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22 gennaio 2006

DURA LEX, SED GLI EX 

Se mai esiste una legge degli ex, Simeonov e Dall'Olio (più Cavallini) l'hanno rispettata in pieno: son tornati a Padova e ne sono usciti vincitori alla grande.

Il tre a uno della Copra Piacenza sul Giotto Padova esprime un risultato sulla carta ampiamente preventivabile, ma lascia molto amaro in bocca per la possibilità sciupata dai bianconeri di smuovere la classifica e far sentire il proprio fiato sul collo delle varie Verona, Santa Croce, Montichiari e Latina. Un doppio rammarico perché in questa domenica pallavolistica le dirette concorrenti per la salvezza hanno segnato zero punti. Il Giotto ha dimostrato una voltà di più - ed è ormai una costante da un paio di mesi - di poter giocare alla pari con chiunque, ma alla resa dei conti l'unica cosa certa è che manca una giornata di meno alla fine del campionato e la zona tranquilla è sempre alla medesima distanza.

Nel nostro piccolo siamo convinti che almeno un punto fosse ampiamente alla portata dei ragazzi di Gigi Schiavon. E non perché il Giotto abbia sfoderato una prestazione maiuscola (anzi di quelle recenti ci è parsa, anche nel parziale vinto, quella con la minor aggressività sul piano mentale, frutto forse anche di una settimana quasi interamente dedicata - fra viaggi, partita e recupero - alla causa europea), ma per il fatto che trovare Piacenza nelle condizioni non irresistibili di questa sera è un lusso da sfruttare sino in fondo. La Copra, nonostante le potenzialità incredibili, ben note a tutti gli appassionati, non ci ha certo lasciato a bocca aperta per la qualità del gioco (insomma, con atleti simili ci si potrebbe aspettare qualche giocata spettacolare in più...): la squadra di Pupo viene però da una serie incredibili di infortuni e di sicuro determinati meccanismi funzioneranno alla perfezione solo in occasione dei veri obiettivi stagionali dei biancorossi. Prova ne è il fatto che Padova è andata in difficoltà in situazioni di gioco teoricamente poco problematiche, come i turni di battuta di Bovolenta e Cavallini...

Il Sempre Volley ha pagato fra le altre cose un momento di appannamento del libero Garghella, cui però non va certo gettata la croce addosso - anche in virtù della maturità con cui affronta da esordiente il delicato ruolo, tra l'altro in una squadra con queste caratteristiche (la gente dovrebbe considerare anche quanta porzione di campo copre un libero, perché pure noi faremmo la nostra porca figura con due tipi alla Pippi e Stelmach accanto...) - per la sconfitta. In più ancora una volta Mikko Esko, che sinora ha ampiamente dimostrato di poter dire la sua in un campionato di livello come quello italiano, ha pagato dazio all'inesperienza nei momenti caldi dei set con una distribuzione di gioco abbastanza prevedibile e qualche ingenuità di troppo. Fossimo in lui, poi, non accetteremmo mai l'atteggiamento di irriverenza di alcuni avversari, come quel Zlatanov - uno il cui volto (e il ciuffo) ci fa pensare che la fisiognomica potrebbe anche essere una scienza esatta - che gli urlava con scarso rispetto "paste, paste" dopo un grossolano errore.

Segnali positivi, oltre al fatto di aver comunque tenuto il campo con una pretendente allo scudetto, ce ne sono comunque: Botti ha messo definitivamente alle spalle le incertezze di inizio stagione e forma, assieme a Piscopo, una coppia di centrali di tutto rispetto, valida sia a muro che in attacco. In più il servizio inizia ad essere incisivo e tutto il collettivo sembra essere meno dipendente dall'estro del giocatore a turno più in forma.

In tutta sincerità ci aspettavamo un'ovazione un po' più calorosa per il ritorno al fu-Palasport San Lazzaro di due protagonisti quali Vincenzo e Pupo, ma evidentemente la stretta attualità della situazione attuale del Giotto ha fatto passare in secondo piano, anche tra i tifosi, le gioie del recente passato. Oppure il pubblico - invero un po' più caloroso del solito, ma non certo ai livelli eroici della trasferta in terra toscana (a proposito: si replica per Verona?) - era troppo distratto a seguire la pubblicità sui rotor, specie il messaggio che dava finalmente risalto all'esito dello scontro epico fra dirigenti e giornalisti...

Il campionato torna ora lunedì sera con una sorta di anticipo-posticipo (la giornata regolare sarebbe di giovedì, ma in sostanza si tratta di un normale Monday Night per due squadre che non disputano la Coppa Italia): il Giotto è atteso da una Marmi Lanza che, come è ragionevole che sia, pare stia prendendo definitivamente il largo dai bassifondi della graduatoria. Mettersi in scia degli scaligeri non sarebbe affatto una cattiva idea...

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