<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



15 gennaio 2006

LUPUS IN FABULA 

La centesima del palettaro non poteva essere migliore: il Giotto c'è e continua a lottare.

Poteva andare molto peggio e invece si torna - anzi, si resta (dato che domattina da Firenze partirà l'aereo alla volta della Spagna per il turno di ritorno di coppa Cev) - da Santa Croce con due punti importantissimi in chiave salvezza.

Il tre a due del Sempre Volley arriva al termine di una gara ricca di emozioni, piacevole (in sfide così delicate si rischia spesso di assistere a partite dal tasso tecnico assai deludente) e in un campo caldissimo. In vantaggio per due a zero i toscani probabilmente pensavano di essersi già sbarazzati di una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere, invece grosso merito degli uomini di Schiavon è stato quello di rimanere costantemente aggrappati alla partita.

"Viuuuulenzaaa" è il motto di Simone Roscini per caricare Botti e compagni a inizio partita e infatti il Giotto - con un Luca Cibin rasato azero, dopo aver subito il terribile rito nonnistico della matricola - ha iniziato bene. Il vantaggio per lunga parte del primo parziale però non si è concretizzato, causa qualche errore di troppo in contrattacco e una grande prova al di là della rete da parte di un Luca Cantagalli tornato alla forma degli anni migliori.

Il contraccolpo si è fatto sentire in inizio del secondo set - l'unica vera fase negativa del Giotto - con un distacco iniziale che i nostri non sono più stati in grado di recuperare. Ma sotto di due set, e con l'eco sinistro di qualche voce di chi ci dava con un piede e mezzo nella fossa, la squadra ha continuato a macinare il suo gioco, dimostrando che il lavoro alla fine (quasi) sempre paga.

Tra i migliori in campo Peter Veres, che, dopo un avvio particolarmente difficile, è entrato definitivamente in partita ai suoi elevatissimi livelli standard di questa stagione, Bjorn Andrae, autore di una splendida gara in attacco e in battuta, e Mikko Esko, che ha fatto viaggiare la palla ad una velocità tale da far perdere ogni punto di riferimento al muro dei Lupi. Anche Cristian Pampel e Andrea Garghella hanno veleggiato ben sopra i livelli della sufficienza. Ma i nostri personalissimi MVP sono i due centrali, cui dedichiamo volentieri qualche parola in più. Marco Piscopo era chiamato ad una prova importante in un palazzetto che lo aveva visto protagonista con la maglia biancorossa: il giovane pugliese ha risposto presente con una prestazione eccellente sia in termini numerici (addirittura superlativa nel tie-break con due muri e diversi attacchi, compreso il punto finale) che di maturità (ci sono cose che dall'esterno non si notano, ma la scelta di assumersi la responsabilità di un paio di decisioni arbitrali dubbie solo per svelenire il clima in campo è di quelle che denotano un giocatore presente in campo e molto concentrato). A favore di Massimo Botti parlano finalmente anche le cifre e noi siamo particolarmente felici perché in questi mesi il capitano, a dispetto magari di qualche prova in campo non al livello di quanto avrebbe voluto dimostrare, non ha mai smesso di incoraggiare i compagni e di mantenere un atteggiamento sempre positivo e propositivo.

Un vero monumento - ma di quelli belli, non certi obbrobri che vediamo nelle periferie delle nostre città - deve esser dedicata ai supporters del Giotto presenti al Palazzo della Sport di Santa Croce sull'Arno. Diciamo la verità: quando abbiamo saputo che le adesioni per quella che era indubbiamente una delle trasferte decisive dell'anno non raggiungevano - invero nemmeno alla lontana - le quaranta unità necessarie per realizzare un pullman, ci eravamo rimasti un po' male. Sapendo poi che la torcida padovana, tra tante qualità, non brilla però per volume della voce, pensavamo che la sfida delle curve si sarebbe risolta con una netta vittoria della Fossa dei Lupi. E invece la ventina di presenti si son dimostrati pochi, ma buonissimi: un tifo incessante, caloroso e a tratti commuovente. Loro orgogliosi di aver assistito ad uno spettacolo simile, noi orgogliosi di averlo offerto a persone così speciali.

Beato chi c'era, quindi. Ma noi ugualmente vogliamo pensare che un pezzetto di vittoria appartenga - oltre ovviamente a staff tecnico, medico e dirigenziale - anche a quel Presidente rimasto a casa (si narra che finora avesse dato forfait solo in occasione di un paio di amichevoli infrasettimanali) per un piccolo pit-stop precauzionale di natura medica. Immaginiamo aver fuso il suo Nokia e aver gioito davanti al Televideo come se fosse stato presente...

Domani si parte per Soria. Connessione telematica permettendo, tenteremo di aggiornare i nostri lettori in real-time anche dalla Numancia. Ma adesso lasciateci festeggiare, per quanto i risultati delle altre squadre ci ricordino quanto sia ancora in salita il percorso per allontanarsi dalle sabbie mobili delle zone calde della classiifica.

E partecipate anche voi alla festa, facendoci sentire la vostra vicinanza con i commenti: su precisa richiesta di Simone Roscini vogliamo vedere abbattuto il record. La strada è davvero ancora lunga, ma percorrendola insieme forse...

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter