvezza: vedi mai che ci appioppino una penalizzazione di venti punti per divisa irregolare...

Il derby contro gli scaligeri ha visto una prestazione mostruosa di Domotor Meszaros (91% in attacco!!!), ben supportato da un ispiratissimo Meoni, e la conferma del buonissimo momenti di forma di Morsut e dei due centrali. Sulla strada della piena riabilitazione, dopo i balbettii di metà stagione, anche il libero Marco Vicini. A scopo precauzionale non è stato dell'incontro invece il centrale Davide Tovo; somma delusione per chi si aspettava l'inclusione in organico di Andrea Canazzo: ad indossare la maglia numero dieci in luogo del centrale rodigino è stato il giovanissimo Luca Beccaro, ossia un ingaro spettatore che si trovava nei pressi del San Lazzaro alle sei e mezza del pomeriggio. In virtù del successo dell'iniziativa, le diaboliche menti dirigenziali dell'Edilbasso stanno pensando di mettere all'asta su eBay ogni domenica un posto nei dodici che scendono in campo.

Nemmeno il tempo di festeggiare ed è già tempo di pensare al turno infrasettimanale di giovedì. Siamo contenti di aver finalmente sentito dalla bocca di un giocatore, nel caso specifico Leonardo Morsut - uno che di sicuro raramente dice banalità - a "Zona Volley", parole positive per il susseguirsi ravvicinato degli impegni agonistici: come diceva il compianto Omar Sivori giocare ogni tre giorni significa essenzialmente saltare noiosissimi e stancanti allenamenti per dedicarsi invece all'essenza dello sport, ossia i punti in palio.

L'assenza di squadre italiane dalle final four di Champions League ha un po' oscurato, com'è triste vezzo - causa non elevatissima cultura sportiva media - alle nostre latitudini, il trionfo del Tours nella massima competizione continentale. L'unico motivo per cui qualche mass media ha dato spazio all'evento è ovviamente la presenza di un italiano (Roberto Serniotti) alla guida dei transalpini e così in tante articolesse abbiamo potuto leggere che c'è un bel pezzo di Italia in questa vittoria. A parte che Serniotti ha vinto perché bravo (e comunque non tanto più dei vari De Kergret, Henno e Nikolov) e non perché italiano, non ricordiamo di aver letto molti analoghi pezzi sul forte carattere argentino in occasione delle vittorie nel club e in nazionale delle squadre di un certo Julio Velasco...

Vorremmo chiudere il pezzo com'è iniziata la partita, ossia con un intenso e rispettoso minuto di silenzio per degli amici. Ma il flusso degli eventi impone di andare avanti con le stupidate e le piccole cose della vita di tutti i giorni. Una vittoria sportiva non significa nulla o quasi, ma è la piccola e unica risposta che potevamo dare. Ci avevi chiesto, scherzando, un tre a zero. E tre a zero è stato. Col cuore. Per te. Per voi.

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