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20 febbraio 2007

FIFA 2007 

Che sarebbe stata una maratona infinita era ampiamente prevedibile. Che la paura l'avrebbe fatta da padrona, anche a scapito del tasso tecnico, pure.

Il Monday night del PalaBernhardsson premia la Tonno Callipo Vibo Valentia, vittoriosa per tre a due sui ragazzi dell'Antonveneta, ma sorride anche Verona che vede le altre due contendenti per la salvezza dividersi la posta in palio e non scappare in classifica.

Gli spalti sono gremiti. Bene ha fatto la società a non cedere alla tentazione dell'ingresso gratuito per tutti perché forse dalla Calabria sarebbe giunta ben più di una cinquantina di tifosi. I supporters giallorossi meritano un plauso per la loro presenza chiassosa e colorata (e corretta), ma anche i padovani hanno dimostrato di voler bene alla società e di tenere all'A/1, incitando a gran voce e senza pause Tovo e compagni.

Il SempreVolley paga ancora una volta un dazio altissimo all'inesperienza collettiva, cedendo nei finali tirati e conquistando invece con relativa facilità i parziali in cui riesce a prendere subito qualche punto di vantaggio. Maiuscola la prova di due atleti che talvolta raccolgono lo scetticismo di alcuni sedicenti esperti: Pampel e Garghella hanno estratto dal cilindro probabilmente una delle loro migliori esibizioni stagionali, ma ancora una volta si è visto che in un collettivo privo di un'individualità trascinante tutte e sette le componenti del motore devono girare a pieno regime per poter far andare avanti la macchina. In tutta sincerità non ci sentiamo di rimproverare nula di specifico all'Antonveneta (certo, vediamo anche noi quando quel giocatore o l'altro incappano in una serata no), se non constatare che la coperta a volte risulta un po' cortina. La squadra del presidente Callipo non ci ha impressionato (ruolo per ruolo è forse l'unica contro cui i nostri sulla carta partono in vantaggio), ma alla fine non ha rubato assolutamente nulla, anzi.

Non ha portato fortuna la presenza in tribuna di tanti ex, osservatori interessati o semplici appassionati con ancora nel cuore i colori bianconeri. C'erano Tomalino, Bontjie, Meszaros, Veres, Vianello, Travica e pure Mauro Berruto: l'allenatore del fu Giotto Padova (che forse vedremo per qualche giorno guidare i granata del calcio al posto di Alberto Zaccheroni, in attesa di risedersi su una panchina di volley, probabilmente proprio sotto la Mole) sperava di portare fortuna ad una realtà cui è ancora legato e alla fine ha rassegnato le dimissioni da spettatore.

Non è servito nemmeno sperare che si chiudesse il cerchio di vittorie del volley padovano dopo la bella affermazione del Megius sulla più quotata Scavolini Pesaro. Le ragazze di Micelli domenica hanno vinto grazie ad una superba prova collettiva , sotto gli occhi nostri e di parecchi giocatori e rappresentanti del Sempre Volley. Obbligatorio ringraziare da queste righe la gentilezza della società "cugina", che ci ospita sempre con affetto e disponibilità, e in particolare Giulia della segreteria che ci ha regalato - nella nostra misera vita (sempre più amara da quando abbiamo scoperto che nemmeno il flipper è terreno di soddisfazioni) - una delle gratificazioni più belle. Eravamo anonimamente seduti (nannimorettianamente ci si nota di più se andiamo e ce ne stiamo in disparte o se non andiamo affatto?) sugli spalti del PalaArcella accanto ad uno splendido cinquantenne con i capelli ossigenati e vestito come uno studente delle scuole medie (ci hanno detto essere tal Ringo, noto dj e profugo di qualche isola di presunti famosi), quando Giulia, conversando con Massimo Zilio dell'ufficio stampa, ha detto di conoscerci unicamente di fama. Ringo si è voltato baldanzoso, credendo si parlasse di lui...

Torniamo a noi. Non vogliamo leggere epitaffi, anche se siamo i primi - e come potrebbe essere altrimenti? - ad ammettere che la situazione è sempre più complicata. Raggiungere l'agognato traguardo diventa un'impresa molto ardua, ma proprio Verona - ricordiamo sempre che gioca con una formazione dall'equilibrio tattico misterioso - dimostra che nessuna gara è impossibile. La trasferta di Cuneo è stata anticipata a sabato per evitare di cadere nel blocco totale del traffico. Stateci vicino: sarebbe ora di bloccare pure la serie di sconfitte.

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