<$BlogRSDUrl$>
Google
Web semprevolley.blogspot.com



Clicca qui per acquistare on line "Una rete una città una storia", il libro su oltre mezzo secolo di pallavolo a Padova firmato da Massimo Salmaso e Andrea Sartorati



25 marzo 2007

UNA LEZIONE SEVERES 

Tutti i riti scaramantici che da qualche settimana venivano portati avanti con la convinzione che potessero servire alla causa della salvezza bianconera non hanno più - con buona pace degli illuministi - ragione di esistere: la Marmi Lanza Verona ha impartito una severa lezione all'Antonveneta, alla faccia delle barbe lasciate crescere, delle tartarughine masai sulle collanine (dono comunque graditissimo a tutta la squadra della dottoressa in viaggio a Zanzibar), dell'in&out che non c'è più sul giornalino con le formazioni, delle statistiche sulla divisa da gioco che ha portato più punti. Da qui alla fine del campionato servono prestazioni maiuscole e punti veri, non congiunzioni astrali buone al massimo per qualche giornalaccio da parrucchiere.

Le recenti buone prestazioni e un certo ottimismo - frutto del buon lavoro settimanale - ravvisabile in palestra ci avevano portati nella città scaligera, accompagnati da un bel numero di tifosi al seguito, con la convinzione di gettare tutto il peso della partita sulle spalle dei padroni di casa. Purtroppo tale speranza si rivelava esatta solo per le prime due azioni dei gialloblù, che, una volta ingranata la marcia, passeggiavano con relativa agilità sul Sempre Volley.

Peter Veres, di cui ricordavamo la carica agonistica, ha sfoderato una prestazione allucinante: aces, muri e attacchi da seconda linea ai limiti della perfezione. E sì che nel riscaldamento aveva tirato fuori quattro-attacchi-quattro: ancora una volta ha avuto ragione quel maestro di sport che è Dan Peterson, assertore del fatto che chi segna sempre da tre nel pre-partita, probabilmente si è già giocato tutti i jolly per la gara... Assieme a Veres, ottimo Daniel Howard, un giocatore che è sempre stato un nostro pallino. A livello di singoli Verona, ad esser sinceri, fra infortuni e altri incidenti di percorso, non offre molto altro ed è qui che si vede il peso di quel signore che guida dalla panchina questa squadra. Perché la Marmi Lanza gioca davvero bene e sembra aver studiato nei minimi dettagli ogni possibile situazione di gioco: si dice che l'allenatore bravo è quello che riesce a far giocare insieme un collettivo senza creare danni, ma noi pensiamo che Lorenzetti rappresenti davvero un valore aggiunto.

Nel nostro campo merita un applauso Giorgio De Togni, un atleta la cui abnegazione e la cui attenzione hanno portato ai progressi sotto gli occhi di tutti. La ricezione ha ballato un po' troppo per permettere a Esko di sviluppare il suo consueto gioco, ma in ogni caso gli attaccanti non sono mai stati un punto di riferimento affidabile e costante. Eppure non appena ai padroni di casa non è entrata la battuta, l'Antonveneta è riuscita a portare a casa un set...

E adesso? Finisse oggi il campionato, Padova saluterebbe mestamente la massima serie. Una cosa che, si spera, nessuno ammette come già decisa oggi. C'è da rimboccarsi le maniche e lavorare molto duramente, ma il calendario offre ancora delle possibilità.

Nel frattempo la squadra troverà il tempo per riflettere. Anche davanti ai quadri di De Chirico, dato che il main sponsor offrirà a giocatori e staff mercoledì sera l'opportunità di una visita guidata alla mostra del padre della pittura metafisica in quel di Palazzo Zabarella. Noi non siamo capaci di "dipingere ciò che non si può vedere", tantomeno di raccontare una vittoria che non c'è stata...

This page is powered by Blogger. Isn't yours? Weblog Commenting by HaloScan.com


free hit counter