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02 marzo 2005

LA COPERTA CORTA 

Dopo la delusione per la sconfitta patita ieri sera al San Lazzaro dall'Edilbasso ad opera di una lanciatissima Daytona Modena, si è aggiunta la beffa nel constatare come gira il mondo (o forse, più semplicemente, l'Italia): controllando come da abitudine notturna sul Televideo le notizie della giornata, ci siamo imbattutti in sottofondo in un delirante monologo di Paolo Bonolis che si chiedeva se era giusto mandare avanti la baracca dello spettacolo - il trito e ritrito show must go on - di fronte alla perdita di un così grande personaggio. Eravamo convinti si stesse parlando di Mario Luzi (per i più distratti: si tratta del poeta maestro dell'ermetismo e non della voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto") e solo dopo qualche minuto abbiamo capito che ci si riferiva invece ad Alberto Castagna. Massimo cordoglio per i familiari del trapassato (come per quelli di tutti gli altri illustri sconosciuti deceduti in questi giorni), ma a noi questo dubbio non ha sfiorato nemmeno per un nanosecondo.

Come detto, il Sempre Volley cade con un tre a uno senza troppe attenuanti ed ora vede accorciarsi pericolosamente la classifica alle sue spalle. Considerando il calendario non esattamente agevole con le prossime visite alle corazzate Piacenza e Treviso, bisogna iniziare a non dare troppo per scontato l'accesso ai play-off.

Eppure Padova aveva iniziato assai bene, con un primo parziale pressoché perfetto sotto le bordate in attacco di Meszaros e le battute devastanti di Simeonov. Nel secondo set i canarini hanno poi fatto di tutto per mettere su un piatto d'argento ai nostri la possibilità del due a zero, ma, come spesso accade quando si tratta di dare l'ultima spallata agli avversari agonizzanti, i bianconeri non son stati capaci di assestare il colpo del ko. Riduttivo sarebbe addossare tutte le responsabilità al calo innegabile di Dumi Meszaros, perché un po' tutta la squadra ha via via spento la luce. Per amore del dibattito riportiamo che più di qualcuno dei moltissimi osservatori presenti a bordo campo - mai cosi affollata la tribuna stampa ed è stato un piacere rivedere tanti volti amici - ha anche ipotizzato che a questo punto della carriera è un po' un suicidio partire con Stelmach titolare e tanto valeva tentare di rischiare la carta di Garghella titolare in banda, date anche sia la maturità raggiunta dal giovane Andrea sia le ottime performances dello schiacciatore polacco a partita in corso. Ovviamente, però, questi discorsi son sempre facili col senno del poi...

Dal pareggio in poi la Daytona è andata via dritta sulle ali della sicurezza ritrovata (si tratta della quinta vittoria consecutiva), mentre Dall'Olio può a ragion veduta recriminare sulla stanchezza accumulata nella lunga serie di incontri ravvicinati, affrontata per di più senza avere l'intero organico nelle migliori condizioni fisiche. Ieri poi - quando si dice che piove sul bagnato - è stato tenuto precauzionalmente a riposo Leonardo Morsut, che già aveva stretto i denti pur di essere in campo a Forlì: in serata, comunque, il cardinale Navarro rassicurava tutti affermando che il buon Leo aveva già compiuto i primi esercizi di riabilitazione. Gran lavoro quindi per lo staff medico, anche in vista della vicinissima trasferta di Palma di Maiorca: a dire il vero la dottoressa Pavan ieri ha dovuto prestare le proprie amorevoli cure non solo ai giocatori, ma anche al mio personale strumento di lavoro. Dopo una sostituzione non troppo gradita, infatti, la paletta numero 15 è stata divelta con un comprensibile gesto di rabbia da Meszaros: si parla di frattura composta prossimale al punto di giuntura. Prontamente immobilizzata la parte lesa con una fasciatura alla meno peggio, si attendono ora i responsi della Tac per conoscerne i tempi di recupero.

Nonostante la diversa classifica c'è da spaventarsi a guardare il diverso organico di Edilbasso e Daytona, considerando che da una parte siedono regolarmente in panchina tipi come Felipe e Cernic. Non ce ne voglia il nostro idolo Canazzo (nemmeno omaggiato di una tuta uguale a quella dei compagni), ma c'è una certa differenza.

Si chiude quindi amaramente una giornata iniziata con la premiazione del nostro visitatore n. 30.000 e la soddisfazione di un simpaticissimo striscione per il palettaro. Per fortuna l'amarezza si cancella velocemente tra questi piacevoli ricordi e la fretta di preparare la valigia per l'imminente trasferta in terra iberica. Venerdì mattina presenteremo le Final Four di Coppa Cev, nella speranza di potervi poi aggiornare dalla Spagna con buonissime notizie.

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