<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



19 settembre 2005

PIACERE, GIOTTO PADOVA 

Pur essendo al lavoro già da parecchie settimane, il Giotto Padova ha compiuto venerdì mattina - con la presentazione ufficiale alla città, alle istituzioni e alla stampa - l'ultimo atto formale prima dell'inizio della stagione sportiva vera e propria.



Nella suggestiva cornice - si scrive sempre così, ma questa volta è proprio vero - della Sala del Romanino dei Musei Civici agli Eremitani il veterano Davide Tovo ha ascoltato per l'ennesima volta il discorso d'inizio anno del Presidente Sartorati e delle autorità cittadine (anche in questa occasione assente però il sindaco Zanonato: eppure quest'anno aveva presenziato pure alle vernici delle squadre di badminton e dressage, nonché alle finali del torneo condominiale di ramino), magari invidiando un po' i tanti stranieri della formazione che possono cavarsela semplicemente annuendo ogni tanto con la testa, ma perdendo questo fiume di parole in fondo sempre uguale. Massima attenzione e allerta invece da parte degli addetti del museo, probabilmente timorosi che Piscopo potesse disegnare un paio di baffi su una tela del Tiepolo. Il centrale pugliese, d'altra parte, di fronte alle spiegazioni delle guide, era convinto che Giorgione fosse il soprannome di un nuovo centrale particolarmente alto comprato dal Sempre Volley.

Particolare emozione ha suscitato la presentazione della nuova maglia. Purtroppo non si è realizzato il sogno di riprodurre fedelmente su tessuto la volta stellata giottesca, ma non si può certo imputare all'Erreà - sponsor tecnico patavino - di non esser riuscita ad emulare il Maestro del Trecento. Tutti i presenti hanno sottolineato l'importanza di questo abbinamento tra sport e cultura, ma, in fede al motto business is business, Jens Bernhardsson, nuovo sponsor e nuovo socio dell'avventura bianconera, ha detto di prestare attenzione soprattutto alle "chiappe" (cit.) dei giocatori dove campeggia uno dei marchi delle sue aziende.


La festa è stata guastata nel finale dalla tragica notizia che ben sappiamo. Ognuno nel cuore ha perso una parte di sé: chi un compagno di squadra, chi un avversario, chi un amico fraterno, chi un idolo, chi un figlio acquisito. Ma queste sono tutte cose che vanno, anche con difficoltà, elaborate principalmente dentro di sé. Nel pomeriggio la squadra si è allenata ugualmente, perché, giusta o sbagliata che sia, banalmente, questa è l'unica cosa possibile da fare in queste situazioni. Ed ecco perché siamo tornati anche noi su quella giornata, scrivendo il nostro diario, coem al solito leggero e scanzonato. Tra appena sette giorni scatta il nuovo campionato: nessuno vuole dimenticare, ma forse il pianto vero non ha lacrime, né spettatori, né rifugio. Di certo non su un campo di pallavolo.

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter