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01 agosto 2006

SI PARTE! 

Archiviato ancora una volta il compleanno di Andrea Zorzi (mentre ci fanno amaramente notare che le candeline iniziano a costare più della torta, a nome suo ringraziamo per gli auguri), il bravo giornalista si chiede come attaccare il pezzo relativo al raduno di una squadra all'inizio di una nuova stagione: usata e abusata la metafora del primo giorno di scuola, appare davvero eccessivo parlare di alba di una nuova era. Anche perché - e la tristissima sentenza sullo scandalo del calcio ce lo conferma - ci pare che intorno a noi gran poco sia cambiato.

L'adunata del SempreVolley 2006/07 si è articolata in due distinti momenti. Il varo ufficiale della stagione non è stato affidato al fantozziano lancio della benaugurante bottiglia di spumantino da parte della contessa Serpelloni Mazzanti Vien dal Mare, ma ad un pranzo nella prestigiosa cornice del Ristorante Giordano a Chiesanuova (e vai: la prima marchetta dell'anno è andata!). Come dire: la stagione agonistica non è ancora iniziata e già si è tutti seduti a tavola... E, da buona tradizione quando si tratta di mangiare, c'erano molti più dirigenti e collaboratori che giocatori.

Ben più interessante l'appuntamento pomeridiano al PalaBernhardsson col primo allenamento della stagione. Luigi Schiavon e Simone Roscini (uno dei pochi a presentarsi ai ritrovi tirato a lucido per poi lasciarsi lentamente andare durante la stagione), armati di fischietto, hanno diretto i primi giri di campo dei cinque eroi che hanno sfidato l'effetto sauna di un palasport chiuso da settimane: Davide Tovo, Andrea Garghella, Marco Piscopo, Michele Baggio, Vincenzo Tamburo e Giorgio De Togni. Per far gruppo (e per dare un senso ad alcuni esercizi su due campi) si sono aggiunti un paio di giovani elementi da tenere sotto osservazione nella speranza di scovare qualche talento per il futuro.

Chi aveva scommesso su un allenamento blando è rimasto deluso: non si è saltato tantissimo, ma le prime due ore sono state sufficientemente intense. I nuovi hanno dimostrato per ora soprattutto grandi mezzi fisici (ci permettiamo - ormai in piena deriva da anziano brontolone - di dissentire solo sul cerchietto fra i capelli del nuovo centrale, mentre Gigi Schiavon ha già posto il veto sul look afro di Tamburo) e molta volontà.

Da zemaniani integralisti ci piace sottolineare il discorso introduttivo del coach, incentrato sull'importanza di raggiungere i risultati attraverso la logica del sacrificio e non le scorciatoie che il mondo dello sport moderno (o la società tout court?) sembra suggerire.



Mentre Giovanni Quarti si aggregherà a giorni, gli stranieri si uniranno solo a preparazione inoltrata e questo potrebbe essere un piccolo handicap di amalgama per la truppa bianconera. Senza considerare che l'allegria teutonica avrebbe di sicuro fatto comodo in questi afosi giorni...

In sede giungono intanto le prime prenotazioni degli abbonamenti per la nuova stagione. Non avevamo davvero mai visto prezzi più popolari per un campionato sportivo di alto livello - crediamo inoltre nemmeno taroccato - e ci auguriamo che la risposta dei tifosi (fra l'altro segnaliamo il gradevolissimo restyling grafico del sito della Tana Bianconera) sia molto positiva. Ci dicono che alcuni abbonati VIP potranno pure provare l'ebbrezza, tipica del mondo del volley, di rinchiudere a chiave nello spogliatoio un arbitro dopo una direzione di gara particolarmente sgradita.

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