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19 marzo 2007

UN PUNTO TARANTOLATO 

C'è stato un momento in cui i nostri sguardi d'intesa - invero da perfezionare: ad un certo punto qualcuno credeva che stessimo prenotando un paio di capricciose - con gli uomini dello staff a bordo campo (il team manager Sandro Camporese e lo scoutman Federico Cian) per sapere i risultati dagli altri campi ci ha regalato l'illusione di una domenica molto propizia per la causa bianconera: i nostri conducevano per due a uno sulla Prisma Taranto, mentre tanto Verona quanto Vibo Valentia erano sotto con il medesimo punteggio. Solo mezz'ora più tardi però la soddisfazione per l'importante punticino conquistato dall'Antonveneta al PalaFiom si scontrava con le vittorie al tie-break di Marmi Lanza e Tonno Callipo.

Dalla città jonica il Sempre Volley torna comunque con la conferma di trovarsi in un buon periodo di forma: quattro punti nelle ultime due gare e set sei vinti nelle ultime tre apparizioni. Non sappiamo ancora se questo impegno sarà sufficiente o meno, ma la strada è certamente quella buona. La squadra del mago di Turi Vincezo Di Pinto è stata ad un passo dal lasciare l'intera posta ai patavini e si è salvata in corner grazie al servizio forzatissimo (ma quando non entra i rossoblù esprimono un gioco davvero miserello, soprattutto se confrontato col tasso tecnico a disposizione) e alla fortuna di giocare in un impianto - ci chiediamo cosa succederebbe se il taraflex del San Lazzaro fosse steso alla meno peggio con dei pezzi di nastro adesivo a tenerlo unito - fatto apposta per favorire i battitori in salto.

L'intera compagine bianconera si è espressa bene: Piscopo ha ben figurato sotto gli occhi della famiglia, Esko ha ricevuto gli applausi della parte più dotta e sportiva del pubblico (tra cui ci spiace non annoverare il fine intellettuale che ha inguiriato a pochi centimetri dalla panchina intere generazioni dei Roscini in stretto dialetto pugliese e al termine si è giustificato dicendo che rientra tra i doveri dei professionisti dello sport anche l'essere offesi da persone frustrate durante il resto della settimana), mentre gli attaccanti teutonici hanno peccato solo in continuità e a tratti sono risultati fallosi oltre la media.

Alla fine della fiera non c'è comunque nemmeno troppo tempo per riflettere se il punto conquistato sia buono o meno (noi comunque accettiamo la suggestiva analisi di chi ci ha detto che in fondo Verona ha fatto due punti con una squadra di bassa classifica, mentre noi ne abbiamo conquistato uno fuori casa contro una formazione da play-off) perché il tempo è quantomai tiranno.

Fra poche ore al PalBernhardsson sarà di scena Latina. La squadra pontina appare un po' scarica, ma non bisogna abbassare la guardia. Poi sarà sfida dell'anno a Verona.

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