<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



06 ottobre 2005

TUTTI AL PALA BERNHARDSSON! 

A Padova sono arrivati gli svedesi. Se ne è certamente accorto chi ha avuto la iattura in questi giorni di avventurarsi dalle parti di Padova Est, intrappolato in una lunga fila di macchine dirette al paradiso dei mobili componibili da quattro soldi.



Ma dalla Scandinavia non arriva solo il colosso Ikea, ma anche il tizio che si è tolto lo sfizio di mandare in pensione nientemeno che un Santo. E non un Santo qualsiasi, ma addirittura il protagonista della nota parabola evangelica del ricco epulone e del povero mendicante: da oggi infatti il nostro caro e vecchio Palasport San Lazzaro assume ufficialmente la denominazione di Pala Bernhardsson. Avete letto bene: Jens Bernhardsson ha deciso di abbinare allo scatolone non uno dei tanti marchi alimentari trattati dalla sua ditta di import e export (un campionario talmente vario da ricordare la celebre battuta verdoniana "mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Cosa trasportasse non l'ho mai saputo..."), ma il proprio identificativo anagrafico. Una scelta capace di far impallidire anche la ben nota ritrosia ai riflettori del nostro Presidente del Consiglio.

Va comunque dato atto al giovane imprenditore nordico di essere uno dei pochi ad aver dimostrato concretamente di avere a cuore le sorti della pallavolo, o meglio di tutto lo sport, padovana. Avrà fatto tutti i suoi calcoli, ne cercherà un significativo ritorno di immagine, ma si tratta ugualmente di un discreto schiaffo morale all'imprenditoria locale, capace solo di guardare il suo orticello di capannoni, di macchine di grossa cilindrata, di villette a schiera tutte uguali e di librerie con i finti tomi di cartone. Con i soldi rigorosamente sotto al materasso.

Benvenuto Jens, speriamo che il nuovo nome della vecchia casa porti bene al Giotto e che il Pala Bernhardsson sia teatro di tante vittorie e soddisfazioni. Questo blog è stato una delle pochissime testate giornalistiche o pseudo tali a non aver parlato in termini entusiastici né della nuova Punto né del digitale terrestre (ah, la stampa libera...), quindi dedichiamo volentieri la nostra quota marchette - ancora intatta - al nuovo socio del SempreVolley: le patatine svedesi LantChips sono una delizia. E accompagnarle col sidro alla mela è la morte loro (delle patatine, non di chi le assaggia). Per vedere tutti i prodotti della J&D Royal, e scoprire come fanno gli svedesi a sopravvivere senza pizza e spaghetti, collegatevi al sito www.jdroyal.com: acquistare una tortina svedese potrebbe voler dire contribuire all'acquisto di un nuovo giocatore.

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter