08 settembre 2006
FINCHE' LA BANCA VA
Si è svolta ieri mattina la cerimonia di presentazione del SempreVolley 2006/07.
La novità di maggior rilievo, nell'aria da qualche giorno, è stata svelata, prima ancora che dalla conferenza vera e propria, dall'abbigliamento sportivo indossato dai ragazzi: sulla polo nero portata da Tovo & c. svettava, oltre al logo della società e al marchio dello sponsor tecnico Erreà, una scritta Antonveneta. Così, dopo anni di reciproci incontri e avvicinamenti, il maggior istituto di credito cittadino si è legato ai destini bianconeri come main sponsor, a dimostrazione dell'interesse del gruppo - seppur oggi controllato dal capitale olandese di Abn Ambro - al radicamento nel territorio.
La presentazione è filata via liscia, nel clima amichevole di sempre. Una volta tanto il Presidente non ha scombussolato i programmi del presentatore Carlo Vettore, iniziando a presentare senza alcun ordine logico i giocatori. A nostro avviso non si è trattato di una scelta consapevole, dettata da anni di rmproveri, ma semplicemente del fatto che non è ancora in grado di abbinare nomi e volti dei nuovi arrivati.
Coach Schiavon, anche lui seduto al tavolo dei relatori, ha scelto come al solito il basso profilo: nessun inutile proclamo, ma solo un saggio richiamo alla logica del lavoro e dell'entusiasmo.
E' stata inoltre svelata la nuova maglia, con un ritorno all'antico. Le divise assomigliano molto a quelle - assai belle, strette ma non troppo - di due stagioni orsono e rimandano ai colori storici di quello che fu il glorioso Petrarca Pallavolo, il nero e il bianco. Un tocco di modernità è offerto dalla mancanza del cognome dell'atleta sulla schiena a favore delle sole iniziali: in campo avremo quindi A.G., G.T., M.B., E.J., M.Q., M.E., B.A., D.T., V.T., C.P., R.K. e M.P...
Concluso il tutto col ricco buffet - vero motivo per cui i giornalisti presenziano in massa a eventi di questo tipo anziché riportare pari pari le dichiarazioni di un'analoga conferenza di qualche lustro prima ché tanto si dicono sempre le stesse cose - la concentrazione di tutto lo staff tecnico si è spostata all'imminente esordio di campionato.
L'AntonVeneta, più per necessità che per scelta di palinsesto, inaugurerà i posticipi serali del lunedì di Sky. Si auspica in un buon afflusso di pubblico al PalaBernhardsson, anche perché - come ha giustamente detto il vicesindaco Sinigaglia - l'entusiasmo attorno ad una squadra giovane può creare un circolo virtuoso in grado di regalare un bonus di punti importantissimo. Di sicuro non mancheranno i fedelissimi della Tana Bianconera, capaci di sottoscrivere ben 42 abbonamenti.
Dall'altra parte della rete ci sarà l'Rpa Perugia con il nuovo allenatore Emanuele Zanini. Uno che fondamentalmente ci è sempre piaciuto, almeno fino a quando riesce a contenere il carattere esuberante e l'ambiziosa grinta entro canali accettabili. Il tecnico arriverà a Padova senza dubbio col dente avvelenato, come dimostrano certi piccoli comportamenti ostili e l'esser più volte tornato - basta, pietà... - in estate sul derby Sisley-Giotto e sulla retrocessione della "sua" Codyeco Santa Croce.
La battuta iniziale sarà invece affidata a Leonardo Morsut, campione che ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla carriera scientifica piuttosto che a quella sportiva. Personalmente non abbiamo mai voluto commentare questo fatto, mentre la decisione di Leo ha avuto ampia - è sì, è femminile... - eco sui media nazionali e francamente non sappiamo se questo sia un buon o cattivo segno dei tempi presenti. Per chiunque - calciatore, macellaio, ragioniere, insegnante, innamorato o ciò che si vuole - le scelte di vita ad un certo punto incrociano e stravolgono il normale continuum della quotidianità. Optare per una via piuttosto che per un'altra, ascoltando ciò che si vuole realmente fare, ci pare la cosa più naturale del mondo. E ancor più da applausi - ma senza scatenare lezioncine morali o sociologiche da bar dello sport - quando il criterio della qualità della vita prevale su quello economico.
Ci si vede quindi fra poche ore, lunedì sera. Che banalità: ci sono i primi punti da mettere in banca...
La novità di maggior rilievo, nell'aria da qualche giorno, è stata svelata, prima ancora che dalla conferenza vera e propria, dall'abbigliamento sportivo indossato dai ragazzi: sulla polo nero portata da Tovo & c. svettava, oltre al logo della società e al marchio dello sponsor tecnico Erreà, una scritta Antonveneta. Così, dopo anni di reciproci incontri e avvicinamenti, il maggior istituto di credito cittadino si è legato ai destini bianconeri come main sponsor, a dimostrazione dell'interesse del gruppo - seppur oggi controllato dal capitale olandese di Abn Ambro - al radicamento nel territorio.
La presentazione è filata via liscia, nel clima amichevole di sempre. Una volta tanto il Presidente non ha scombussolato i programmi del presentatore Carlo Vettore, iniziando a presentare senza alcun ordine logico i giocatori. A nostro avviso non si è trattato di una scelta consapevole, dettata da anni di rmproveri, ma semplicemente del fatto che non è ancora in grado di abbinare nomi e volti dei nuovi arrivati.
Coach Schiavon, anche lui seduto al tavolo dei relatori, ha scelto come al solito il basso profilo: nessun inutile proclamo, ma solo un saggio richiamo alla logica del lavoro e dell'entusiasmo.
E' stata inoltre svelata la nuova maglia, con un ritorno all'antico. Le divise assomigliano molto a quelle - assai belle, strette ma non troppo - di due stagioni orsono e rimandano ai colori storici di quello che fu il glorioso Petrarca Pallavolo, il nero e il bianco. Un tocco di modernità è offerto dalla mancanza del cognome dell'atleta sulla schiena a favore delle sole iniziali: in campo avremo quindi A.G., G.T., M.B., E.J., M.Q., M.E., B.A., D.T., V.T., C.P., R.K. e M.P...
Concluso il tutto col ricco buffet - vero motivo per cui i giornalisti presenziano in massa a eventi di questo tipo anziché riportare pari pari le dichiarazioni di un'analoga conferenza di qualche lustro prima ché tanto si dicono sempre le stesse cose - la concentrazione di tutto lo staff tecnico si è spostata all'imminente esordio di campionato.
L'AntonVeneta, più per necessità che per scelta di palinsesto, inaugurerà i posticipi serali del lunedì di Sky. Si auspica in un buon afflusso di pubblico al PalaBernhardsson, anche perché - come ha giustamente detto il vicesindaco Sinigaglia - l'entusiasmo attorno ad una squadra giovane può creare un circolo virtuoso in grado di regalare un bonus di punti importantissimo. Di sicuro non mancheranno i fedelissimi della Tana Bianconera, capaci di sottoscrivere ben 42 abbonamenti.
Dall'altra parte della rete ci sarà l'Rpa Perugia con il nuovo allenatore Emanuele Zanini. Uno che fondamentalmente ci è sempre piaciuto, almeno fino a quando riesce a contenere il carattere esuberante e l'ambiziosa grinta entro canali accettabili. Il tecnico arriverà a Padova senza dubbio col dente avvelenato, come dimostrano certi piccoli comportamenti ostili e l'esser più volte tornato - basta, pietà... - in estate sul derby Sisley-Giotto e sulla retrocessione della "sua" Codyeco Santa Croce.
La battuta iniziale sarà invece affidata a Leonardo Morsut, campione che ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla carriera scientifica piuttosto che a quella sportiva. Personalmente non abbiamo mai voluto commentare questo fatto, mentre la decisione di Leo ha avuto ampia - è sì, è femminile... - eco sui media nazionali e francamente non sappiamo se questo sia un buon o cattivo segno dei tempi presenti. Per chiunque - calciatore, macellaio, ragioniere, insegnante, innamorato o ciò che si vuole - le scelte di vita ad un certo punto incrociano e stravolgono il normale continuum della quotidianità. Optare per una via piuttosto che per un'altra, ascoltando ciò che si vuole realmente fare, ci pare la cosa più naturale del mondo. E ancor più da applausi - ma senza scatenare lezioncine morali o sociologiche da bar dello sport - quando il criterio della qualità della vita prevale su quello economico.
Ci si vede quindi fra poche ore, lunedì sera. Che banalità: ci sono i primi punti da mettere in banca...
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