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14 luglio 2005

RICOMINCIAMO 

I più giovani di certo non lo ricorderanno, ma il giorno del suo rientro in tv, dopo un arresto quanto mai dubbio, Enzo Tortora - uno che ha fatto il carcere per davvero, mica un Cesare Previti qualsiasi... - esordì così: "E allora, dove eravamo rimasti?". In questi ultimi mesi le cassandre hanno più volte annunciato ai quattro venti, fortunatamente scarsamente ascoltate, le proprie catastrofiche visioni sul futuro della società di fatto più longeva del volley nazionale, ma anche quest'anno le nefaste previsioni non si sono avverate.

Ieri, nella cornice dell'Accademia Palace Hotel, il Sempre Volley ha alzato il sipario sulla nuova stagione agonistica, ricca come non mai di sorprese e volti nuovi. La sala congressi era gremita come poche altre volte in passato e per questo un particolare plauso va fatto all'addetto stampa Carlo Vettore che, nonostante un improbabile ciuffo ribelle e l'imminente partenza per un lungo viaggio dalle parti dell'Asia, è stato capace di radunare un numero incredibile di testate. L'elevata affluenza va anche però letta come innegabile segno di curiosità e di un clima positivo e carico di energia verso questa nuova avventura.

Due i pezzi forti della giornata: l'annuncio del tanto sospirato sponsor e la presentazione del nuovo allenatore.

Per quel che riguarda il primo aspetto il Sempre Volley nel prossimo campionato assumerà la denominazione "Giotto". Sgombriamo immediatamente il campo dagli equivoci: non si tratta né dell'omonimo centro commerciale in via Venezia né di una clamorosa iniziativa di sponsorizzazione da parte dei potenti della terra, il G8 appunto. A griffare le maglie dei bianconeri sarà infatti un consorzio (Giotto - Padova città d'arte è la denominazione completa) volto a valorizzare, in Italia e nel mondo, la figura del celeberrimo pittore toscano del Trecento (nota per i lettori meno raffinati: proprio quello della o disegnata, su cui girano infinite versioni di una zozzissima barzelletta che ormai non si racconta più nemmeno nella più scalcagnata delle caserme) che ha affrescato, tra le altre, la Cappella degli Scrovegni. Si tratta di un abbinamento di sicuro prestigio e che andrà onorato nel migliore dei modi.

I tifosi, si sa, sono comunque giustamente molto più interessati agli aspetti tecnici che a quelli economico-finanziari della squadra e così passiamo immediatamente al piatto più gustoso del giorno, cioè il primo incontro di Mauro Berruto con la sua nuova dimensione lavorativa. Non nascondiamo che esisteva già una pregressa simpatia nei confronti del tecnico torinese, in cima alla lista dei desiderata quando si è trattato di mettersi alla ricerca di un sostituto per Pupo Dall'Olio, e le prime impressioni non hanno fatto altro che confermare quanto di buono già pensavamo. Sui media locali troverete ampi stralci delle prime dichiarazioni del nuovo coach e lasciamo quindi volentieri il compito della nuda cronaca a chi sa fare questo mestiere assai meglio di noi. Ci preme sottolineare solo come il buon Mauro, di fronte ad una squadra che è nei fatti innegabilmente assai giovane e inesperta, non si è trincerato dietro alle solite e banalissime dichiarazioni prudenti (tipiche, appunto, delle conferenze stampa di inizio anno), ma ha giustamente affermato che con il duro lavoro in palestra e l'affiatamento la gioventù può trasformarsi in un elemento di forza di questo gruppo. Insomma, Berruto non mette affatto le mani avanti e questa è sicuramente una bella novità rispetto allo standard di chi si siede in panchina. E d'altra parte che Mauro Berruto non sia un tecnico come tutti gli altri lo dimostra pure il fatto che è autore di un libro ("Andiamo a Vera Cruz con quattro acca: Storie di sport e scacchi matti", uscito per i tipi di Bradipolibri), di cui presto parleremo, che parla di sport e non solo: la speranza, davvero viva, è che quest'anno si potrà discutere di tante cose, non solo delle pagine pallavolistiche della Gazzetta dello Sport o della diagonale avversaria. Rimane in sospeso un unico doloroso e interessato aspetto, ossia la conferma del palettaro in panchina: c'è stato un primo contatto, ma manca ancora l'ufficialità e sarebbe un sogno se questa avvenisse proprio sulle frequenze del blog...



Nei prossimi giorni ci avventureremo alla scoperta dei nuovi giocatori e della nuova stagione agonistica. Nel pomeriggio sono attesi i calendari, con l'assurdo turno del 26 dicembre: in molti sono pronti a raccogliere le scommesse circa una trasferta natalizia in quel di Cagliari o Vibo Valentia.

Al termine della chiacchierata consueto aperitivo benaugurante e poi via al buffet. E qui si è visto chi si è tenuto in forma in questi mesi: l'allenatore in seconda Simone Roscini e il team manager Sandro Camporese hanno spazzolato i vassoi di tramezzini e pizzette in men che non si dica. Eh sì, la nuova stagione è davvero ricominciata...


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