27 marzo 2006
CERCO E TOVO LA VITTORIA
A una giornata dalla fine del campionato il Sempre Volley può guardare dietro di sè due squadre in classifica. Non significa ancora nulla, ma lo scenario è sicuramente il migliore che si potesse auspicare prima di Giotto - Tiscali e Itas - Benacquista.
Perché al PalaBernhardsson vanno sostanzialmente in scena due partite e non una. Ma nemmeno questo invoglia i padovani a riempire gli spalti: la prossima volta proveremo a dare due euro a ciascun spettatore... Comunque gli amici di sempre son dentro lo scatolone ed è assieme a questi che vivremo con passione questo finale di stagione.
La prima sfida è quella contro gli isolani, vinta dai patavini al termine di un incontro non troppo spettacolare e caratterizzato da una fitta coltre di tensione; la seconda si gioca su Internet, ma non è un videogame: tutti davanti allo schermo di un computer ad attendere il risultato finale dal PalaGhiaie di Trento di Meoni (cui fra poche ore, come da scommessa in settimana, offriremo un pranzo) & C.
Gli uomini di Gigi Schiavon sono scesi in campo contratti: bastava guardare i volti dei giocatori durante il riscaldamento per rendersene conto. E anche durante la settimana di allenamenti la comparsa di malanni e acciacchi più o meno lievi è parsa più una somatizzazione dell'importanza della posta in palio che una reale urgenza medica. Comprensibile comunque per un gruppo così giovane e inesperto: paradossalmente con queste caratteristiche è più facile affrontare con sfrontatezza Cuneo e Modena che giocarsi il tutto per tutto in uno scontro diretto.
Tuttavia i ragazzi non si sono persi d'animo nemmeno quando le cose parevano complicarsi e questa è un'ottima prova di maturità. Dopo un primo parziale portato a casa con autorità il Giotto ha iniziato a balbettare in maniera preoccupante. Massimo Botti da buon capitano ha allora trasmesso ai suoi la giusta grinta, invitando al contempo a tessere con calma la trama del proprio gioco. A finalizzare ci pensava principalmente Bjorne Andrae, ma anche l'altro tedesco Pampel ha risposto presente quando chiamato in causa. Spendiamo un paio di parole anche per Davide Tovo: di sicuro non è stato l'MVP del match, ma il suo ingresso ha cambiato l'inerzia della partita. Tutti comunque, senza esclusione, meritano una parola di elogio. E l'onore delle armi deve essere concesso anche alla Tiscali Cagliari di Massimo Dagioni, arrivata a Padova per giocare e non già in vacanza (come ha fatto anche Montichiari a Santa Croce, venendo per questo presa a sassate dai civilissimi ultras toscani).
Da Roma abbiamo saputo che la Sisley Treviso è campione d'Europa. Dopo una semifinale stellare (i trevigiani sabato avrebbero sconfitto anche una selezione di Marte, Giove e Saturno), pure l'Iraklis Salonicco si è dovuto arrendere agli uomini della Marca. Siamo davvero felicissimi per questo trionfo italiano (guarda cosa ci tocca dire...) e, senza alcun secondo fine, diciamo con tutto il cuore che ora i vari Papi, Fei e Vermiglio devono godersi questo prestigioso successo e riposarsi almeno sino a lunedì prossimo. Giusto?
Perché al PalaBernhardsson vanno sostanzialmente in scena due partite e non una. Ma nemmeno questo invoglia i padovani a riempire gli spalti: la prossima volta proveremo a dare due euro a ciascun spettatore... Comunque gli amici di sempre son dentro lo scatolone ed è assieme a questi che vivremo con passione questo finale di stagione.
La prima sfida è quella contro gli isolani, vinta dai patavini al termine di un incontro non troppo spettacolare e caratterizzato da una fitta coltre di tensione; la seconda si gioca su Internet, ma non è un videogame: tutti davanti allo schermo di un computer ad attendere il risultato finale dal PalaGhiaie di Trento di Meoni (cui fra poche ore, come da scommessa in settimana, offriremo un pranzo) & C.
Gli uomini di Gigi Schiavon sono scesi in campo contratti: bastava guardare i volti dei giocatori durante il riscaldamento per rendersene conto. E anche durante la settimana di allenamenti la comparsa di malanni e acciacchi più o meno lievi è parsa più una somatizzazione dell'importanza della posta in palio che una reale urgenza medica. Comprensibile comunque per un gruppo così giovane e inesperto: paradossalmente con queste caratteristiche è più facile affrontare con sfrontatezza Cuneo e Modena che giocarsi il tutto per tutto in uno scontro diretto.
Tuttavia i ragazzi non si sono persi d'animo nemmeno quando le cose parevano complicarsi e questa è un'ottima prova di maturità. Dopo un primo parziale portato a casa con autorità il Giotto ha iniziato a balbettare in maniera preoccupante. Massimo Botti da buon capitano ha allora trasmesso ai suoi la giusta grinta, invitando al contempo a tessere con calma la trama del proprio gioco. A finalizzare ci pensava principalmente Bjorne Andrae, ma anche l'altro tedesco Pampel ha risposto presente quando chiamato in causa. Spendiamo un paio di parole anche per Davide Tovo: di sicuro non è stato l'MVP del match, ma il suo ingresso ha cambiato l'inerzia della partita. Tutti comunque, senza esclusione, meritano una parola di elogio. E l'onore delle armi deve essere concesso anche alla Tiscali Cagliari di Massimo Dagioni, arrivata a Padova per giocare e non già in vacanza (come ha fatto anche Montichiari a Santa Croce, venendo per questo presa a sassate dai civilissimi ultras toscani).
Da Roma abbiamo saputo che la Sisley Treviso è campione d'Europa. Dopo una semifinale stellare (i trevigiani sabato avrebbero sconfitto anche una selezione di Marte, Giove e Saturno), pure l'Iraklis Salonicco si è dovuto arrendere agli uomini della Marca. Siamo davvero felicissimi per questo trionfo italiano (guarda cosa ci tocca dire...) e, senza alcun secondo fine, diciamo con tutto il cuore che ora i vari Papi, Fei e Vermiglio devono godersi questo prestigioso successo e riposarsi almeno sino a lunedì prossimo. Giusto?
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