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25 settembre 2006

PAPARONI INDIGESTI 

Appena sabato cadeva l'equinozio d'autunno, ossia il giorno dell'anno in cui giorno (luce) e notte (ombra) hanno la stessa durata: un po' lo stesso è accaduto al PalaBernhardsson, dove soddisfazione e rabbia si fondono in egual misura.

Otto... sette... sei... cinque... quattro... tre... due... uno... Ci spiace, è scaduto il tempo entro cui scrivere il nuovo messaggio...

Dall'assurdo, ma tutto sommato poco influente, fischio arbitrale ai danni di Bjorne Andrae, colpevole di aver ritardato troppo il servizio, inizia il racconto dell'assalto dell'Antonveneta ai campioni d'Italia della Lube Macerata. La sconfitta al tie-break dei nostri permettere di portare a casa un punto e di smuovere la classifica, ma lascia anche tanto amaro in bocca. A mente fredda non si può nascondere una punta di delusione per l'occasione sciupata, in un avvio di campionato bizzarro in cui quasi tutte le formazioni "minori" sembrano in grado di ribaltare i pronostici.

La squadra di Fefè De Giorgi si è presentata al San Lazzaro in formazione ampiamente rimaneggiata, con due titolari - e che titolari: Miljkovic e Corsano - out per infortunio e in una condizione fisica generale tutt'altro che strepitosa. Insomma, la Lube rimane sempre la formazione col tricolore sul petto (impossibile non notare il ricamo gigantesco su qualsiasi capo d'abbigliamento dei marchigiani), ma è scesa a Padova in una versione ampiamente abbordabile.

Letteralmente regalato agli avversari il primo parziale, l'Antonveneta si è portata piuttosto agevolmente sul due a uno. Lì, invece di iniziare ad annusare l'odore della preda per azzannarla definitivamente, la squadra si è un po' seduta, come fra l'altro ha immediatamente notato Marco Piscopo, uno dei pochi a cercare di mantenere alta la tensione. Per quanto il punto conquistato sia un risultato che tutti alla vigilia avrebbero sottoscritto (fin troppo ottimista si è rivelato quel nostro amico che ha scommesso sulla vittoria degli uomini di Schiavon, così come l'amico del fisioterapista e l'amico dello scout: tutti e tre ad un certo punto hanno pensato di passare all'incasso con una favolosa quota di 4.5, ma sono discorsi che certo non ci riguardano perché i tesserati non possono puntare...), alla fine risulta un po' poco se rapportato alla bella giornata in attacco di Kromm e Andrae, alla puntuale presenza a muro di De Togni e Piscopo e alla precisione in ricezione di Garghella. Purtroppo la squadra ha pagato - pur senza voler addossare ad un singolo le colpe della sconfitta - un'altra giornata incolore di Pampel e la pallavolo moderna non può proprio prescindere dal contributo dell'opposto.

Ora si guarda alla settimana che porterà alla delicata sfida di Vibo Valentia (alcuni giornali scrivono Valencia, pensando forse che una squadra spagnoli giochi nel campioanto italiano). Pur non dovendo interpretare la partita già come un'ultima spiaggia, è abbastanza evidente che si tratta di uno snodo molto importante della stagione patavina.

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