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17 dicembre 2006

LAT(T)INA VUOTA 

Una delle trasferte logisticamente più scomode del campionato (per quanto allietata dalla visione all'andata di un capolavoro quale "Serpico": un applauso a Tamburo per la scelta da cinefilo, a dispetto degli orribili film d'azione che solitamente accompagnano i lunghi viaggi) si risolve con un nulla di fatto per la causa della classifica della nostra Antonveneta Padova: Latina vince 3-1 e mette in cascina altro fieno per la corsa salvezza.

Il risultato lascia senza dubbio l'amaro in bocca, anche perché il SempreVolley ha avuto più di un'opportunità per portare a casa minimo minimo un prezioso punticino. Un vero peccato non aver capitalizzato la straordinaria (nel senso di eccezionale, non di evento raro...) giornata di grazia dell'opposto Christian Pampel - noi non capiremmo nulla di volley, ma, per non saper né leggere e né scrivere, continuamo a registrare le buone prestazioni del teutonico sui campi piccoli, quelli con ridotta via di fuga oltre le linee di gioco - e in ogni caso una più che dignitosa prova collettiva.

E' mancato, vizio non nuovo, il cosiddetto killer istinct: terzo e quarto parziale sono stati forniti su un piatto d'argento al sestetto pontino, che - per amor di onestà - si è rivelato assai solido e del tutto meritevole dell'appellativo di squadra rivelazione di questo scorcio di stagione. L'alzatore Mattera non sarà appariscente come altri colleghi di ruolo, ma è ordinato ed efficace, a dispetto della scarsa esperienza a questi livelli.

La Maggiora non ha sbagliato quasi nulla (solo la battuta ha sofferto di qualche errore di troppo, circostanza comunque quasi obbligata per una squadra che forza così tanto il servizio), ma anche i ragazzi di Schiavon hanno viaggiato su buoni numeri: è solo mancata un po' di fisicità, specie a muro, e di brillantezza nei passaggi chiave. Ad essere oggettivi ci sarebbero quindi tutti i motivi per vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, ma tornare a casa senza punti dalla bella città fondata da Mussolini (omaggiato dai molti calendari in vendita nelle edicole della città, dove alla richiesta del Corriere - in luogo della Repubblica in sciopero - ci è stato dato il Corriere dello Sport...) ha comunque un retrogusto parecchio amaro.

In Lazio non si è visto, come invece annunciato durante la cena natalizia, il lider maximo (oddio, di questi tempi forse sarebbe più beneaugurante utilizzare un'altra etichetta piuttosto che quella riservata al desaparecido Fidel), fermato in settimana da un piccolo incidente di lavoro. Ci dicono che addirittura i cronisti di Sky si siano premurati di augurargli una pronta guarigione, mentre di diverso tenore è stata la richiesta prepartita - peraltro potenzialmente esaudita - degli atleti su un diverso utilizzo dei fondi altrimenti destinati al viaggio (per i comuni mortali la sola benzina, cui vanno aggiunte un paio di multe per eccesso di velocità e il solito assai poco scaramantico buffet di paste). Siamo certi che i giocatori, così come hanno cercato di contattarlo prima del match, lo abbiano fatto anche alla fine...

E ora sotto col lavoro in vista dei due appuntamenti agonistici sotto l'albero. Siamo già pronti a leggere le lamentele di chi dice che il carrozzone dovrebbe fermarsi in occasione delle feste natalizie. Noi, assolutamente d'accordo con la filosofia che ispira la Premier League inglese, pensiamo invece che se di spettacolo stiamo parlando, allora è giusto che si faccia tutto il possibile per venire incontro alle esigenze del pubblico pagante. E poi volete mettere la soddisfazione di avere una bella scusa per evitare la visita della suocera a casa: mi spiace, cara signora, ma il 26 c'è Antonveneta-Marmi Lanza Verona al PalaBernhardsson.

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