14 settembre 2005
UNA SERATA SPECIALE
Prima ancora di presentarsi ufficialmente - venerdì a mezzogiorno, presso il Museo Civico degli Emeritani - alla città, alle istituzioni e alla stampa ieri un'ampia delegazione del Giotto Padova è stata invitata da un gruppo di tifosi per un'allegra serata in compagnia.

Si tratta dello storico gruppo di supporters del Volley Pozzonovo, già prontissimi ad un'altra annata di caloroso e sempre corretto sostegno ai colori bianconeri. E' incredibile pensare come in un piccolo comune di meno di 4.000 abitanti si sia sviluppata in maniera tanto diffusa - e in queste situazioni solitamente è un miracolo strappare spazi e consensi al calcio - una passione così autentica e genuina per una squadra che gioca a 30 km di distanza: eppure, guardando i volti dei presenti alla tavolata, quasi non ci si accorge della differenza tra i campioni affermati della serie A e chi ne apprezza o sogna di emularne le gesta. Ed è questa la parte più bella e più pulita del mondo della pallavolo, per fortuna nemmeno così rara: probabilmente, anzi di sicuro, non tutti i piccoli di Pozzonovo diventeranno delle stelle, ma di certo cresceranno in un ambiente in grado di tirare fuori tanti altri valori positivi, utili in campo e fuori. E per noi essere un esempio da imitare è allo stesso tempo uno stimolo e un grande onore.
Entusiasmo alle stelle per tutti i presenti: applausi scroscianti per il nuovo tecnico Berruto e per il neo capitano Botti, ma omaggi e ovazioni anche per Andrae, Pampel, Cibin (praticamente l'eroe di casa, essendo originario di Monselice) e i veterani Tovo e Roscini. Se poi anche il palettaro riceve un regalo e si mette a firmare il libro degli autografi, allora questi tizi sono davvero pazzi per il Sempre Volley.

Si tratta dello storico gruppo di supporters del Volley Pozzonovo, già prontissimi ad un'altra annata di caloroso e sempre corretto sostegno ai colori bianconeri. E' incredibile pensare come in un piccolo comune di meno di 4.000 abitanti si sia sviluppata in maniera tanto diffusa - e in queste situazioni solitamente è un miracolo strappare spazi e consensi al calcio - una passione così autentica e genuina per una squadra che gioca a 30 km di distanza: eppure, guardando i volti dei presenti alla tavolata, quasi non ci si accorge della differenza tra i campioni affermati della serie A e chi ne apprezza o sogna di emularne le gesta. Ed è questa la parte più bella e più pulita del mondo della pallavolo, per fortuna nemmeno così rara: probabilmente, anzi di sicuro, non tutti i piccoli di Pozzonovo diventeranno delle stelle, ma di certo cresceranno in un ambiente in grado di tirare fuori tanti altri valori positivi, utili in campo e fuori. E per noi essere un esempio da imitare è allo stesso tempo uno stimolo e un grande onore.



Entusiasmo alle stelle per tutti i presenti: applausi scroscianti per il nuovo tecnico Berruto e per il neo capitano Botti, ma omaggi e ovazioni anche per Andrae, Pampel, Cibin (praticamente l'eroe di casa, essendo originario di Monselice) e i veterani Tovo e Roscini. Se poi anche il palettaro riceve un regalo e si mette a firmare il libro degli autografi, allora questi tizi sono davvero pazzi per il Sempre Volley.
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